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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Paola Galli | |
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Luglio 2025 |
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alessandro mazzeo
Le 142 poesie di alessandro mazzeo
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 | L'acrobata fissa un punto inesistente
è l'equilibrio
di un passo da compiere
Sa vedere il come e il quando
ha la spina dorsale che è uno stelo
...il ritmo è mollica di pane
da schiacciare e plasmare nelle mani...
Erano
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La tua profondità
a volte mi sorprende
e come un meccanismo che s'inceppa
e non è poi così vero
che siamo immuni o invulnerabili
Se fossi passata dieci minuti fa
mi avresti trovato ad origliare
a camminare sopra un muro a
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 | E' come far l'amore nello squat
o rinchiudersi in riserva
fare a meno della luce e del gas
ma ancora più volentieri
del grigio alla finestra
Quando ti dico che presto andrà a piovere
e abbiamo i corpi in doppia fila
con le quattro
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 | E le sue foglie si muovono ancora
mosse da fili invisibili
burattinaio fuori dalla scena
Cosa sono cosa non sono
qualcuno dice di saperlo
forse unicamente stono
E tra le luci che si spengono piano
le mani fredde dei netturbini
la vita che si
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 | Imbrattare i treni
per far viaggiare i nostri sogni
ancora adolescenti
malgrado i capelli bianchi
Imbrattare i treni
fermi nelle stazioni
l'odore della vernice
e dell'urina sui binari
I rumori dei temporali
sempre più
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Settimane di rimproveri e diverbi
ed io contavo i corvi
sento il suono del mio respiro
che è compagnia gradita
Notte di primavera e sembra quasi inverno
ci troviamo a sorridere
e a chiederci cosa c'è di eterno
Meglio darsi in pasto
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Quale segno lasceremo
impronta densa e sfocata
vendendo oggetti inutili
amati come fossero unici
Non resterà certo il sapore
di quel caffè preso di fretta
o del tuo gesto "lascia stare"
Eri te a dare un senso
non certo
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Miracolo al neon
non mi faccio mancare niente
dopotutto questi oggetti
hanno vita propria
e non serve sentire miei
nemmeno gli impercettibili gesti
Io ti descrivo così come ti vedo
non mi serve altro
che un pretesto o quasi
Un tubo
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Pensavamo fosse solo un gioco
non possiamo fare a meno di essere meschini
...una collezione da esibire
poi la gente cosa pensa?
Tutto si fa in penombra
basta una porzione di pavimento
Ma tu ci dormi sopra?
O ancora ti tocca uscire
per cercarne
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Com'è che dicevi ieri
mentre sbadigliavi e intanto
accartocciavi pensieri e inchiostro
in un barlume di utopia
“Non è soltanto l'estate che ci inganna
e le cellule impazzite
richiamano continui scambi
su distese di sole
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Conosco un anarchico scalcinato
vive nello specchio del mio bagno
porta la sua scelta avanti
come una missione con distacco
Vive ormai da anni in perenne contrasto
in polemica con il giusto
con le rette che non si incontrano mai
il pi greco, gli
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Hai mai provato a dimenticarti di tutto?
Allora si potrebbe anche fingere
che niente sia mai stato
Come quando passavamo il pomeriggio
ad incollare foglie su un quaderno a righe
Sfiorisce il balcone e ogni cosa si arresta
Avremmo potuto
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Il fatto non è
avere o meno qualcosa da dire
i poeti, quelli veri si sa
sanno scegliere il momento
E' come scovare polvere negli angoli
ritrovandola dove l'avevi lasciata
o fingere di sorprendersi
assaporando il gusto del tè alla
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Così si dice
ogni cosa resta impressa
anche se un po' traslata
lievemente defilata
Oggi lo sai si è fermato l'orologio
siamo in un buco nero da millennium bug
Allora dimmelo qual è la soluzione
ad ogni errore senza
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Ho una valigia vuota sotto il letto
con un'etichetta accusatoria ingiallita
come se niente fosse ho ancora un programma
da deludere e poi arricchire di particolari
Sgranati ed assottigliati
quale senso sfiora il bersaglio
la direzione onesta e
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E' troppo facile amare l'estate
quando puoi lasciare i tuoi occhi aperti
cambiare aria a tutte le cose già dette
fare a meno dei calzini
e di rientrare a casa per cena
I lacci delle scarpe con il doppio nodo
ti ricordano com'è
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a alessandro mazzeo.
E' l'idea della domenica che ci comprime
fino a stringerci nei cassetti
dove nascondi i tuoi oggetti inutili
le risposte poco accomodanti
Di tutti i nostri ieri
non sappiamo più cosa farcene
mentre srotoliamo chilometri di bandiere
per
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Ripasso i concetti
di una lezione mai imparata
ripensando ai miei gesti
al tempo speso male
e a come non mi appartiene
Un secondo fa davanti allo specchio
ci spiavo senza guardare
arrossivo scoprendomi
ancora troppo distante
imbruttiti ad ogni
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Quando gli altri facevano l'università
io leggevo gli stessi libri per dispetto
frequentavo le biblioteche
gli stessi locali fumosi per l'aperitivo
L'ho capito solo tempo dopo
che era per non sentirmi da meno
anche dei tuoi capelli e dei
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 | Un altro corpo
in cui confondermi
aspettando la piena
che il rumore già sconvolge e tormenta
...che poi lo saprei seguire ad occhi chiusi
il sentiero che ti appartiene
e a volte è come essere a casa...
Non avevi il tempo per le
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Il segreto, dicevi
è guardare tutto da una certa distanza
solo così hai davvero scelta, dicevi
mentre il tempo non aspetta
ha un suo disegno anche se appena abbozzato
Lasciarsi assorbire da un particolare
c'è un gioco di
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All'ora di cena
la gente rincasa come se nulla fosse
come se il tempo non avesse ancora
ancora una volta avuto la meglio sulle pretese
Certo che non torno presto
perché mi piacciono le strade vuote
così indugio ancora davanti al
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 | L'orizzonte ha una sfumatura impercettibile
un tratto insicuro
come un'esitazione
così da perdere il filo
del tuo discorso così complesso
con troppi spigoli e smagliature
Così posso fingere che tu non sia
un paesaggio
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 | Resto dove sono
con le mie radici furenti
solido ancoraggio
forse limite invalicabile
Ma quando tu mi accarezzi
ed oscillo forte quanto fragile
non posso non sentire il cuore
cedere con un sussulto docile
Così un'amarezza
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Non tornano più le lucciole
a rischiarare la strada tra le ginestre
e seguirne il profumo
lungo un sentiero vergine
è come lambire parole
Ma a pensarci bene
nemmeno noi siamo più gli stessi
Così abbiamo perso
ogni
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In tutti questi anni
abbiamo provato a capire il presente
ma poi il gusto delle pozzanghere
ci riportava di dieci anni indietro
e sentirti ritornare credi
assomiglia ad una lattina accartocciata
Ti ricordi?
Tutti sorridevano tranne te
e i
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 | Cosa abbiamo imparato
nei pomeriggi di ripetizioni
la cantilena del latino
mescolato all'algebra fino a cena
a sbadigliare sugli avambracci
rassegnati senza immaginazione
forse a spiare spicchi di cielo
ma di sicuro, non credi
si potrebbe far
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Pioggia astratta
lambisce argini vergini
in alcaline pozzanghere
richiama sfocati ritratti
accarezza poi tradisce
Io non so cosa risponderti
se mi chiedi riparo
o di darti una ragione
posso solo stringerti
e mitigarti il sangue
Così
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Indefinito cielo a scacchi
messi in stallo con mestiere
con la bocca spalancata di stupore
una "o" trafitta d'ossigeno
Come si può correre sulle ginocchia
e lasciare indietro i più deboli
che ancora stracciano e
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Lei non scrive più
lettere o poesie
accarezzando ai lati pensieri concreti
o meglio scolpendoli con le dita
Da oggi in poi sarà diverso
(dice)
ma indugia ancora su un percorso
già solcato come vinile
Tenersi tutto per
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142 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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