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♦ Lena Orfeo | |
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Agosto 2025 |
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Agostino Biddau
Le 13 poesie di Agostino Biddau
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Hanno visto un'ombra
nel giardino di Dio
hanno visto un'ombra
e quell'ombra ero io
Dal giardino quel giorno
sono stato cacciato
accusato di averti
indotto al peccato
Hanno detto che io
vivo nella menzogna
che di quello che sono
non ne
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Da un po' di tempo attendo la sera
come compagnia o forse come madre
o forse come l'uomo che non spera
e che nel futuro
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Nel giorno che han voluto
zittire la tua voce
mettendoti come tributo
inchiodato a quella croce
qualcuno abbassò lo sguardo
qualcun'altro ha riso
chi si credeva santo
non è certo in Paradiso
Solo tua madre ha pianto
di sincero
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Toglimi quel masso da sopra il cuore
disse alla mano lo scrittore
la mano lo ascoltò ma non si mosse
facendo finta che il masso non ci fosse
Allora lo scrittore gridò più forte
macigno sarai tu causa di morte?
la pietra
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La stanza vuota di luce
intorno a loro tutto tace
il fumo di una sigaretta
disegna sogni che
svaniscono in fretta
la mano grande
di chi ha sempre lavorato
cerca certezze
in quel corpo da cerbiatto
Non servono parole
perché non son
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Quando sussulto
quando sono allegro
quando bestemmio
oppure quando prego
quando ti cerco
quando mi nascondo
quando ti sfioro
quando a te m'oppongo
quando mi stringi
tanto da farmi male
quando mi lasci
per farmi respirare
quando son giovane
e
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Per parlare d'amore
per parlare di Dio
può bastare un colore
può servire l'oblio
per parlare di pace
non aiuta la rabbia
se il fucile non tace
é un castello di sabbia
per parlare dei morti
devi avere umiltà
non
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Son solo parole... trascritte su un foglio
che seguono un senso dettato dal tempo
son onde... a volte schiaffeggian lo scoglio
son foglie sospinte da un soffio di vento
A volte son grida d'amore e passione
a volte son pietre... che pressano il
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Agostino Biddau.
Giocar con le parole
come fossero cose
dalle brutture del mondo
fare nascere rose
dalle fantasie dell’uomo
fare nascere storie
e da mille sconfitte
ricavarne vittorie
giocar con le parole
per giocar con la vita
per trovar strade nuove
e
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Son sempre qui
più vecchio e più stanco
sei sempre tu l'unico
vero amico Foglio Bianco
A te posso parlare
delle mie fantasie
e posso raccontare
verità o bugie
Con te non devo fingere
di esser chi non sono
per te non
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Son cavaliere son pronto ad ogni sfida
il mio fioretto all’ingiustizia oppongo
ogni marrano la sua anima m’affida
una rima all’ignoranza altrui ripongo
sono tante cose ma certo non son bello
sono filosofo poeta e son scrittore
due occhi vispi e in
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cos'è l'amore?
soltanto una parola?
una carezza forse?
o forse un fiore?
non so...
forse è solo l'attimo
che ti ho incontrato
o forse il desiderio
che ho provato
l'amore che non dura
quello che fa paura
quello dimenticato
che
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Se è la mia anima che vuoi
non posso dartela,
l'ho già venduta
a un altro diavolo.
Ha gli occhi scuri
e il nome d'angelo
e mi ha rubato il cuore.
Non mi rimane nulla da vendere
il mio futuro appare inutile
se non riesco a
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