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Le 5072 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Ho sempre capito di avere una vita difficile.
L’odio ed il disprezzo l’ho conosciuto molto presto.
E’ così che le colombe diventano corvi
e un cielo stellato, il coperchio di una bara.
Non c’è niente che scorre sui fili d’erba.
Niente da vedere.
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La Strega di Endor
respirava le ombre oscure
e sfiorava il buio
vicino alla terra dei morti
Per un anno dopo la notte
nei pressi della tomba
che aveva chiuso il respiro
al regno dell’Ade
Pronunciava trame nere
e fili di perla
tessuti dalla
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con l’avvicendarsi degli anni
si risvegliava in te il bambino
negli ultimi tempi
c’era sempre lei a rifarti
il letto a tagliarti la carne
il tuo angelo
premuroso
che non ti perdeva di vista un momento
eri un omone- bambinone
te ne sei andato
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Quella volta
ti eri rifiutata di uccidere le ombre
e la sera era arrivata
all’improvviso come un vento
Che non sa più trovare il mare
e si volge verso la terra
per sussurrare il suo dolore
ad altre ali
Quella notte
avevi risposato in
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Vissi con un violino bucato
chiedendo alla vita elemosine di baci
ma la vita mi diede colpi di tosse
e la tisi distrusse il desiderio dalle gambe.
Amai ogni menzogna
lasciva e brutale
amai come amor non si dona
e scesi a passi di lumaca
la
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Alberi secchi
vicino alle ragnatele
e una luna di fiele
velata dalla nebbia
Fili di seta
che avvolgono il cuore
è la notte che attende
il fiato del male
Qualche ombra
è rimasta ad aspettare
gli ultimi passi
di una stella cadente
Sogni di
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Posso fidarmi solo dei morti
e del vento freddo
che spira da questa terra
quando viene la sera
Posso sentire solo i lamenti
le voci degli antichi
che amarono le lame
e i riflessi di luna sulle foglie
Poi verrà il tempo del ricordo
e
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Stringe la gola
un brivido di morte...
Mi adagio su rovi di pensieri
dove il corpo si separa
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Lasciatemi narrare
delle ombre nella terra
di quella tomba dimenticata
nel bosco vecchio a tarda sera
Lasciatemi ricordare
il dolore delle fate antiche
e il sangue che scorreva
sul marmo prima della luna
Il buio ha giurato di coprire
per
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Quando noi alla sera
aspettavamo la luna
per non ritornare mai
a casa prima di notte
E giocavamo col vento
con il suo alito scuro
che accarezzava il cielo
fino al gelo del mattino
Quando poi all’alba
sentivamo poche stelle
sussurrare
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Semplice morte
inseguita tante volte
ed evitata
fra le pieghe del destino
Infelice sorte
simile ad un vento
nero prima di un temporale
con le nuvole del cielo
Vive di grigio
dopo la pioggia acida
appena caduta
a corrodere la
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Poi arriveranno le ombre
dense come il male
e con i riflessi scuri
di un respiro insano
Incideranno la pelle
e per il vento
parlerà la notte
avvolta dalle nubi nere
Poi svaniranno le lune
e resterai da solo
a pregare parole
disegnate su di
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Il segreto per tessere il buio
e non morire
è nella luce della luna
ai confini delle nuvole
In quelle notti di desolazione
quando ogni cosa
sembra poter finire
in un battito di ciglia
Il mistero della polvere d’oro
caduta dalle stelle
è nel
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Mi insegnasti il cuore
l’amaro sapore delle ombre
che svaniscono
al primo dolore del mattino
Il colore delle nuvole
appena sporcate dal vento
gelido dell’inverno
quando la pioggia tarda
A morire sulla terra
ancora secca vicino al fiume
con
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Quando sento il dolore
(sembrano aghi piantati nella pelle)
non ho coscienza
della mia possibile fine
Cerco di distrarmi
pensando a qualsiasi cosa
che mi riporti ai giorni
ed alle notti di luna e rimorso
Quando interrompo un sogno
sento il
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Ti aspettavo
quando scendeva la neve
e il colore del mondo
sembrava uno solo
Ti temevo
mentre il buio accarezzava
il nero della sera
e tremavi per il gelo
Fuori nessuno
credeva nei sogni
e le ombre crescevano
senza una terra
Ti
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Il sogno più oscuro
era qualche tipo di follia
che non capivo più
in questo tempo d’attesa
I contorni erano sfumati
e il cuore non sapeva
perché battere più veloce
mentre la luce nasceva
Le altre cose inutili
che restavano da
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Io nulla prima di venire al mondo
ero, son certo, e al nulla tornerò;
è inutile girare troppo in tondo:
è una questione chiara, e poi non so
penetrare di essa più nel fondo,
perché speranze, sogni, io non ho,
né mi va di passar, da vagabondo,
per
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Il mondo delle tenebre
inizia qui
oltre questa terra
ai margini del bosco
Il silenzio delle ombre
comincia qui
e per sempre ora
ricorderai le cose morte
Il saluto mai dato
quell’ultima sera
sul bordo della luna
e quel bacio
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 | Suonano a festa le campane
e s’apre la porta del firmamento
per accoglierti, o Sole,
vestita d’angelo.
Salendo hai misurato
l’abisso che oscilla dentro e fuori
e hai liberato l’arcobaleno dei colori
imprigionati dalla sofferenza.
Le stelle
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Vivrò di poche finestre
aperte verso sera
quando la luce arranca
un filo di pena
Vedrò vecchi fantasmi
pallidi come l’ombra
che nel ricordo
portano via ogni stella
Non avrò nulla
per cui combattere
tranne i mattini
con il loro vuoto
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Ho cercato l’illusione nel riflesso dei tuoi occhi
così a lungo che ho le retine macchiate di cinismo
e malgrado la purezza di un inverno sceso a fiocchi
vedo il manto della notte nel mio fulgido lirismo.
Ho provato ad annegare il tuo ricordo in un
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 | Rintocchi
arrivano passeggeri
come il vento,
ed il suo refolo raccoglie
l’ultimo fiato.
Incombe or il silenzio
come un oceano profondo,
ed il suo trasporto
è come l’onda.
Freddo l’inverno
attorno alla ragione,
solo il pensier
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 | Dalle creste più alte
e inaccessibili delle montagne,
ho visto spiegare
le sue maestose ali
in volo verso l’infinito
un’Aquila Reale...
Era la tua Anima bella
e silenziosa, che in mezzo
ad un coro di angeli,
raggiungeva finalmente
la sua pace
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Vivo per te nera Signora
e se capirò i mattini
senza più una luce
sarò pronto a seguirti
Sentirò il tuo fiato
gelido come l’inverno
ma non avrò paura
di camminare solo
Muoio per te oscura Fata
e se respirerò le notti
non avrò rimpianti
per
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Sul sentiero dei ricordi il mio corpo si trascina
dissetando le vestigia con il sangue caldo e scuro
e un sudario di corallo si distende sul futuro
come il tuffo di una fiamma dentro un lago di benzina.
Ogni battito legnoso dentro il petto mi
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Esco nel buio
e un tappeto di foglie morte
vibra sinfonie
sulla tetra trama delle ombre
Ghigno sull’asfalto
col mio cuore d’ebano rimango
a disperare
antiche solitudini e radici
Troppo distanti
per tessere le nuvole nel nulla
che rendono la
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Sei morta a novembre
mentre fuori la pioggia
ricamava gocce di luna
sulla terra assetata
Ti sei addormentata
nel buio dell’autunno
quella stagione breve
che cambia i colori
E spegne la gioia
dei frutti maturi
i germogli di nuvola
ricolmi
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 | Corpi alteri e premorti
parole blasfeme e stonate
da gorghi di voce inghiottiti
pronunciate e incastonate
tendono l’orecchio al vento
e albeggia un sole a cui mento
voci cariche d’ideali
suoni e appigli del cuore
dissolti poi come sali
melodia
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Piogge e lacrime grondano i cipressi:
i cieli ed i dolenti son gli stessi.
Pure cambiando secoli e stagioni,
anche usi, costumi e
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Appoggiato alla speranza,
bastone che sorregge
quando barriere il dolore infrange
colpi a cui toro
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5072 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1201 al n° 1230.
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