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Le 5070 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Un velo s'adagia sugli occhi
tristezza pervade la chiesa
Silenzio e amore si spandono elevandosi
abbracciando l'anima.
Solo ricordi
per un Giusto che abbandona
per il lungo viaggio.
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La pace avete portato,
ma la vita Vi hanno strappato.
Di sangue intrisa,
piange la terra,
d'infinito strazio,
piangono i cuori.
Lo scorrer lento,
dei volti cari,
su tv e giornali.
Fino a quando?
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 | sei volata via piccolo angelo
quel mostro ha cercato di spezzare le tue ali
ma non puoi levare le ali ad un angelo
così magnifica come non mai
hai spiccato il volo
ora puoi sorridere
asciuga quelle sporche lacrime
e vola verso
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| parole miste a sangue
bisbiglia il vento
in questa notte cruda
ricamano dolore
gli ultimi bagliori
dell'illusoria attesa
ora silenzio,
cala un sudario di follia
sull'acerbo sogno
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| Colava sangue
sul bagnasciuga
verso il mare.
Lo prendeva
la bianca spuma
dai riccioli d'acqua
che vi si scioglievano.
In un attimo d'universo
rosso non fluiva più e,
d'intorno,
l'oceano grande
nemmeno s'accorse.
Un corpo
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| ci sarà cenere grattata dal fondo rosso
di un cuore d'alluminio
e scorrerà fango tra rive di fiumi asciutti
esploderà la luce bufera di sole
saranno scintille crepiterà la fiamma
fuoco acceso nella notte buia
e ci
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A te piccola luce spenta
in un pomeriggio d'agosto.
A te che sognavi mondi lontani,
montagne da scalare,
la tua vita da vivere
lontano dall'orrore .
Scappavi... così scrivevi
nella pagina del tuo diario.
Scappavi dall'ombra
malvagia
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la crudeltà di un vento cattivo
recide i piccoli fiori
strappando le tenere radici
con doloroso pianto
inaspettato vento
impedisce ogni difesa
colpendo a tradimento
tutto il campo
devasta la bellezza dei colori
spazzando via il
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 | Quanti sono i solchi
Che attanagliano quel cuore?
Persino l'infinito
Disperde nel dolore
I suoi preziosi oracoli
Non c'è preghiera
Che quel ginocchio sanguinante
Possa distoglier dal patir
Di questo mondo ripugnante...
L'asfissiante
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Scaglia dadi, il fato
con addii, privi d'avviso,
sbriciolando i sogni,
disseminando dolore,
schiaffeggiando cuori.
Non vi sarà più
né sole né luna,
ma, buio senza discorsi,
geremiadi di vento,
che distanziano
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I tuoi sogni rimasti sogni, piccolo angelo senza ali, da bestialità orrenda tarpate, all'innocente ingenuità celate, la vita ti ha rubato, chi protegger ti doveva. Grandi son le tue ali ora, da tutti libera, come tuo desìo, in
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Finisce così questa tua vita
come quando si spezza una canzone
lasciando un grande vuoto tra le note
un violino il cui arco
più non produce voce
Finisce mentre cadono le foglie
sembran lamenti di fanciulla
che il vento tiene
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Turan |
07/10/2010 21:01 | 647 |
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Che dolore latente
in questo giorno
inumano di tetra
follia,
il demonio uomo
calpesta le ali d'un angelo
e cosa rimane
in questa terra senza
Dio,
cosa rimane da fare,
da dire, pensare:
Riflettiamo...
Riflettiamo...
Mentre un soffio di
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Oggi il sole porge i suoi occhi
pieni di lacrime lava il tuo volto
per portarlo lontano sulla nuvola d'oro
che di grigio ha colorato il tuo orco
Si veste a lutto invece la luna
sbiadita stanotte al suo tempo
perduto fra un cielo sgomento
per la
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 | Fiere e spavalde passeggiano le ore
nei circuiti di mostre d'orologi
occhieggiano ammiccanti dai polsi
ponendosi austere da torri e campanili.
Altezzoso lo scheletro troneggia
fiero del suo agitar la cupa, tetra falce
bronzee campane echeggiano
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Tu un giorno morirai,
laida megera,
ed il tuo ventre
marcirà nel putridume
di una palude;
ma le tue orripilanti
ferite resteranno
nelle nostre infantili
memorie, stridule punte
confitte nel cuore.
Non le guarirà
uno sputo di
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 | Ho un cobra che mi attraversa il corpo
e silenzioso stringe.
Fa sentire il suo calore,
non posso respirare.
Lui prosegue il rituale
e non pensa a me.
Il dolce bacio del cobra
e della mia giovane morte.
Lo sento scivolare su di me
e mai
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Jimmi |
04/10/2010 10:02| 2431 |
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 | Dentro
le stanze
dei primi
vagiti,
nasce
la morte,
con la vita...
Compagna
per sempre
ci accompagna...
Amante
silente
ed eloquente
muta,
nel buio
più profondo
ci scruta...
Nel ventre
del tempo
si poggia
e dei
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| non esiste il tramonto
di un uomo, semmai, la fine
dall'ultima onda
lo stesso gioco -
ho dentro esperienze di morte
l'amore non basta -
al ritorno l'ospedale
non sarà più lo stesso
così, il mio amico chiese
il
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La notte aggrotterà la fronte
le stelle si spegneranno
la luna cadrà dal suo trono
i morti vivranno...
Nel cielo nero e livido
lune rosse
tutto sarà fuoco
ardore di fiamma
sulla pelle dell'animo... saranno
pensieri senza
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Morte che m'accompagni
dall'alba al tramonto
e m'abbracci insonne,
nella nera notte
mentre dormo,
cieca e sorda,
al tuo incedere lento,
nel sogno invaso
dalla tua musica,
come un rimorso,
come una mosca
che invano scaccio,
e che
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di te ritorna la colpa
aperta sugli occhi
a guardare
pupille che smorzano luce,
intermittenza di ombre e visioni
nere di paura
che ricalcano tratti di un muro
a volte giocose nel tempo
si lanciano allo sguardo
e si posano
su ciò che si
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Il cielo piange
mentre il cuore si fa scuro,
lacrime d'angeli
bagnano la fossa,
l'ultimo letto
accoglie le tue ossa,
sul legno non pregiato
cade la terra umida,
nascondere si vuole
l'eterna tua dimora,
in questo cimitero
si ode il mio
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Sei andato via,
così, prima del tempo
in una manciata d' istanti.
Altra acqua scorre ora
sotto lo stesso ponte,
senza più rimpianti.
Altro amore vive,
da tempo ormai,
per tornare a morire,
di prematura morte.
Una volta
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So cos'è la morte
per un secondo
ho percorso quella via,
nel calore di una luce di voci amiche
che si spense in un istante,
perché il momento non era il mio,
anche se il mio corpo disteso nel lettino
sembrava senza vita.
Potei
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 | Ne parlo spisso
ma surtanto cu 'o muro
sulitareo e marmoreo
'a risposta è silenzio.
Annascusa tu trase
scavalcann' 'e penzieri
e busciarda rispunne
se te cerco l'onore.
T' 'e rrubbato 'a passione
me rrimmasto l'amaro
nu
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Perdona tutte le sue colpe e
cancella in lei ogni traccia di umana fragilità.
Ha inizio il tragico esodo.
Vedevo tutti stretti l'uno contro l'altro.
Per la tua morte occhi lividi e scavati.
Perdona tutte le sue colpe e
cancella in lei
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Calde lacrime sulle mie guance, o padre, allorquando sussurrasti: è ora Catuzza, Ti accompagno per l'ultimo viaggio. Calde lacrime sulle mie guance, o madre, allorquando la dimora per sempre lasciasti. Calde lacrime sulle mie guance. Adesso.
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Era distesa sulla pietra di marmo
muta
come una morta
forse perché era morta.
Bella con quel candore cadaverico
da morta
molto morta.
Il suo fidanzato dai lunghi baffi
e la divisa meridionale
sciolto in pianto
in un verde
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 | E per sempre,
anche tu,
sei andata via...
nell'arco
di un solo
momento,
la tua forte
presenza,
sciolta nel vento...
Rode e trafigge,
quell'ultimo sorriso,
faro d'amore,
sul tuo stanco
viso...
E ora cerco...
cerco
sulla solitaria
leggi

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| Occhieggi, allungando le ombre
apparendo:
così scorti gl'incerti amanti,
così guidi i pavidi ansanti,
così disilludi gl'insonni sognanti.
Tu che influenzi i mari
tu che alteri gli umori
devi unire i gatti ai topi
e i lupi
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5070 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4171 al n° 4200.
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