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Le 5072 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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 | Non esiste carezza
nella notte infinita
che riporti alla vita
una spenta bellezza
Non potranno mai canti
di sirene soliste
rievocare la triste
melodia dei sognanti
E domando confusa
a una stella lontana
dov'è ora la tana
che ha
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Le tombe degli altri
sono i miei pensieri abbandonati
le emozioni di ieri
che ho lasciato svanire nella terra
I miei segni innamorati
sono le pareti putride di questo sogno
che non condivido
con nessuno che sia di questo mondo
E mi
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Parli del gelo delle nuvole
ma non sai che il vento
non dimentica mai la notte
e il buio che riceve dalle ombre
Sussurri sulle mie paure
e il pianto delle stelle può far male
alle lune piene di ricordo
che brama il male del mio nero
Il
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Rieccomi galleggiare
in preda a chissà quale furore
mentale, galleggiare leggero
su di un manto di piume bianche
pure, immacolate.
Galleggiare riflettendo la maestosa
mia icona riflessa nello specchio
di questo stagno, sporco e puzzolente,
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E la Tempesta s'infuriava, e volle
lambire gli scogli del mare;
e la Tempesta s'infuriava e volle
baciàr la lontana montagna,
e che cosa ha sepolto la sua Furia?
Gli abissi dei sassi marini.
E che cosa ha sepolto la sua Furia?
L'ignoto
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C'erano poche possibilità
di sorprendere i corvi nel loro rifugio
fra le tegole e le nubi d'argento
che il cielo sembrava dimenticare
Tu cercavi di fare silenzio
per non disturbare i riflessi d'oro
dei loro lamenti tesi a cerchio
fra le
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 | Da bambino ricordo
talvolta qualcuno ci ammoniva di stare zitti
perché al terzo piano moriva un uomo
Silenzio allora facevamo
e volgevamo gli occhi alle finestre
nel segno di mestizia chiuse
"Ma dove se ne andrà adesso
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La notte tornerà tre volte
a sussurrare i suoi rintocchi neri
e il primo buio sarà una luna
gelida da far tremare il fiato
Poi verrà un profondo oblio
un silenzio che pochi ricorderanno
fra le danze di una morte lieve
velata
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Il sole tramonta e la porta aperta lascia alla luna,
che entra timida in questo giorno senza sale,
dove tante persone perderanno i loro pensieri.
La tua bianca luce entra dentro di me e si sofferma
accarezzando le mie mani un po' raggrinzite,
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 | Immobile,
come notturno
canto d’un grillo
è il silenzio.
Pendolo antico
detti il tempo
all’abbaiar dei cani
in
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Comprendo ora
i giorni senza un lamento
e la febbre dei tuoi passi
in un crescendo, senza amore
Il vento che non piangeva
gocce di metallo
per non ferire la coltre
del cielo nascosto alle nubi
Capisco bene
che la pioggia non
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Sto pensando a lei, a loro, agli altri.
Di tempo ne è passato, sono ancora qui,
ne passerà dell'altro, sarò ancora qui!
Dietro queste mura spinate, immerso in una grave monotonia.
Il tempo passa piano ma passa, niente
e
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Forse immaginavi già la morte
nei tuoi pensieri di ieri
ma io non l'ho mai saputo
e tu non scioglievi i tuoi passi per me
Non ti ho mai sentita piangere
e le lune che soffrivi
erano le tue compagne
dalle guance d'oro a tarda notte
I
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 | Lembi di vita ogni giorno
la nera morte strappa.
"Si muore un po' "
ogni istante e nel folle disegno
l'anima sobbalza.
Si sgretolano i profili
come statue di fragile porcellana;
la patina del tempo
il viso impolvera
scolora le
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Tornerò ogni tre lune
per sentire ancora il tuo respiro
e per celebrare i giorni
quasi fossero tramonti neri
Sarò il vento che soffia
dolcemente, senza far rumore
e non lascerò traccia
sui fiori che profumano la valle
Il
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Dolce morte bianca,
invoco la tua potenza,
attendo l’ assoluzione che tu sola mi puoi offrire.
Come foglia secca che cade dall’albero,
volerò tra candide nuvole.
Rimarrà il ricordo della mia esistenza,
ma sfumerà il dolore
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Come una morte
che trafigge il core
la vita divenne
un soffio
come la brezza
fresca che spira
da nord
così fu solitudine
che camminò accanto
fu come un battito
d'ali che fluttuando
dolcemente amplifica
le vibrazioni
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Vago ubriaco delle mie stesse lacrime
la luna ride tra le nebbie
stelle fredde e lontane osservano
un sentiero fatto di ghiaccio sotto i piedi
freddo come il mio cuore
e allo stesso tempo caldo
come il sangue che esce dalle ferite
Solo e lontano
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Ti toglierò il respiro
come gli amanti che uccidono
dopo una notte d'amore
nelle ultime follie delle loro lune
Il vento che soffia la morte
e il nero errore
che batte un rintocco
dopo l'altro nelle sere di vergogna
Taglierò i
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Povera stella,
forse brillavi solo per i ricordi
per quel cielo maledetto
e senza cuore che vagava intorno
Non avevi nuvole da regalare
né sogni oltre la pelle
che vendevi sulla strada
tra la luna e la prossima promessa
Durava un
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e adesso che non c'è
più niente di bello,
adesso che tutto scompare
davanti ai miei occhi,
-cosa mi rimane-
uno sguardo nel vuoto
alla ricerca del niente
una bussola impazzita
che devia
la mia strada maestra
lasciandomi
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Jimbo |
19/08/2015 20:30| 918 |
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 | In questo cimitero
tra ragni e gatti
fiori marci e disfatti
riposa in pace
il poeta senza amore.
Nessun fiore sulla sua tomba
solo terra e aghi di pino
nessuna croce
nemmeno un lumino.
Riposa in pace poeta contadino
che con me ha bevuto
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Il buio ha ritrovato i suoi passi
e gli sputi di rabbia
del demone del male
che ha disegnato questa valle
Le ombre hanno il loro deserto
ed io il mio mare di fiele
nel cuore
che lento batte il suo veleno
Ogni parola è
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da sempre colpisce
la segue e persiste
la vita funesta
dei suoi troppi pensieri
malata che cede
il suo posto occupato
s'affaccia al sipario
dispersa lassù
e i rami dell’albero
stesi a passeggiare
dentro la realtà
cominciarono
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Che hai tu, o Morte
ch’io debba aver di te
più timore che non della
vecchiezza?
Lo scivolar degli anni
con tutti i suoi fardelli
in ciò che ora sono,
e forse diverrò
Intravedendo guadi
ove tutto cessa,
debole dinanzi a
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Fermati per la notte,
or che il buio
ha spento il cielo tutto,
lacerato da lacrime di fuoco,
Perseidi del cielo d’agosto;
passione dei cieli
ci mena diritti all’oblio,
affinché si cheti
inquietudine,
irrequietezza,
moti dell’Anima di cui
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Non siano altri a scriver
del mio vissuto
e della morte mia,
giusto credo sia
risparmiar loro
fatica ed ogni nesso,
pertanto sia oggi io
a scriver di me stesso!
Ho sempre scherzato e riso,
non per essere al centro
dell'attenzione
ma per
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dicesti a tutti
la stessa paura
con troppe medaglie
saresti caduta
a bordo di un battello
di gente che cede
di gente che piange
una voce irreale
un cervello appassito
la vede, se ne va
questo è il suo gioco
di
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Spero che questo giorno
ti resti stampato in fronte
come un fiore alla deriva
sul fiume nero della sera
E che i prossimi respiri
siano solo una lenta rovina
che si porta via i mattini
in un soffio senza vento
Spero che in un momento
il tempo
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Invano
cupa e notturna
mi serri la gola
Morte
Ignorando
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Maestosità reale e coraggio senza uguali
erano la tua esistenza
ed il tuo esempio per loro
della vita l'essenza.
Dopo averti scovato, stanato e braccato,
ti bersaglió con un arco e le frecce
per farti la festa
nel nome di uno
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5072 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1891 al n° 1920.
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