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Le 6633 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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 | Oscurità fredda
del nostro lento passo
orme di morte
lasciano vivendo
Anime addentate dalla violenza
da una brezza funebre
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Jibi |
02/10/2014 10:32 | 5522 |
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Negletta Cenerella Gioiamia
tre bare del più limpido cristallo
tre principesse nate per il ballo
bruciate da un’orribile acrisia.
Tre donne tre ragazze stessa via
tre assurde storie rosse di corallo
col volto tra le mani di
leggi

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 | Con labbra di vetro
è stata dipinta la vita, stasera
è piovuta la voce di maggio
dall’orizzonte subito dopo il ciarlare del fiume
-colando- non come lacrime
dalle fessure che schiudono finestre al sole.
Eppure, restiamo appese
leggi

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 | Acqua
limpida carezza
sfiora il vento, spezza
argini di attimi, avvezza
sparuta follia
il capir violenza.
I giorni
fonte di attimi
spersi nel silenzio, parola
zittita, lama tagliente, vola.
Sei sola
donna
nei colori riallacci
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 | Corpo frantumato
in migliaia di schegge
immagine di dolore
che allo specchio scivola via,
dolore dentro l'anima
fissato eternamente
terrore
che accompagna
il giorno e la notte,
fiato sospeso
bisbigli appena uditi
occhi rivolti al
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| elegante come una diva
dispensa saluti e sorrisi,
non perde uno sguardo
mentre illumina la piazza
lentamente va a perdersi
lungo il viale che l’aspetta,
le foglie tutte tremano
e l’ombra a lei si inchina
oltre la curva, là c’è il sole,
sembra
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Rosso si dice il sangue
come gote bianche sulla strada
per odio, per dispetto
la filosofia di un delitto scatta la sua lama
La morte non si tocca, non è successo niente
Invisibile
la mia bocca non ha voce
misera, bianca
limpida
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Come un informe mucchietto di stracci sporchi
dimenticato in un angolo buio del pavimento
mi abbandono alla tregua degli occhi bassi
insensibile ormai ad ogni fisico dolore.
Non mi odo più. Tutto si è ovattato di cupo
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Ho amato l'inutilità delle parole
quando avevi fra le mani i miei pensieri
ballo indegno di un passo a due
su una pista immacolata, il mio corpo
respiro il vuoto adesso
di un raccolto andato a male
ingoiando il giorno
per non soffocare
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 | Lo zirlo del tordo
risveglia un sorriso stinto,
illusione dal respiro stanco
che s'infrange,
bloccato,
nell'angolo del sopruso.
Penetrata fin nelle ossa
dal principe di ghiaccio,
bagnate le sue amare rughe,
gocce rimbalzano,
ultima
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Si serve dell’anima e del cuore
sprofondandoli nell’abisso del vuoto.
Le mani tremolanti
sfiorano capelli di sabbia
e battiti come tempeste
sollevano infinite risacche.
Questa angoscia
apre finestre di fuoco
e vi sotterra occhi
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Un'altra tra le molte
alla lor vita tolte
con omicida violenza.
La finale sentenza
fu anche per lei la morte.
Saran state le corte
ore d'intenso amore,
il disio e la passione
che come un'incisione
nel suo cuor restavano.
Cercò
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C'è qualcosa oltre quel sorriso di donna
una parola di ieri dimenticata
un ricordo che non vuole andare via.
Un cuore forte che batte
per amore
per nostalgia
per un rimpianto andato
in un tempo finito.
C'è quell'emozione ingenua
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I lividi nell'anima
arroventano ancora
la tua pelle dolce
che lamenta
le carezze
come schiaffi
sepolti nell'io
fai dormire
i tumefatti pugni
che del rumore
ne hai fatto cecità
a non voler più baci
ne sei rea
e di
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 | Con labbra di vetro
è stata dipinta la vita, stasera
è piovuta la voce di maggio
dall’orizzonte subito dopo il ciarlare del fiume
-colando- non come lacrime
dalle fessure che schiudono finestre al sole.
Eppure, restiamo appese
leggi

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Un risveglio ormai insolito
ricavando unguento dalla bussola
per ineguale rapporto
di addenti scekerati
dallo scarso resoconto.
Sommati appaganti
per minima distrazione e
rilassato progetto
non vago- traballante.
L’antico stupore
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 | corporea, morbida, rotonda
ovunque piena d’orizzonti
tatuata d’albe e di tramonti
affondi il volto
nel sangue sparso
delle tue ferite
interroghi le pietre
e temi, ma non tremi
ormai più nulla ti sovviene
tranne la pietosa mano
della
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Jibi |
29/09/2014 10:39 | 5643 |
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Leggo nelle tue mani
una morbidezza senza fine
come la vista
di un quieto laghetto
il sorriso leggiadro
nel cogliere un quadrifoglio
e sentire tra le dita
la carezza della fortuna
Affidi al vento
la malinconia
delle cose ingiallite
e sul
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Julie |
28/09/2014 21:35 | 4545|  |
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 | Aggrappata
alla pagina vita
lasci sguardo, poggiare
infinito sentire, amare
amare la rosa del tempo
lasciata in un respiro.
Poche cose
oltre il cuore, il tempo
ha lasciato parole, domani
sveglia il vento
un alito di te
e nel silenzio
leggi

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 | Donna, sei qualcosa oltre
come un sogno da interpretare
nato nella confusione del buio.
Apro gli occhi
sei luce che ravviva
e dipinge di freschezza l'anima.
Intravedo la tua arte
in un gatto
che colpisce la preda
e salta da alti piani;
indenne
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 | Palpebre rosa
fanno ombra ai suoi occhi
color lapislazzuli,
mutevole scrivi enigmi
su biglietti dimenticati
in borse dove vive il tuo mondo.
Sempre in attesa di un altro treno
per salire sul monte a voler
scrutare nuovi paesaggi,
la mente vola
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La voglia di stupire
la fede ed il coraggio
il frutto dell’assaggio
la tela da finire.
La straordinarietà
il cuore sempre pronto
la sfida ed il confronto
la tua bugiarda età.
Acciaio ghiaccio e fuoco
mare che muta in
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Sempre a guardare il cielo
con il sorriso
dove vi passa il vento
che spegne ogni tormento
mentre la vita infligge ferite
Occhi chiari
come ruscelli e fresche sorgenti
nascondono lacrime
pronte a diventare scintille di fuoco
in una dorata
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Marial |
28/09/2014 16:19 | 3681|  |
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 | La vita sorride al primo
vagito di bimba,
bocche cucite
su orli di speranza
un’ode alla vita
in un giorno di tramontana.
Sentenzia la malinconia
dentro spazi
dove il tempo passa
battendo i tasti nell’armonica
danza delle ore,
le stelle stanno
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 | Schiaffeggiata dal sole
oltre coltri di sabbie roventi
Orchidea di notti all’addiaccio
attente l’alba del domani
Glaciali le lacrime di Cristo
e singhiozzi il pomo del dolore
martoriata mente al ciel si apre
Sentenze d’amore il brillare
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| La ragazza con la coda di cavallo
l'idrante colorato di verde
e il cartello per la mostra
all'angolo della quattordicesima.
Dovevi morire qui
con le tue gambe scoperte
in un'oscena posa
da modella a New York.
Tuo padre
pensa ancora alle
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| C'è qualcosa che va oltre
nel vedere e nel sentire.
La donna ha in se
un mondo che a volte
non c'è.
Vive mille vite in una,
senza averne mai
abbastanza.
La donna ama,
si consuma per amore.
E' un carbone acceso
in cerca del suo
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Lacrimano le stelle
Mentre
frammenti di sogni
si sciolgono senza tregua
Tra immonde mani.
Imperturbabile Il cielo
senza pudore affonda
in respiro
di sensibilità violata
Ma oltre l'arida coltre
D’evirata essenza
Scivola la
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Perché non mi hai parlato della morte
Quando vecchia accarezzavi la mia testa?
Non conosco il tuo pensiero
E cieco vago per meandri incerti
Puntando un nord ormai smarrito.
Ah quanto ostile è l’ignoto
Quando i sensi non l’afferrano
E
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C'è altro oltre un corpo
che per procreare si trasforma,
c'è l'intero universo che ha il suo nome:
DONNA.
C'è altro oltre un'anima
che si vende ad ore,
c'è rabbia, vergogna
e spesso dolore.
C'è altro
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 | C'è qualcosa di diverso nelle donne
che un uomo, anche il più attento mai saprà ...
Quant'anche il mondo
le remasse contro
forte ed ardita
lotta strenuamente,
riaffiora a vita dall'oceano cupo
risale a china anche se a
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6633 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2611 al n° 2640.
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