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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Satira
Le 2591 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
Comprar giornali ripieni
di recondite filosofie
mascherando il vuoto
di menti pretenziose,
ignorando l'inganno
d'intellighenzie mercenarie
tese a preservar
ruoli fraudolentemente carpiti;
vagar cercando pretesti
onde sdegnarsi di
leggi

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e dirti che... non c'è ragione alcuna di ridere
per queste mezze frasi di concetto
appunto mi pare di averlo
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Non ho mai mangiato carne di volpe
come tanta gente fa ultimamente.
Questa scambia il mondo come un presente
che lo scemo regala a chi ha più colpe.
È vero che il mondo è proprio dei furbi,
ma nemmeno ci penso a diventare
come
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Quando scrivevo con lessico antico
e le parole mie eran merlate,
tra coppa e collo prendevo mazzate
e non potei aver nessun amico.
Poi n'apparve quel mio grande nemico
che disse delle mie cose rimate
ch'erano marce, passe ed avariate,
mentre le
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La politica non ci importa...
Né tanto meno
quella democrazia bolscevica
di liste chiuse,
seggi già prenotati
e Camere zeppe di involucri
vuotati dello spirito
repubblicano
Quando le nostre pupille si fecero
così
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Attacchi a tutto spiano... non è il caso,
amici, qui si scherza e qui si canta,
il veleno non serve, é così tanta
in vita l'amarezza, e nel Parnaso
piange la musa da sconforto affranta:
non ha più stola di velluto e
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 | Ho preso la licenza elementare
a forza di pedate e di schiaffoni
perciò qualcuno mi dovrà spiegare
che cosa sono le "
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| "Un didietro a chitarra è l’appannaggio
di chi vuole il diploma magistrale",
dicono versi pieni di coraggio
di quel grande poeta ch’è Montale.
Ottenutolo, poi, vien l’appetito,
e prendono una laurea all’"Orientale",
non prima d’aver scelto un buon
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| resto attonita ad osservare
come dietro un vetro
il sinuoso deambulare
di fantasmi in botox e silicone
assegni in bianco i maschi presenti
come cibi e bevande senza sapore
i sorrisi son solo mostrar di denti
nulla li smuove da loro mental
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 | Telecronista
Siamo di Teleschiocco: Professore,
la cronaca, da un po' di tempo in qua,
ci dice che la nostra
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| Ridi
ampio e rumoroso
fulminando di sguardi
ogni donna che incontri;
ti proponi
navigando cibernetico
proponendoti amante
e professionista danaroso,
e sei sicuro della moglie,
tua ed inalienabile
quale animale domestico e fedele.
Ma
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| Fior de cerasa,
Se so' magnati il conto de la spesa
E bonanotte mo se chiude casa!
Fior de mentuccia,
Ce se magnano
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 | Mentre sono fin troppo indaffarato
a lavarmi per bene le p... udenda,
mi viene in mente un fatto del passato
che c’entra come i cavoli a merenda.
Chi se lo scorda quando m’hai lasciato
a causa dei quattrini del Commenda?
Che incubi facevo!
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 | Quando arriva il corteo dei " Capoccioni"
che vogliono far sfoggio di sapere,
di solito mi faccio ben volere
perché ci sguazzo in queste situazioni.
Siccome sono, spesso, dei coglioni
che avrebbero bisogno d'un clistere,
li
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| Che mi dici, Lorenzo, non ci credo
che possa l'ironia starsene zitta,
né la satira, quando è bella fitta,
che nasconda il tenace suo corredo.
Ma se qualcuno vuole la sconfitta
del libero parlare in verso puro,
allora a Salomone, te
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 | Ora bisogna bere
ora bisogna battere la terra
con libero piede.
Ho abbassato la guardia
voltando le spalle al nemico
frutto del mio ventre
frutto d'amore
coperto di rosee attese.
Ho guardato soltanto al suo cuore
ma la sua mano
nascondeva
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 | scorre tra le mani
il resto del giorno
sorrido
pensando alla faccia da clown
del destino
un naso rosso, soffiato dal
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| Mannaggia a ‘sto specchiaccio maledetto!
M’ ariporta maligno ogni difetto.
“Nun è n’inezzia ‘sta bella rughetta...
e quer capello bianco? In fonno
potrebbe fà er filosofo dicenno
“so li segni der tempo, so facezzie”
e’nvece lui, impracabbile...
me
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 | Quel groviglio di memorie
che stanno in fondo al cuore,
chiedon di riemergere
e sospingon con vigore.
Cercan una penna compiacente
che le porti presto in vita,
subito immantinente,
che cominci la partita!
...Ed ecco sul far dell'alba
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| nessun limite per chi con le parole
fa collane
bugie mezze verità
non è importante
conoscere il segreto di
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| La mia fu tremendissima illusione
Allor, dopo la guerra, fra' Tommaso,
Quando dare si volle la ragione
Al popolo beota in
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 | Viva la guerra, gli sbudellamenti,
le rapine alla banca, le sassate,
viva gli schiaffi, i morsi, le puntate,
la droga che
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| siediti, vicino a me
albeggia fuori della stanza
si sveglia la città
ascolta il battito furioso
dentro al
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 | Mi guardo intorno e vedo sempre sesso:
in fabbrica, in ufficio, in officina,
lo vedo dalla sera alla mattina
perché, ovunque vada, l'hanno messo.
Dice che sia un segnale di progresso!
La donna viene messa alla berlina,
nuda, vestita,
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| Il popolo è una perfida invenzione
Perché è soltanto folla, moltitudine
A cui piace di stare
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 | larve di uomini
cortili di sbarre chiuse
terrore negli occhi
paura nel ventre
vaga la mente
pensiero distante
come il
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| La poesia ha perso il suo fogliame
D'alloro messa fuor dal giornalismo,
Dal video, dai prodotti di costume
E dal
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| La satira, per chi tiene il potere,
è giusta medicina per capire
il senso del ridicolo e vedere
di migliorarsi pur
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| Infarcir paroloni
e frasi fatte
in discorsi vani,
inconcludenti come mosconi
ronzanti
in pomeriggi d'estate,
babele linguistica
nel brusio del mondo;
citarsi addosso,
simulando regni
per esser sovrani
ed inventar filosofie
per esser
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| Stamane quatro rime go pensà
parché 'nte 'l cao le me ga martorià:
de meter do' righe in fila
xè boni tuti e no te ciapi 'na gran pila.
Chi se ne frega se go scordà 'l trentin
(che no go mae savu parlar)
e se
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2591 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 2221 al n° 2250.
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