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Le 6633 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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novella amor mio
emersa dalla spuma del mare
porgi la mano nella storia mia
radiosa divina di grazia
sulle ali di quel vento
sei giunta dentro ai miei sguardi
recidendo le catene
delle perenni solitudini
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Ho sciorinato al vento le pieghe dell’anima
per catturar frammenti d’una estate ...
Anestetizzai l’ego e il “tu”mi tacque
quando m’avvicinai ...
M’accolse vago un sorriso
che mitigava l’impossibile.
E la libido surrogata
occupò spazi
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Vestimi di trine
come a primavera.
Passamanerie
annodate d'orizzonti,
un orlo macrame'
malinconia d'estate.
Pensami come albero di Natale
adorno di merletti.
Bordure di lamé
i miei occhi senza filtri.
Sono un punto di
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Si ferma e si siede
la giovane maestra
con un fascio di libri
nella mano destra.
Parla da sola,
gli occhi brillano,
la vedo tremante
e poi sorridente.
Non si scosta
dalla mia curiosità,
si fa denso il suo sguardo
in una mimica
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Hai una magnanimità greve
che non si sposa al mio orecchio
femminile, minuto,
all’ascolto
che ti fa libero paroliere
pallottoliere in sentenze di piombo.
Reputi la disponibilità del fiore
-che sostiene il mondo-
non necessaria, né sufficiente
e
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Eran fili d'argento
tratti avvolgenti
dolci tranquilli
occhi stanchi assonnati
sveste la notte
nel riposar la stanca sottana
fende s'arrotola
stanca curiosa
ancor palpita l'amor perduto
cinse i fianchi
sotto il suo sguardo
ne
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La febbre sale e la temperatura
ti fa sentire come un cane in pena
la sofferenza porta la päura
e il male avanza come fiume in piena
Più delle donne soffrono i maschietti
se l'influenza perfida li coglie
eröi sono, giganti
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Dall'arroventato all'agghiacciato, i sogni miei debordano.
Di lontananza è imbastito, codesto incantevole ordito,
bensì frizzante, la tua brezza, il silenzio armonizza,
nell'incanto tuo offuschi lussuose ali di fatati boschi.
Non vi
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Al mercato di Pescara lei comperava mutande
il prezzo era buono
il tempo meno.
Sua madre le aveva chiesto un panettone
magari anche un pezzetto di baccalà
guardava i pesci con la scritta non toccare
e una lacrima tratteneva appena la
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E se mi intristisco, mi perdo
e non trovo le parole
da chiedere perdono
e addosso mi porto il silenzio
che ferma il tempo, come un fotogramma
senz’anima, senza tenerezza
quando il giorno si dissolve
nel precipizio delle albe
lasciando in
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Così sei passata ieri
verso la cilestre sponda
tu, esile fata bionda
per gli umili sentieri
dove il pensier esonda
in eco così sospinto
per l’infinito dipinto
ove amore abbonda
in acque a navigare
tra ampi archi turchini
con
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È difficile prendere gli appunti
da un cuore che brama
placato unicamente dalle allucinazioni
di mondi surreali
e grandi Amori.
Riflessioni si rivelano - sogno a colori!
Immagini stimolanti
proseguono nel cammino
aspettando quel giorno
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I segreti che la luna tace
La donna fissa la luna,
la luna l'irrora di luce.
La sommerge con miriadi di sogni
e la donna ci crede, si rassicura.
Si china su lei la luna cortese
l'avvolge in cascata di stelle,
il cielo non più nero
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Madonna mia
Madonna mia piatosa
tu ca d’o Cielo sì ‘a cchiù bella cosa
tu ca stu core siente comme sbatte
aiutame a pria’ senza fa’ patte
aiutame a carma’ sta smania e 'o munno
ca troppo spisso se ne scenne ‘nfunno.
Aiutace a
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 | Tu eres mi dulce de lechosa
mi raspado de limón
mi morenita preciosa
mi café con papelón.
Tu endulzas toda mi vida
y con tu agüita de coco
me curas la sed y la herida
de mi corazón medio loco.
Llegaste un
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 | Tradita sì tradita nel mio io
la morte mi accompagna e mi incorona
e le mia arte il male non perdona
non concedendo pace né rinvio.
Tradita da Giasone e dal desio
mi giunge quella voce ch’altri intona
e i miei tormenti fanno da
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« Morivi mille volte più
di quanto puoi aver vissuto.
Ogni ora di ogni giorno.
Ogni spina, ogni chiodo nel legno.
Colpevole d’averlo amato.
Ora -seppur viva- sei spenta.
Sei una rosa rossa di sangue,
nel buio di un muro senza nome »
Le
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Lei ha l'ombrellone in prima fila
dove i signori prendono il sole
e ha sempre un costume nuovo
mentre beve lemonsoda al ghiaccio.
Io metto Battisti per farle colpo
ma questo juke box è pure mezzo rotto
gracchia la puntina
e tocca dargli
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Cammino,
scambio opinioni con i sordomuti dietro agli occhi,
facciamo sempre a pugni,
poi,
dietro l'angolo,
bam!
Spazzate via
parti del tuo percolato interiore,
del pus dell'anima,
un sorriso cavalca una giornata di sole,
in alto le nebbie di
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C'era un messaggio nelle sue mani
un antico suono, un grido silenzioso.
Lei sapeva aspettare, creare origami di luce
come se il tempo non
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 | Ah, la mia Principessa, de' cui sorrisi
i riverberi m'affascinano l'anima
come trionfi di stelle...
Tu, ch'ogni lembo attrai di mia ragione
e stille dei più riposti desideri,
sei natura e paradiso...
Sei l'amore selvaggio e la
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E venne il tempo
dei capelli sciolti e delle scarpe
rosse in una piazza vuota.
Ed ecco il tenero sguardo
adesso libero da altri sguardi,
ora il tempo è fecondo
e produce candore e trasparenza,
ora lo spazio è profondo
e si riempie
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Impronta del viso nel cuscino
di lacrime e mascara
di una vita amara
soffochi il tuo pianto
quale amore?
solo pene
scorre fatale nelle vene
metamorfosi
Diviene rancore
Odio rimpianto
si è spezzato l’incanto
Un ultimo sforzo
Per liberarti
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Sciupata, tartassata, lesionata immeritatamente;
t'ho accolta sola in un vicolo malfamato.
Piangevi, gridavi... e navigavi nell'assoluto mutismo.
Ma i tuoi bellissimi occhi azzurrini ma traumatizzati;
parlavano per te tremuli di paura.
Come
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Non ci sono veli
sul vellutato tuo viso,
distesa luce offre
il tuo sguardo
e i passi attenti
della tua mente
mi danno morbidi
e verdi colli.
Il tempo del saluto
è breve, ma intenso
e fa nascere in me
una ventata di pace.
L'ora
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Cosa importa
se l'alba stamani
sorregge le mie gambe
tra le fragili punte.
Se il rosa e il bianco
la sua grazia mattutina
al ventre del monte più alto
ha negato.
E che importa se a sera
il giallo ha acceso le foglie
e le ha private
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Due fiori: l’una sensuale orchidea messicana,
l’altra aristocratica violetta del Friuli.
L’una pittrice, l’altra fotografa.
Più che le parole usarono immagini
l’immagine è potente come un pugno
soffice come una carezza
il loro dolore, la
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 | Parce que je t'ai pardonnée,
Aujourd'hui je me libère de toi.
Regarde ces abîmes calfeutrées
Dans les dédales de ton esprit.
Otage de tous tes tourments,
Ne vole plus notre firmament.
Navigue sur des eaux
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Piccole donne piangono
dentro la notte scura
quando gli adulti
spengono le stelle
Buttano via gli specchi
nelle fauci d’un giorno
che non ha più luce...
E se talvolta dormono
sognano una vela
e lunghi itinerari
Sognano un mare
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Tu la vedi dall'alto, te la guardi bene.
E chissà cosa ti sembra da quassù
la parte che non vedi,
quel forum di voci indistinguibili, di ossa,
composte in musica.
Io ti dico
che dentro c'è una logica che non conosco.
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Vero è l'eone antico
dei tuoi passi
che inducono alla sete,
corollario, essenza della suprema quiete,
coreografia di corale fantasmagoria
della femminilità,
gemma d'oro nero,
silenzio nell'oblio silente, corifeo assoluto
del
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6633 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1321 al n° 1350.
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