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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Saette nere e guizzi di bianco
Sfrecciano
Tra coppi rossi
E il blu
Della finestra aperta
Al tepore della sera.
Garriti operosi e vivaci
Richiamano
Tetti grigi lontani
E rondini
Anche lì a cento
Su fili della luce
Per una partenza
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 | Piccoli papaveri
dal gambo lungo e flessuoso
sconfiggono le leggi d'architettura
Sorreggono corolle
intense d' espansi fiori
di primeggiata tinta rossa
Nati a macchie libere
tra le rive dei fossi
si mescolano
a bionde spighe di
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| a un biondo raggio appese ascendono faconde
gocciole rubiconde fuggite via dal mare
s'avvinghiano estasiate all'infuocato amante
vicino ma distante fino a evaporare!
e già son tra le braccia candide e ovattate
di nubi delicate bramose di
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Nella danza malinconica d'ottobre
ondeggiano i ricordi dell'estate
- di polvere e coralli,
e dei coni e l'orograno
trattengono sapori sfilacciati.
C'è un pensiero ambrato in ogni cosa,
un petalo di luce
che infiamma gli occhi
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 | Il cielo stanco di reggere le nuvole
apre il grembo come lo apre la partoriente,: " Chiove"
Fili sottili di acqua tagliano il tempo,
dissetano la terra.
Arida, attende!
Fitti e snelli, precipitosi, incessanti,
i fili di acqua si
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 | Pian piano
quel sentimento leggero
comincia a volare,
non importa quanto sia leggero il mare.
L'erba comincia a germogliare,
mentre lei,
lei inizia a migliorare.
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Primavera,
tra colori di seta,
nell'aria il polline volteggia,
tigli prendono vita
d'un verde splendente
sulle cime i fiori della rinascita
il ciclo che conclude
la fine della tristezza.
Ahimè quanto sei bella!
dolce visione e
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dorme il gigante
sulla montagna
beato, calma
la sua ira di
distruzione e morte
quando nell'aria
la cenere soffocante
di quel fuoco che incombe
su case ed uomini pietrificando.
Dorme il vesuvio
e noi gioiosi a guardare
la sua naturale
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C'è odor d'autunno
oggi nell'aria,
gialle chiome di betulle
fremono al vento.
Tra i rami quasi spogli
e foglie gialle e rosse
ormai consunte e logorate
si rintanan
cercando riparo
gli uccelli.
Grappoli d'uva
luccicano
tra rami e
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Aria leggera
Cinguettii affaccendati
Fili d'erba piegati
Da cristalli
Tributi della notte
Ornamenti effimeri
Che il sole ruberà
Leggera foschia
Impigliata
In lenzuola di fronde
Soffice muschio
Due funghi rossi...
Lusinghe
Da
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Sono nebbia
al mattino
lenta al sole
disciolgo il mio pianto.
Sono albero
carico di frutti
sui miei rami
l'usignolo intona
il melodioso canto.
Sono fiore
nel mio calice
i colori dell'arcobaleno
con magistrale estro
tramuto in incanto.
Sono
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Non è ancor giorno
e già sono all'opra.
Sono gli uccelli
che cinguettando
stan preparando
i loro nidi.
Dagli schiamazzi
Si può capire
Che saran pieni tra
poco tempo.
La primavera
appena iniziata,
i prati pieni
di
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Passeggio in una via centrale della città
osservo.
Misti odori giungono,
ricordo che è Aprile
annuso, come fossi un intenditore
sollevando pensiero
se polline contiene.
Un'aiuola non coltivata
in un piccolissimo lembo
sembra
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Piangono di gioia le viti
sotto i ciliegi in fiore,
mentre tiepida la brezza
ha per ogni petalo
leggera una caraezza.
Di là dell'incanto
sale una nuvola verde
abbracciata ad un colle
è di un verde nuovo
che ammirra l'azzurro
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 | Nuvole bianche,
dietro la collina,
ammantano, di fascino, il paese.
Dalla stradina,
tra alberi e tra case,
si diffonde, nell'aria,
un ululato;
gli risponde, in lontananza, l'eco;
un cane solo, abbaia forte al vento
e mette, l'animo, in
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| Par l'alba l'inbrunire,
colma di canti intensi,
d'uccelli un gran concerto,
alla moria dei venti
Sosta l'udito attento,
placa l'osservare,
ch'oltre il sentier del fiume non scorge il camminare
Nel lento interporsi, nell'umidor la
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Tintinnar di campanule
a festa
in sfarzoso
dipinto d' aiuole
violacciocche
e primule a iosa
spandono gioia
e fan mostra
di sé
Trilli gai elevan
fringuelli
rami adorni di boccioli
e gocciole
e con timidi
passi s'appresta
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| Vivì |
02/04/2011 13:47| 3692 |
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appariva la luna vestita di bianco
il cielo splendeva del suo abito lungo,
di seta cadeva appoggiata al suo fianco,
regina infinita di un pallido canto
cadeva il suo volto umido e congiunto
a quel blu infinito e distante dal giorno...
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Danzano note
allegre di passeri
dai becchi vivaci
sui muri scalcinati
sui balconi trasandati
di ruggine,
sui davanzali colorati
di geranio,
sui fili di panni
variopinti.
Danzano note
agitate di rondini
sui campanili disarmati
che
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 | E’ Primavera!
Annunciano timide primule e viole,
sparse qua e là
fra la tenera erbetta
di rugiada bagnata,
margherite allegre e giocose
gli fan compagnia
pronte a scoprire
chi ama e non ama.
Cinguetta l’aria
e con brezza leggera
la natura si
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| Piangono.
Piange il cielo per la perdita di una amica stella,
la più splendente, la più lucente, la più bella.
Piange.
Allieta una calda giornata d'estate con il suo dolore, col suo pianto.
Col ticchettio armonioso delle sue
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 | Scaldami
sole
in questo giorno.
Cercami,
nascosto tra le pieghe di questo muro invernale.
Lascia la stretta della tua mano,
e fa che l'inverno si ritiri
nella stanza della memoria.
Che la primavera inizi la sua marcia nuziale,
non permettendomi
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| Si posa
come velo di sposa
fredda, leggera
come una nube passeggera,
la bruma incantata.
Con mano gelata
accarezza ogni cosa,
fermando il tempo
come una posa.
Quella foto
il paesaggio ha incorniciato
e il mio cuore
di fronte a tanta
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| Distillato tutto.
Pozza di smeraldo
puro.
Sangue di frutto
liquefatto alla vita.
Profumato
di sole maturo
gioisci alla mano
dell'agricoltore
e di semplicità,
della mediterranea
terra sorgiva,
allieti la bocca
semplice.
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| Vispi e intrisi gli aridi sentieri
della luce d'un tramonto
ch'affianca il tramontar di giorni e mesi
son segnati dalla tempra del real sogno,
sotto il segno delle nubi e corvi neri.
E vedendo in questo smorto insieme
una fiamma
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Soffia amico! Soffia forte,
volan via le infruttescenze,
si librano tal paracadute
e scompaion all'orizzonte.
Nella storia contadina,
se tu cogli un piscialletto
e ci soffi con vigore
nella notte la farai nel letto.
Si dice anche
che
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 | Ti tuffi o luna
tra una nube e l'altra,
giochi a nascondino.
Sorniona,
civettuola,
occhieggi
tra chiaro e scuro.
Lo sento,
mi sei accanto,
sorella affettuosa,
nel mesto mio volto.
Illumini l'iride,
vuoi farmi serena.
Rotondo il tuo
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Sbucai un giorno attraverso la neve
ad una luce abbagliante, violenta
e per un breve infinito momento
al vento asciugai le mie fibre nuove.
Inclinai quindi lo stelo ricurvo
sul luccichio della neve che scioglie
fiocco per fiocco, e la terra
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Tace natura
ancora ammutolita,
dalle fauci del lungo freddo
e dal gelo inghiottita.
Ma già teneri fili verdi
vedo spuntar qua e là
a colorar la terra
ancor spoglia.
Soffia di tanto in tanto
un vento fresco e lieve,
già son
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Gran burrasca sul mare quel giorno
e sulla terra annegava il grano.
Rombi di tuoni, nubi arrotavano
scrosciava il vento, rabbioso, stridente
lanciava ululati
come cani alle catene.
E poi... il sereno. Il cielo brillava d'azzurro
e schegge perlate
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s'affretta il tempo
verso la notte buia
non ci sarà luce
ad indicar la via
sarà solo un attimo
che renderà eterno
quel dolore senza via di scampo
sarà nell'eco
che s'armerà il silenzio
di urla strazianti
di
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5791 al n° 5820.
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