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Le 6650 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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 | SE MI LASCI TI UCCIDO
Tu uomo,
che non sai guardare oltre,
il tuo bieco sguardo.
Tu principe
del deserto della sua anima.
Hai ucciso
l'essenza del tempo
di lei,
che non ritorna.
Parole forbici,
reciso radici di armatura,
di rosa
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 | Inizia con urla e accuse
il calvario quotidiano
Accenna un singhiozzo
impaurita e fragile musa
-incolpevole-
La furia si scaglia
-come tempesta-
impazzita colpisce
-alla cieca-
Non più lacrime
da versare su quelle
membra
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 | Osservo.
Tutto, intorno, è cuccia
da bambina.
Gli eccessi, orpelli esausti
odorano latte
cannella sguaiata
e cucù.
La cucina, una folla
affamata di ricami
tra luce accecante
e colori pastello
merletti ovunque
e
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| Tu diglielo che hai sempre saputo
prima delle parole
che hai sciolto per strada all'onore
- sai del timbro della voce -
il mandarino da potare, e sai
del cerchio che si chiude
mani si tengono per mano
- si guardano allo specchio
ombre - donne
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 | Gente di paese
che conosce i segreti e i pensieri
piazze per cantare e riempire
i cuori di chi festa vuol fare
canzoni che vivono d' estati sgargianti
e piangono d'emozioni
amori impossibili, inaccessibili
che non vanno troppo lontano
la
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| Julie |
01/06/2013 11:20 | 4112|  |
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| Stavano sul picco,
con le loro bandiere,
i loro cappelli a falde,
la loro convinzione nuda.
Uno aveva il cappello nero,
monsignore dal cimiero
buffo tinteggiatore di promesse
roboante parlatore alle messe.
Stavano tutti sul monte di
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Come fiume scarlatto
scorre funesta
la lista che gronda
d'atroci soprusi
lacrime ascose
e pingue diventa ...
lievi sorrisi oscurati nel limbo
d'un complice silenzio
...tacciono le coscienze
zittendo il ferito orgoglio
d' una dolce
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| Vivì |
01/06/2013 09:39 | 4870|  |
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 | Nessuno deve sapere
al di fuori delle quattro mura,
tutto deve apparire idilliaco
è così che la mia vita continua,
come quella di mia madre
che ha sopportato ogni cosa
senza batter ciglio
per tutta la sua storia di donna.
Ma io non
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Spezzato fiore,
non giacer inerme
tra rovi di violenza
non santificar l'inumane gesta
di chi, cruento, ha eretto la tua vita
ad un santuario di dolore
Piagata nell'anima,
Spezza la catena del silenzio
che uccide la dignità
riponi
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Atroce segreto
hai custodito
nella tua
martoriata
essenza di donna,
e il tuo silenzio
lacera l'anima
priva di colpe
eppure
vi è una macchia
da cancellare
con verità che annulli
omertà
colpendo l'artefice
del tuo subito
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 | Baci sfioriti negli anni
al suono di mille promesse
e di vuote parole.
Notti infinite di luna e di pianti
per pochi rubati sorrisi
Agonia della tua poesia.
Eri prescelta compagna di giochi
e nel silenzio di donna cedesti
a usuali violenti
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Credevo di avere toccato il fondo.
L’identità violata
infranta e dissacrata
mentre venivo umiliata...
Ho cercato di vincere la paura
del pregiudizio e alla discriminazione.
Per troppo tempo dalla prepotenza
costretta dal silenzio
nella
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Onde dolci portate dal mare
cancellano la raccolta dei ricordi
trascinano conchiglie
tirando corde di parole
in buchi segreti
mentre il sole cade
senza fulgore...
la mente non corre più
con la luna bianca
lo sguardo è
un
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 | il silenzio uccide la dignità
senza veli nei passi
opachi di nuda cenere
mutismi assordanti
inquietano la notte
nei miei sogni caparbi
di magici silenzi
la brulla terra
coperta di brina spumosa
dorme quieta nella profonda
nostalgia
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 | Non permetterti il non vivere del silenzio
Non lasciare che il tempo cammini sul mondo
Mentre il non parlare di un fiore
Lasci cadere nel fiume una lacrima di rugiada
Un' inquinata quiete
Cercherebbe il proprio volto nel Lete
Vibrando nell'onda
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| Donna, tu sei soltanto da amare,
sussurralo piano
quando un vento di primavera
leggero le tue labbra accarezza
per dirti
io t'amo.
Sussurralo piano
quando il fiore più bello la rosa
del suo profumo inebria
il tuo viso e ti dice
io
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 | Non cammina
vola su nuvole di tiramisù...
sparge gerani lungo il mio collo
s'attorciglia alle mie voglie
geroglifica i miei desideri
decodifica le mie latenze
rendendole teoremi da innamorarsene
il perimetro del suo pube asceso
sa di
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Immagine fissa
ove il sangue s'innesta nella terra.
Foglie
ad ornar nel fango
sudici vestiti...
Nell'onta
v'è
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 | Le stelle baciano
le gote all'alba
getto le reti
nel tuo mare
e il sogno guizza...
dalle tue ciglia
nelle mie
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 | In pugno,
d'Indegnità meschina,
l'anima aggiogata,
esile,
abusata dal barbaro
fraintendimento.
Egoismo
di malevolo amore.
Stozzata dalle spire
del silenzio.
Nel rabbocco goccia,
urla
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| Son stanco di vedere le ingiustizie
che tante donne devono subire!
Un susseguirsi orrendo di notizie
allucinanti che mi fan soffrire!
Dal millenovecentotrentanove
che ascolto sempre fatti di violenza
su tante e tante donne, in ogni dove,
il
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Ti osservo ondeggiare pigramente
-quel collo di marmo fluido
e la seta proibire le dolcezze inaudite
adagiate sui volti degli avventori
esasperati dalle tue movenze,
persuasi comunque alle ginocchia;
Fiamme e scintille divampano e
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fu solamente il caso
a farti nascere rinnegata
ché non era tempo né luogo
per assaggiare il miele
più volte crescendo
ti sorridevano i pantaloni
ma non era vero
e ti mordevi le labbra...
ed ora che hai messo il cuore in
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Uno spicchio di cielo
attraversa la persiana chiusa
della porta accanto
a luce spenta
la luna danza fuori
a braccetto con le stelle...
un'altra notte di lacrime
a sfiorare il viso
con il ticchettio del vento
che solleva la veste
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petali bianchi
di spina rosa sporca
luce che inganna (D)
La rosa bianca spera la luce dei diamanti
anche se i tanti inganni aprono ferite
e il cuore batte ancora le ultime vendette:
tu sai che le parole non bastano alle stelle.
I petali
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Non c'è parola più feroce,
solcare rabbia,
e offendere
si dimentica,
una lacrima, ne segue il tratto,
giorni inutili di un ritratto.
Dignità,
dove abita la serenità,
si fa gelo, e poi,
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 | La strada polverosa
sbuffò...
la donna si girò
l'uomo fermo e ridente
afferrò la mano ed il corpo
spremuta come un cencio
buttata sul terreno
usata per il piacer...
le mani strizzarono
capezzoli e vita
mani furiose e senza
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Vana ricerca di parole
capaci di trasmettere
dal cuore alla penna
L'emozione provata...
Nel guardare estasiata
mamma e figlia
l'una di fronte all'altra
...loro due... sole...
Guancia contro guancia
un contatto di sensi
unione nel
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| Sily49 |
29/05/2013 10:33 | 2669 |
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Hai mai notato come piange il fiore
quando lo si strappa dallo suo stelo
ed il suo sangue come sia emorragia che fluisce dalle sue vene?
Suda gocce di rugiada
e, a poco a poco, si spegne
reclinando il capo corredato da sogni e speranze.
Nella
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Pennellate di luce
la notte mi porta
anche se l'alba
dorme ancora lassù.
I tuoi occhi ieri sera
splendevano in piazza
e splendevo pure io
a due passi da te.
Ora, nel sonno non sonno
vedo scendere dalle tue mani
luminosi fasci che
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 | Rivivo in me
la sofferenza antica
di quando nacqui.
Lo strappo
da quel ventre
acqua della mia acqua.
Femmina...
nelle manine
un segreto svelato.
Ritrovo nelle ferite aperte
il dolore del ventre
che non ha generato.
Femmina ancora,
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6650 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3271 al n° 3300.
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