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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 32546 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Vagando
nella notte
attendo chiari sospiri,
all'orizzonte
una vecchia città
si sveglia
emerge fresca,
brezza di vita
compagna di viaggio
senza sosta,
spruzzi di cielo
irradiano abissi,
raggi di sole
bruciano respiri
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La mia isola non ha confini,
fino all'estremo vorrei vogare
fin dove il mare si confonde
nell'unire l'amore all'orizzonte.
Remo in cerca di un vascello
verso la mia isola bella e vera,
terra che non ha muro e crollo
se l'approdo
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 | Persa in un alone opalescente
sparisce in sordina
l’immensa luna
e voli leggeri
come farfalle rosa
imbrogliano il cielo
tra precisi profili di nuvole
Vive nel cuore
un dolce turbamento
e l’odore dell’alba
mi fa alzare le
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 | Profilo di donna
ovattato di penombra,
raggio incerto
nello spiraglio dell'alba;
fremito d'acqua
luce liquida,
nebbia e fumo
sensazione che fugge.
Il tuo candido corpo,
chiaro come vela
profumo degli occhi;
il sole,
non più
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| Sono uomo
nato dal nulla
non appartengo neanche
a me stesso.
Sono uomo
pieno di niente
appartengo al mare
al cielo, al vento.
Sono uomo
dal destino scritto sulle mani
dai miei passi e dalle mie parole.
Sono uomo
con verità
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| Intrinseco volo,
metafora che stende il velo,
nell'impercettibile movimento di un semplice scatto,
il respiro e un'incondizionato atto.
Esiste per tutti il lasso di tempo
dove le albe svaniscono lasciando il posto ai tramonti,
la fervida luce
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 | La senti trascinare in fretta il giorno
con l’orologio a pezzi
e visto che nel cuore la disprezzi
si adatta a perlustrare dentro e intorno.
E’ come la tua luna
signora in gonna corta e occhiali scuri
a dissetare il petto dietro i muri
votata alla
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 | Cos'hai da dirmi
oh vita
dimmi cos'hai?
Se non la fiera mattutina
del sole che
come un gatto randagio
s'intrufola coi suoi colori
togliendomi di dosso
la ghiaccia luna.
E la melodia vibrante
nei discorsi canori dei gioiosi uccelli
mi
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 | Svanisce in pochi attimi
e non ricorda nulla
se non l’antico odore
lasciato nella culla
tra il latte in pieno ardore
dal petto della mamma
e il pianto ininterrotto
nel buio della sua fiamma.
Svanisci e poi ti perdi
tra i sassi
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Quando il giorno è andato
non mi resta
che raccogliere le spine
della mia corona di diamante
Ed asciugare le gocce
scese ad ascoltare la terra
che lentamente
si apre verso le ombre
Sembra una tempesta di luce
la tua voce lenta
stesa
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Strane creature i ricordi
a volte ti colpiscono a freddo
come palle di fuoco lanciate
da lontane catapulte mentali
altre ti feriscono alle spalle
come frecce avvelenate
si conficcano nel costato.
Altre ancora sono spine di rosa
che mentre fanno
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A piedi scalzi torno nel giardino di un ricordo
attendo quel tenero sguardo e le caldi mani dell'adorata Nonna
sui capelli sciolti nel vento di spensierati gesti da bambina
Bacio le sue parole come favole di miele
nel cuore tengo le sue rughe che
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 | Quest’aria così pesante
densa di forme strane
parla la stessa voce del vento
quando passa smarrendosi
nel cielo di notte.
Giusto il tempo
di un
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Un filo d’erba, oscilla al vento
tutto solo, come la lancetta dei minuti
e dovrei sentirla questa musica stanca
questo silenzio che mi sfugge
negli angoli bui della stanza,
troppo poco, troppo poco dura il giorno
e avrei tutte quelle cose da
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Non sono solo gocce
d'inchiostro queste parole
che intingo dalla mia penna
magica...
Ciò che esterno sono piccole
perle che dimorano nel mio
cuore colmo di emozioni e che
libro dallo scrigno dell'anima,
facendovi sognare in
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Dare un senso all'essere solo
ripiegando un cuore su se stesso
come un annoiato passatempo
Se non fosse mio
farebbe quasi
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Quando ti ho visto cadere
ho colto in principio timore
se mai avessi sbagliato
a porgerti storto il mio cuore.
Quando ti ho visto crollare
un vecchio mi ha chiesto le ore
ma il sole offuscava i minuti
e da altri è andato a pregare;
ho
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Eppure so che quest’anima
- se anche io non la tocco -
ha una sua estensione ...
Talvolta è simile ad un rio
che tra le pietre s’assottiglia
talvolta è un fiume in piena
Non potrebbe altrimenti sfiorarti
nel brivido di una carezza
né penetrare
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Navigo da troppo tempo,
alla deriva e nello sconforto.
Veleggio, alla ricerca della persona,
che un tempo ero.
Tocco con un remo, e remo per tornare indietro,
ma nulla m'è concesso.
Inesorabili passano tutti gli anni migliori,
mi restano
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Meno poco più di un fiore nei vasi
vivo
tra i margini di svolte incoscienti
nelle corsie di sensi unici sociali
dove come linfe ambrate trasudano
i servigi vantaggiosi d'una scelta
argomentando
il fallimento delle disperse genie
e i loro
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Invidio i tuoi occhi
la tua bocca, il tuo viso
invidio la facoltà che hai
di sopravvivermi
mentre io non so
di quale tristezza potrei morire
quando si spegne
la luce di una rosa
e petalo dopo petalo
cade l'esistenza al suolo
il suo
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Creature
dell’Eterna Felicità
sole e perdute
tra le maglie del Tempo
siamo.
Nel lento
e solitario trasmutar
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La mente svuotata
e 'l cupo ricordo
nel sottostante
smarrito volto
un deserto
d'oasi rinsecchite
il digrignar di denti
tra le dune pianti
e malcontenti
prosegue il tonfo
nella discesa pura
dove paura e sale
si mischiano
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Probabilmente l'ansia dell'incedere
mi cancellò i ricordi di un vissuto,
che non considerai come dovuto,
confuso dal contagio del non- credere.
Presenta vuoti assurdi l'intercedere
all'interlocutore opaco e muto
che nelle decisioni,
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Strano
non avere più parole da scrivere,
quando invece per le vie della mia mente
e del mio cuore si accavallano emozioni
che vogliono straripare tra queste pagine.
Strano
guardarsi intorno e ritrovarsi aggrappata
ad una effimera
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Vorrei scappare,
dal buco invisibile
che si apre nel tempo,
che fugge dalle urla dei giorni.
Scappare,
sul cavallo alato
in sconfinata libertà.
Galoppare attraverso le sfere
dei sogni,
dare un nuovo nome
alle mie parole,
scritte in
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Di
timidi sguardi
e prime carezze
vibrante quintessenza
del
fremito gentile delle foglie
al sospiro della sera
arcano
fondamento
delle risa
spensierate
sulla spiaggia assolata dell’infanzia
cristallino richiamo
misterioso
e
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qualcuno nei vicoli di Rimini
poco illuminata dalla luna
sta facendo a pezzi una poesia d'amore
scritta mill'anni or sono
quando lo struggimento e l'estasi
portavano il nome tuo,
a gran voce gridai tutta la rabbiosa rabbia
imprigionata
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Resta ferma lì, quella piccola
fragile, silenziosa speranza...
dietro l’angolo!
Tra la testa e il cuore.
Nei meandri di un giardino
che sprigiona colori e turbamenti...
a volte taciturna,
altre mi scruta e sorride.
Non sa ancora che
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Quel senso di pace
che non trovi da nessuna parte
riesce a farti ubriacare
un combattimento con la vita
che vorrebbe sempre averla vinta
non accetti simili imposizioni
non fa parte di te
un pensiero personale
che vuole solo rispetto
e non una
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Non sono verità le mie parole,
buone neppure per essere musicate,
sono abiti dismessi,
una linea di pensieri contorta,
un crespo nell'aria
che appena la scalfisce...
io sono qui a riempirti la tazza,
quando è vuota
e c'è
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Mavec |
02/07/2017 13:00| 611 |
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32546 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6091 al n° 6120.
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