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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 32546 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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 | Qualcosa -come un podalico parto
la partenza dall’arrivo.
Genova, devi vederla dall’alto
o dal mare, chiusa com’è
in una strettoia d’infinito-
corpo verticale abitativo.
La scopri salendo, ascetico
camminare spedito-
dal porto a un cielo
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| Adesso basta, non scrivo più!
Cancello ogni rigo
strappo tutte le poesie
i segreti, le idiozie
che per anni ho disseminato nella rete
strappo via questa pelle
che tante volte ho visto accapponare
in preda a ipnotici pianti
e che è
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Caldo pomeriggio
nel muto frastuono
di un deserto abitato.
Silenzio assordante
di un cuore in tumulto
nel vago ricordo di
memorie sepolte.
Miraggi saturi di speranze
fluttuano all'orizzonte
come vuoti contenitori.
Solo la certezza
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Noi siamo albe, tramonti, cieli arrossati, muri screpolati, andate e ritorni.
Siamo vento, zefiro.
Fiore che sboccia.
Zattera ancorata.
Uccelli con ali spezzate.
E alture e pianure.
Nomi. Noi siamo lettere sillabate al buio.
Ricordi. Neve che si
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 | Il mondo è scomodo
punge, graffia senza te
inevitabili gli agguati...
fiera come un'aquila
con le ali spiegate
dico il mio - si - alla vita.
Proseguo senza appoggi
per sostenermi, senza
uomini mutati in protesi,
indomita vado con passi
a
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| Non so più cos'è la poesia
se la rabbia, una preghiera
o questa lucida follia.
Ho perso amici
il filo del discorso
mentre rovisto appunti
in un cassetto semidistrutto.
Non so più cosa sono le parole
depongo la mia spada
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| Quando parlo.
Associo lettere e vocali,
sciolgo pensieri per essere uno di voi,
parlo poco, il necessario.
So bene che le parole volano via,
evaporano nell'aria,
e molto più ancora,
che i lemmi sono espressioni
dell’egoismo degli
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| Ambrati riflessi
scintillano
tra le cime degli alberi
dall’ombra
già avvolti.
Nell’aere d’attorno
s’effondono
misteriosi e lievi
come la sera
che lesta
rincorre i miei passi.
Sono qui
solo per me!
Dell’Anima Mundi
struggenti
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| Che guazzabuglio mamma mia
come farò a tirar fuori il meglio
soluzione non facile da gestire
non puoi dargliela vinta
il tuo carattere lo vieta
forza e coraggio
pescare nel pozzo di S. Patrizio
non può che risolvere il problema
ed allora
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| Irta e solitaria è la scogliera,
ripida e scoscesa al verso
e frastagliata al piano
che intorno disegna la costa
Prospiciente è il mare
cupo e tenebroso
ove sostano i velieri
come fiere sentinelle di ieri
Giù da basso al fondo
s’infrangono
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| Ricordi,
sei in trappola,
quando fu luce
ed ora stelle nascoste
dai potenti con lampioni a neon.
Ricordi,
sei in trappola,
quando la mia mano
tremava nella tua,
ed ora a tremare
sono le nostre verità.
Ricordi,
e fuori da questa
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| Il tempo brucia nella fornace del momento.
Vivo di piccoli passi,
non guardo mai indietro,
il sale brucerebbe i miei occhi.
L’avanti non è un traguardo.
Piace passeggiare nell'istante,
nascita prima di ogni tempo.
Non rivaleggio
con
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Poi,
quando scrivo mi dissolvo
come mille frammenti di luce.
Muto in pulviscolo
e sogno imperi di mare
e musici
che il vento accarezza.
Abito castelli di fresie
e un esercito di salici antichi
bisbiglia una ninna nanna
mai satura
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Questa sera
la luce ha un profumo!
Profumo
dell'infanzia che fu.
Aleggia
su di un refolo d'aria
vibra
tra chiaroscuri
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O dolce notte che coi tuoi silenzi
offri ristoro alle mie stanche membra,
gli occhi miei tu chiudi al rumor del mondo
ed apri il cuore agli incantati sogni.
Dormo tranquillo ché da te cullato
sono, al baluginar di bianca luna
e di cadenti stelle
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Non tutti i demoni provengono dallo stesso inferno.
Nascono, nella stessa Sperlonga, stretta e buia,
ma non parlano la stessa lingua.
Si incontrano in scatole chiuse e soffocanti,
in spiagge assolate,
in ritmi tribali.
Te li porti sulla
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Lo stringo tra le mani
lo giro e rigiro
l‘ascolto
nessun ticchettio
a segnare il tuo tempo
lo annuso
il ricordo di te mi avvolge
lo sento scorrere nelle vene
lento come quando scandiva le ore
trascorse a scrutare il silenzio.
Inutile
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Aveva cinque margheritine
strette nel pugno leggero,
morbido,
la bimba che veniva verso di me
mano nella mano
del nonno.
Passo incerto, sospinto
dalla luce del mattino
occhi saggi, di chi non sa.
Mi regalò
quattro margheritine
ad una ad
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 | Penzolo all’amo
Fermento di attese
mi sia l’abisso
d’oscure acque
o il grembo pece
della notte
- piovra carnosa -
su stagnanti voglie
Penzolo nel vuoto
ad angolo tra i fianchi
della nuda terra
in capovolti approdi...
gli occhi fermi su
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| Un giorno da depennare dal calendario quest’oggi
solo in pochi conoscono l’angoscia che attanaglia
perché ancora mi chiedo
non trovando risposta
.
era troppo il soffrire non compreso da gestire
ogni parola un calvario al quale ubbidire
soltanto
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| Non so per tutti gli altri, ma per me
più passa il tempo e più disposto sono
a perdonare i torti, ad esser buono
in quel tratto di vita che ancor c’è.
Si sente dire spesso che angioletti
sono i bambini, che l’età innocente
mai non li induce a ciò
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Questo prendere per mano i pensieri
come a convogliarli sotto la luce... serve
quando la luna nel cielo si nasconde
e non v’è traccia nell’aere di diademi
E’ nelle notti buie che un’idea muore
distratta dai tentacoli della
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Frammentaria- mente
intreccio destinazioni
con speranze corrose
ruggine di sogni
zoppe illusioni
in collisione
con il vano
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Ombre fuggenti, fuggevole è Notte,
inesistente è l'alba che tramonta.
L'illusïone ogni Sogno racconta
d'Anime inquiete, e perenni e corrotte.
Naufraga il cuore mio, naufragi a frotte
impazziscono, e mi annegano; e ammonta(
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Ho colto un fiore
in un arido campo
battuto dall’impetuoso vento
Lasciate
che il mio tormentato animo
vaghi
in quel campo
Il fiore è il tuo
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Non sono qui
come primo firmatario
e nemmeno per alzare al cielo
il mio trofeo
sono qui per affermare il mio si
per dirvi:
io sono qui, esisto
come esiste la parola
il gesto
l’immagine perfetta dell’aurora.
La pioggia ha cancellato
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Ogni quindici giorni qui vengo
figlio a trovare i miei cari
e il camposanto m'accoglie
paese che attende tutti
con mille case di morti.
Ormai avanti negli anni
molte persone conosco
che mi osservano in foto
in bianco e nero le vecchie
le
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Crinale è la mia mente
da cui spiccare il volo
con l’aquila sorella
planando controvento
pensieri con le ali
perduta in viaggi astrali
vagando senza
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Sciabordio di liquidi pensieri tormenta l’anima
(andirivieni che leviga gli spigoli d’ogni lacrima)
e nel tempo la fortifica dagli sbalzi d’umore
allenandola al silenzio - all’assenza di rumore,
lavanda d’intenti che si dissolvono
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Ho visto due sparute rondini
capriolare nell'indaco
non più arancio di questa sera
Le ho sentite solitarie
tristi senza garrire al cielo
nel loro giungere improvviso
E vecchie strofe rimaste appese
da una vita alla ricerca di
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Come incalliti
fumatori d’oppio
incapaci di distinguere
la veglia dal sogno
assorti
fissiamo
le vaporose volute di fumo
dei nostri
pensieri drogati.
Spaventati
dall’inevitabilità del risveglio
che spazzerà via
le nostre
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32546 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6271 al n° 6300.
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