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Le 6631 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Nascondeva il viso
sotto un cappello di paglia
ed era vestita d'estate,
di bianco e celeste.
Seduta sul bordo della Senna,
mi guardava, la guardavo,
colonna sonora
di una passione ardente.
Mi guardava e la guardavo,
non mi mossi, non
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Giungo a lei cara signora Dalloway
con ben tristi e amare notizie...
Del gravido e bellissimo sogno
terreno incubo è ciò che rimane.
Voci e corrente hanno trascinato
chi non più forza aveva in corpo,
solo un bastone come
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Pagu |
01/04/2015 23:00 | 3439 |
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 | Gioisco
di questi miei fianchi larghi
e di questo ventre fecondo
ampio di vita e godimento
di questo grande seno
che allatta figli e sogni
porta segreta che apre
al più intenso piacere.
Cammino a piedi nudi
su schegge di promesse
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| Un figlio ha occhi che vedono la luna
e mani che stringono le nuvole
un figlio ha la donna che pettina il mare
un figlio per ridere
uno per giocare.
Lei pettina le onde
le fa con le trecce lunghe
lei ride mentre accarezza il mare
lei canta
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Timida stellina,
goccia di rugiada,
caduta dalle stelle,
e piovuta sulla strada.
Timida stellina,
lacrima serale,
uccisa in ogni notte,
da una mano sempre uguale.
Timida stellina,
quanta voglia di morire,
quando il sole si nasconde,
e vien
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Bella,
sognante e viva,
altra metà del cielo
Eppure...
Quante volte morì
sorridendo amara
nel celare
incontrovertibili
violacei ematomi
dentro solari,
rituali mimose.
Perennemente
fustigata
da orribili verbi,
infimi,
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Sei un donna
che parla
anche quando sta in silenzio,
che guarda ad occhi chiusi,
che ama e non lo fa capire.
Sei una donna
che parte e sa ritornare
e se ritorna sa anche andare,
sei la maschera
per come ti vogliono,
ma quella maschera è la tua
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Mavec |
31/03/2015 10:37| 2080 |
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Le parole che non leggerai
saranno il mio ricamo
per queste notti antiche
che un altro tempo ha disegnato
La luce che scioglieva
le nubi d'oro di un vecchio sole
ed il tramonto di un amore
che germogliava via, lontano
I silenzi che non
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E le urla e il dolore
dal centro della terra
- negarsi lacqua, per paura del sole
una vergogna fragile, un parassita mostruoso.
Calvario nascosto, macchiato di sangue
gridava, lui gridava: e lei,
di frutti amari, risalendo la terra
in quel
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Ciglia bianche di bambina,
- bianca muta di crisalide -
la farfalla che cresce,
linvidia delle incredibili ansie.
Ti guardo, bambina,
paura della donna
che allo specchio si nasconde
e si maschera, paura
dei raggi che spezzano
il vetro in
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 | Un fruscio repentino e leggero
sembrava volteggiar sul cuore
intensa la sensazione
silente il desio d'amor!
Il canto del merlo echeggiò
la notte vellutata e buia si prostrò
il lungo giorno di passione era morto
nella polvere
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Negl'impediti movimenti terreni
attraversasti lontani paradisi pittorici,
miscele colorate di fuoco e passione
alla ricerca di forme vissute e studiate
Dea e madre sterile ma di bellissimo stelo.
Il fascino di mondi immaginati e
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Pagu |
25/03/2015 13:52 | 3685 |
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Sentir il bacio scivolar
sulle calde morbide labbra
e sui boccioli di rose
planar la voglia
Son creature
divine d'amare
calze strette
sottane di pizzo
onde di seta
su modellanti fianchi
Berrò dalle mani tue
dolce Venere
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Primavera con fattezze umane, donna fatale,
fascinosa di veli profumati sadorna, saggira
in terra ubertosa versando da coppa color
alabastro, getti odorosi di boccioli di rose
Con acquerelli dipinge giornate di sole, s insinua
in gamme di
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 | Lui esclama per la morte avvenuta
povera scema fu devota
povera donna serva fu!
Lui beve nel calice d'oro
comprato col sudore di lei
lui mangia carni e oro con la bava tra i denti...
La sete oltraggiosa
scaturita dal suo divorar
ora preme sulle
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Luna che di cenere
guarda le luci sullo specchio
di terra, il mare non è che cielo
ribaltato al silenzio.
I bambini a mosca cieca
si bendano di lino e di sciarpa,
e ai polsi ci legano le primavere
delle adolescenze disossate.
Un
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Ciò che resta è il tormento
un azzurro spezzato.
Non un battito d'ali, il vuoto dentro
solo un bòzzolo appeso - prosciugato -
non- metamorfosi, aborto d'intento,
sfregiato il giglio, poi tiglio sfogliato.
Ciò che
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 | Declamare a voce alta
suggestive liriche dell ogni essenza
così anche il mare possa ascoltare
fluttuante i respiri che l anima anela
verso l amata al di là degli oceani di fuoco
I gabbiani scivolano sulle onde
desiderose di
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Se potessi nascere di nuovo
sarei ancora donna
più di quanto io sono
Ti lascerei la rabbia
la superbia
la maledetta tua ostinazione
Ti lascerei godere dei tuoi vizi
Ti lascerei alla tua disperazione
A me basta dei modi la grazia
la
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 | Marzo.
Un limpido cielo vago sentore di primavera.
Alberi rinsecchiti, incurvati rami contorti su di lei
un mantello sulle scarne ossa, passo svelto sulle
vie di Rodmell, non lontano è il fiume.
-Ora è lì sulla riva - nel verde
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 | Assorta col capo piegato, osservo incredula
è forte
linvidia che invade chi con pacata sicumera
attesta disapprovazione
con velenose ditate di oblio...
un raggio oscuro si deposita su elenchi
di foglie arrossite e caduche
capaci donare
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Hoje a minha canção
Guarda notas
De saudade
De um tempo de bonança
Paz, ternura e esperança
Relembrado no silêncio
Que cerra as portas dos sonhos.
Hoje a minha canção
Com tantos sons
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Sguardo leggiadro
piccole mani
ricordo di una bimba...
Piange il cielo.
demoni trainano un carro,
vomero che sprofonda
nell impari sfida!
Le streghe ormai son morte,
nessun aiuto,
la pioggia bagna il viso,
fa che ti veda,
perché
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 | Esperaba un arcoíris en mis días siguientes
rosas naranjas que dibujaran nuevos eventos
alegres sonrisas de un vehemente corazón
dorado, en la fortuna que debía brindarme
Esperaba el encuentro y despertar de un amor
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Nei solchi scavati seguivi l'effluvio,
colati verseggi da profanate vene
strofe urlanti nelle vite silenti.
Privata di tutto, svestita d'affetto
dell'amor fosti tentatrice sirena,
immaginifici scritti su fogli di pianto.
Eri deserto immobile
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Pagu |
14/03/2015 03:03 | 3384 |
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 | in ginocchio
osservo l'aurora
dietro le tende
plissetate di colori sgargianti
smorzando appena
la bocca assetata di baci
oramai spenti da tempo
cerco di rioridinare le idee
perse nel'istante in cui
l'oceano trasbordò
nelle mani
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| Sei sbocciata come un fiore
di loto,
il tuo volto è ambra pura,
i tuoi occhi profondi abissi,
il tuo sorriso l'eco del mare,
sei una splendida falena,
una silfide eterea,
vai per le vie del vento
con la grazia di una ninfa.
Vorrei
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| Scrissi segni scrissi ma quanto poco dissi mattino
se così notte è il ritorno, così notte, così
stanno come disgrafie
il blu riverso e le linee azzurrine: bianche.
Un tramenio tra le dita muove il non detto
dove le
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Lia |
11/03/2015 21:21 | 3462 |
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| il pallore della tenerezza s'è spento nei tuoi occhi
spasmo d'un corpo rannicchiato che geme domande
tu che disseti l'inferno di lacrime amare
fiore sbattuto di lividi bugiardi
l'arroganza t'ha strappato il sole
a mani nude ti violentò
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| Alcune si lanciano in sfide solitarie
la vita aggrappata a un aquilone,
di altre senti solo le parole
intrise al pianto di passione.
Per te che lo specchio ti risponde
e guai a tradirne la ragione,
di alcune che van fiere del lor nome
e esaltano la
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Rivestiti dei tuoi abiti
sfila lo scialle
il burgae e il niqab
tempi di memorie
tempi passati
t'incupisci sul discorso dell'onore
schiava in un mondo acerbo
udrai parole e gesta
per scontar tempeste
voltar l'indifferenza padrona di vita
di un
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6631 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2101 al n° 2130.
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