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 | ♦  Salvatore Ambrosino   | 
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            | Isabelle SunLe 15 poesie di Isabelle Sun |  
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        |  | Era quarzo tra le dita quando Aprile fotografava i risvegli
 ed io - calpestavo l'accento
 dei tuoi primi silenzi dispersi su battigia
 
 La mia nostalgia
 è un ricamo, che muto passa dalla cruna
 ricomponendo il vero senso, di me
 che
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        |  | La voce è scalza arresta i monologhi sul vetro
 sfumando l'anima in scaglie
 mangiando l'immagine di paura
 
 Bramo le ossa - più degli occhi
 di cui nessuno ne abbia croce
 poiché - si attardano le membra
 a consigliare valore
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        |  | Non annido più la mia impazienza tra le noie
 
 L'insensatezza del passato
 è sinottico libro ingiallito
 lasciato a tacere tra le primavere
 di incensati voli persi
 
 Collezioni i miei sogni
 spolverando le mie spalle dagli
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        | Ometti i tonisei già cenere - Miserere
 di prive impronte
 - su me -
 Ho solo
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        |  | Riflessivo – della povertà che tocca i ventri appena schiusi
 consolando le pieghe – di rinuncia
 per poi – perso – seminare tramonti dell’anima
 
 Orli ad ore il tuo sentire
 specchiato in impegni altrui
 perché sei equilibrista dei
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        |  | Sai di sale quando il cielo spegne i contorni
 e conto il silenzio - dimesso
 tra la fioca forza del sognarti
 
 Il vuoto si
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        |  | E' scalzo il mio petto inciampa tra i ricordi
 scalfendo la ragione di trattenerli
 sporcati - dall'inutile tua metrica
 ridipinta al vuoto del sentire
 
 L'illusione è il tuo cucito
 ed orli ciglia appena schiuse
 speranzose di amore
 mentre -
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        |  | E Sei Tu diversamente da me
 a sconfinare i desideri
 svestendo i veti della mia anima
 
 I miei confini
 saggiano il mero abbandono
 ed il destarsi - non è che realtà
 di te - ad alba sulla mia pelle
 
 Amo amarmi, sapendomi completa
 non
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        |  | Le ritrovo nel loro migrare quelle spossate ossa
 senza racconti
 dove clandestine impronte
 guidano le insidiose memorie
 ai giorni - palesati tra i cerchi
 
 - concentrici fiati nel respirarti -
 
 Il fumo
 respinge i significati delle fughe
 a
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        |  | Si arresta alle pendici del buio
 inconfessato - in queste vesti
 dove il diniego - stira la sua ombra
 e le mani
 orlano diagrammi di panorami
 - ridestati dalle fronde -
 a dichiarare parole - al vento
 che gioca inesperto, al suo spiegare -
 Si
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        |  | Siedo ai margini di un riflesso insistente
 che soffoca note stonate - scivolate
 nella risolutezza di labbra
 precoci di assaporarsi
 
 Abbellisco l'eco
 delle meste grida
 osservandone il silenzio
 stemperato - tra le rughe dei ricordi
 
 Svesto le
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        |  | Prendi spazio- tra le mie voglie -
 quando scivoli tra il monte
 e la foce - ha voce
 saziando il mai ascoltato
 - dalle mie labbra -
 che custodiscono il tuo possesso
 inondando gli angoli del mento
 degli umori nell'attesa
 a pennellare il tuo
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        |  | Scivoli da iconae ne raccolgo le scaglie
 che emulano il tuo riflesso
 - perso nel tuo doppio -
 
 Bevo il tormento
 elogiandone l'essenza
 - ed era infinito -
 scongiurato in vertigine
 del sogno avveduto
 
 Rieccheggia tra gli specchi
 il vuoto del
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        |  | Sei fuori di me - ora ed ancora affondo nei tuoi umori
 sconfessate eclissi delle mie paure
 che mute - trascrivono le dipendenze
 
 E sempre più dipano le ciglia
 impigrite dai vuoti tramonti
 consumati dietro le tue spalle
 dove cerco - il
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        |  | Mi reinvento - a stento imbrattando pareti falsate
 che odono la distanza
 tra le crepe delle stagioni
 
 Il tempo ride, sulla pelle
 di quell'inezia perduta nei giorni
 a raccogliere raggi
 accostati agli angoli dei ricordi
 
 Le parole scostano il
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