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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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precipita il tempio del rosario
la disperazione muta di un triste tempo
alza un lamento
orizzonti cupi
ammantati dal cordoglio del disincanto
dilaniano le albe
macigni esistenziali
gravano sull'Anima
che rincorre il Cielo
di un dio
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Continua la saga
panico calamitato
attira senza requie
biondo o bruno
non fa differenza
sulle punte
balletti improvvisi
hanno la meglio
tintinnio
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Notte di tempesta,
anima in subbuglio
cuore palpitante.
se potessi avere la voce del vento
urlerei tra i monti e le colline
griderei alle onde del mare
volerei sospinta dal vento
raggiungerei luoghi lontani.
cavalcherei le onde
ti volerei
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Voglio sentire la mia pelle tra le mani,
riprendere il contatto con il corpo,
sentire l'aria, in tutti i miei contorni
oppure l'acqua, del calore giusto.
Voglio sentire l'odore delle cose
e vederne la luce, i colori e le forme,
fermarmi
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cenere d'un potere
distrutto di follia
sputo d'angosce
reiette di notti
piante di ultimi
rondini di
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 | La quercia è fatta
per resistere alle calamità.
Che ti succede uomo forte,
che fulmine
ha bruciato i tuoi sogni verdi?!
Anche la quercia
conosce la legge,
ma per un animale vegetariano
vivere nella giungla
è un vero
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La notte a cinque stelle
miete sulla tovaglia i sogni
del popolo ribelle,
transita un'aurora di passioni,
il tempo sulle meridiane
muove le ore
voglia di cambiamento
basta all'ingordigia del potere
a transizioni bieche.
Olezza il giardino
la
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Deflagra, un rimbombo scuote l'aria
è una miccia corta la causa,
sgretola i visi di creta
quel grido che spezza catene.
L'onda d'urto paurosa in cerchi si riproduce
una catena di anelli che congiunge respiri,
in alto porta i livelli di
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Nel solco del ricordo
L’anima si dimena:
pane rubato in gola
e desideri in fumo
negli occhi di un bambino.
Disincantato il vecchio
una lacrima asciuga
al sogno suo sbiadito
mentre in un mondo
dove giustizia affoga
nel cuore dei potenti
la
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Argini d’argilla dissolti e frantumati, in
pensieri emarginati, liberi finalmente
d’ esser sradicati.
Assolto a dar voce a dolori, costrizioni,
imposizioni senza senso.
Terra vuota, piena di detriti di melma
rivestita, foriera di
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Non mi lasciare
potrai volare via
e non tornare più.
C'è in giro sgomento
c'è in giro aria di tormento,
potrei non farcela
a tornare indietro, a mandare ancora giù.
Mi ribolle dentro
tutto ciò che è
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 | Delle idee
spesso sprona
il senso labile
La diretta avventura
di veloci navi prive
di scia
Il navigare assistito,
mano tesa mano - lungo
cordoli di schiuma
Io - siedo in terra,
sdraiato
ad un passo dalla folla
affondo solo
Tra
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| EnzoL |
26/02/2013 19:16 | 2051 |
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| Non v’è nessun coltello che uccida ipocrisia
rendendo la giustizia egual corte suprema
perché con le parole, la nostra borghesia,
non certo appoggia chi, la seggia a lei gli trema.
Allora cara gente con meco in capintesta.
terremotiam
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Il tempo resterà tetro
l'uomo invisibile, sfiancato e demotivato
ma la speranza del sereno
farà risorgere il nostro animo abbandonato
cercheremo da stacanovisti
nuove idee e nuove gioie
siamo noi la realtà, il futuro
siamo
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 | Scrivo per salvarmi
per scaldarmi il cuore
per rivendicare la mia diversità
perché in questo sporco mondo
essere se stessi fa paura.
Scrivo
perché i mei pensieri sono diversi
perché ho idee ed emozioni
perché
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 | Movimenti di nubi scure
Accumuli di idee ritorte
Come braccia d'ulivo
Il ventre S'affligge
di anatemi e spiragli
Da ora solo frollini di grano,
Che avversione
Il tè all'aroma di bergamotto
E nella stanza arde gomma di resina
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avrei bisogno di un paio d'ali per volare in alto
tra le scie del cielo e li liberare tutto il pianto ed il tormento, per farlo ritornare sulla terra o in mezzo al mare dove il ritmo primordiale di una natura viva
non finisce mai a differenza del
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Io non ricordo più
qual era il luogo in
cui mi rifugiavo e quale
il mio traguardo ambito.
Spesso mi sono trovata
in luoghi inaspettati e
vani, dove persi per
strada gli anni miei.
Entravo nell'inferno
senza accorgermene,
poco
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rinnegata dal silenzio
tradisco attese
appese a ventagli di promesse
-dismesse-
svitano il giorno
frasi bucate
malsana sete d'affondare
tra fiotti di porpora senza fine
o appesa ad aquiloni senza fili
-illusioni senza lumi-
o senza fiatare
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Ti ho voltato le spalle mondo
e mi sono regalata struggenti liriche
di traboccanti silenzi.
L'eco di un ricordo lontano
mi cerca per soffiarmi nell'anima,
ma
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 | Un lungometraggio
catapultato a metà,
frantumi e scaglie
di amori perduti,
emozioni tradite,
cocci e brandelli
d'abbagli,
e parole taciute.
Chilometri,
di strisce di celluloide annerita,
una fallata allucinazione.
Nuova
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Ti sei dato fuoco per protesta
ispirato ai sacri principi
dei monaci buddisti.
Il tuo sacrario è gelido
come il mio stato d’animo
e la neve che lo ricopre.
Sei morto a vent’anni
e il tuo gesto è rimasto sepolto
sotto lo sguardo
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Non si può iniziare un lavoro
quando nella mente saltellano ghirigori
che non lasciano scampo
un tuffo in quell’ingorgo
causa fibrillazione
handicap irrisolvibile sussulta senza posa
apprensione corrode
lacerando istanti
non serve
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Non resta che cadere,
spegnere tutto e dormire
finché tutto sia altrove.
O sorvolare questo mondo angusto,
polveroso e buio
smembrato
rattoppato e finto.
Ho visto alberi
non avere più linfa da piangere,
ho visto dal cielo ferito
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C'è chi l'amore è uno straccio lurido
col cartellino del prezzo ben visibile
che strizza e strizza
è un evento quando esce qualche goccia e poi
trista distribuzione - stitica
una sì tre no
una e mezzo
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Silhouette di novelle dottrine,
di malsane utopie
foggiate da uomini raffermi
in secolare ristagno
scialacquano acerbe speranze
di individui futuri
disertano deformati pensieri
di braccia inespresse.
Esistenze esaurite,
istanti dispersi per
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Grido, ma nessuno mi sente
rapine costanti, nella mia mente
far esplodere la mia rabbia
sgretolarmi in un mare di sabbia
Tu non mi rappresenti
seduto, fermo, nei parlamenti
ti arricchisci ed io stringo i denti
muoio di verità e di
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Rassegnata e stanca
raccolgo la sconfitta
e abbandono nel vento
chimere e sogni
rubati un giorno
al regno del tempo
e resto ferma tra i colori
del mio atteso tramonto,
lo sguardo al cielo
che mi ha tradito ancora
...dico addio alla mia
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Della luna ho i suoi umori...
stranianti
cespugli fitti allucinati
vorrei essere lassù
guardare i miei affanni
rimirarne gli argini
circoscriverne gli effetti...
luna
luna seriale
mai così uguale
alle mie facce da strapazzo
mosse
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Non son capace
non so poetare
non sono all'altezza
di maestri e studiosi
di abili commentatori
che si rispecchiano
nell'io ben pettinato e truccato
di sorrisi splendenti
di CINQUANTASEI denti.
Non son capace
non so poetare
son troppo
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 | Quell’edera sul muro prende forza
nella calce si sostengono i passi
e la banda del paese ormai ignora
il fulmine che muore, nel tuono che non udì
un tunnel di onde vagabonde
trama giochi nelle voci affilate dei versi
Accade
nei riflessi di
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2431 al n° 2460.
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