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♦ Marcella Usai | |
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Manuela 4 ciocchi
Le 14 poesie di Manuela 4 ciocchi
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Ragazza mia da lontano io ti guardo
Tra il cielo e l'orizzonte segno un traguardo
Nelle mie braccia ti sento fortemente
Sei spesso sulla mia pelle e nella mente.
Accomodati sul letto di nuvole bianche
E senti per me il vento con le onde
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Per favore
chiedi al vento gelido e te lo dirà
quante volte ho toccato il colmo,
chiedi alle piogge delle mie terre
quanta acqua mi ha bagnato il volto,
chiedi alla neve scintillante
quante orme indelebili ho lasciato,
chiedi alla notte buia
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Se oggi il cielo
mi ha lasciato soffrire o cadere
lui mi allungherà la mano
e dal
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Ci sorride una luna rossa in questa notte di aprile
L'orologio sospeso e il telefono scollegato
Due coppe di vino su un
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lungo su una via ti ho conosciuto
sei apparso cosi.
dal destino mandato.
La mia vita si svegliò
e ogni luce del mio universo si incendiò.
Immagina che questo tempo è nostro da ora
e tu non mi lasciare sola.
Rimani. Non te ne
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L'amore,
non sono solo due parole
che si dicono al vento
Per un momento
e senza pensare vola
Son cose che si sentono
senza dir nulla
Quando si sorride,
quando si abbraccia.
L'amore,
non sa di confini,
di distanze né di luoghi.
Non ha
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| Or mi pento già
che non ho saputo tenerlo lontano.
Tu, oltre il vento della notte
forse ci sei o no.
Petali di lacrime amare
strappo dal fiore dell'amore suo.
Color rosa è il cielo
a lui non interessa oramai.
Tu, oltre il
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| Sulla sabbia incandescente
Mi ha preso per mano
Sotto un cielo di corallo
Con gli occhi lucidi triste mi ha guardato.
Non capii che i suoi pensieri
Mi volevano scordare.
Ma il cielo di cristallo
Mi dava una pace che non avevo mai sentito
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| Ma che ne sa lei?
che son stato il vento caldo
e le ho accarezzato il volto pallido?
Che son stato il mare agitato
e le ho bagnato il corpo nudo?
Son stato pure il cielo azzurro
e la rugiada della notte.
Ma che ne sa lei?
che son stato la
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Indossavo un vestito
di colore corda
quando la luna
mi ha abbracciata
perché ridevo.
Son cosi viva
che la notte mi accoglie
mi fa luce nei pensieri
e non aspetto più
di piangere con la pioggia.
Indossavo un vestito
di colore
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I giorni tristi volano
sui fogli di carta
il tempo cupo
mi corrode la matita.
Ne avrei tante cose
da condividere
ma adesso il silenzio è
crudele con noi.
Ci fa da madre solo la luna
e il cielo solo da padre
di notte le stelle
ci
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Mani sudate accarezzano la pelle di velluto che gode.
Lingua vogliosa le tue ''labbra'' penetra
ti ecciti e scorre lento il fiume che hai dentro.
Sento fortemente il ritmo del tuo corpo
i tuoi seni induriti sotto i miei palmi.
Dove scorre lento
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Avrei voluto che un sogno
mi portassi via col vento
Per poter accarezzarla
con i petali dei tulipani rossi.
Il dolore muto è acuto
per non sentirla ne domani.
La solitudine mi sta affogando
ma non mollo!
Almeno nei sogni potrei
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La solitudine mi pesa,
nelle lacrime mi affogo...
sono come un libro vecchio
con le pagine ingiallite...
Tu chi sei?
che mi distruggi il percorso della
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