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paolo spaggiari
Le 34 poesie di paolo spaggiari
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Strana storia la nostra
da qualsiasi prospettiva
la si guardi:
antropologica, filosofica
voyerista
persino lessicale.
Abbiamo attraversato insieme
baby boom, neoliberismo,
pirateria informatica, sommosse
nordafricane.
Abbiamo sfiorato
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Sono ritornato questa sera
a ricordarti
dove la pietra antica digrada
sino al lago
sotto a un cielo sfinito
da intermittenti stelle consumate
dalla tristezza dei tuoi occhi.
Sono ritornato questa sera
come sempre
da millequattrocentosettantotto
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Mi sono fermato
a raccogliere rose in giardino
senza un motivo
non ho dove portarle.
Altre rose
ritornano alla mente
nel vaso bianco,
l'estate
impetuosa negli specchi
e noi
a rincorrerci inesausti
nelle stanze luminose
come se non dovesse
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Mi sono perso
dove meno mi aspettavo
non nell'accecante controcanto
di colori
dell'estate indiana
o nella profondità
vertiginosa del calendario
atzeco
e neppure
nell'inganno di specchi deformanti
lungo interminabili
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L'estenuante
corsa del tempo si è fermata
nel recinto
di rovine millenarie
dove tutto è immobile
nel sole
oltre i cancelli
si attenua verso il mare il grido
dei venditori di statuette
e acqua minerale
vecchie storie si
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Questa mattina
mi sono svegliato strano
il sole girava all'incontrario
e non mi riusciva
di mettere le scarpe
i colli di Modigliani
si erano accorciati e le parole
fluttuavano incoerenti
ho camminato controvento
contromano
controcorrente
sino
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Ti sto seguendo
sull'orlo della pioggia
nel volo basso
di rondini nervose
ma non ha senso
restare controvento
a respirare
il silenzio dell'ozono
si è già smarrita
la canzone dei tuoi occhi
troppo leggera
nel turbinoso
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Negli occhi solo polvere
e tristezza
l'unico amore
legato alla catena
incatramata
sempre una curva
a dividerti dai sogni
sempre una
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Quando partirò
avrò in tasca
solamente lo specchio dei ricordi
una foglia d'autunno
l'armonica
per ingannare il vento
avrò il profumo della notte
una pagina
bianca ed un pastello rosso
se dovessi incontrare
un campo di
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Ho sempre paura
a varcare il confine dei sogni
da solo
da quando ho smarrito il ricordo
dei tuoi occhi
è troppo lontano il mare
troppo veloci le rondini
per poterle seguire nel labirinto
di staccionate viola e campi
di papavero
non
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Non cercare
l'avventura nei miei occhi
non perderti nei cieli azzurri
delle mie favole
le mie parole sono
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Cerca la poesia:
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Invia un messaggio privato a paolo spaggiari.
Macché
ultimo tango a Parigi.
Passeggiavo in una tempera fauve
nell'esuberante luminosità plein- air
di lampade all'acetilene, saltimbanchi, birre
alla spina, crepes georgette e bonsoir monsieur
crepava l'avarizia
ad ogni
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Agorafobia
lancinante nella plasticità solare
degli aerodromi
pensarti
nell'immobilità senza tempo
di un'incisione rupestre
e restarmene
a cavallo del secolo
a distribuire biglietti omaggio
per un'ennesima
scalcinata
odissea
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Non fermare più
il tuo volo di gabbiano
sugli scogli aspri
della mia solitudine
lascia
che questo vento di costa
che è tornato a battere
questa sera
sulle acque basse
portandomi il sapore di nebbia
delle mie pianure
sia il solo
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Questa sera
vorrei che non fosse luna piena
non è tempo per vivere un'altra
chanson de geste
rincorrerti sul velluto delle strade
vorticose
sfiorarti nell'assenza di gravità
dei campanili
questa sera
vorrei che la civetta mi
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L'ora opaca è una sensazione
quando il mattino
è ancora giallo di fanali
le strade risalgono nervose
contorte
come nelle ossessioni di Van Gogh
le nebbie
sono lagune dove riflette
senza emozione
il rabbioso barocco delle
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Oltre la porta l'estate
ha l'opaca inconsistenza
delle cose lasciate
un'assenza di gravità
che a lente bracciate risalgo
nella deriva delle ore.
L'estate è una fuga
di muri accecanti e giardini
una sera svogliata
senza fiato a
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Rimane
dopo un addio la stanchezza
delle favole
un lungo sonno
il silenzio del ventilatore.
Rimane
la seta degli sguardi
una farfalla
la scatola dei sogni.
Rimane la penombra
di certi pomeriggi
una poesia, un calice
ed un
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Amor che nella mente mi sragiona
in apnea
di un bacio stroncagambe non dilazionabile
in dodici comode rate
Amore frangiflutti
a forza nove
nell'inerzia dei cogito ergo sum
Amore sedizioso
Amore profilattico
Amor crepuscolare
mi hai ammaliato
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Quando arrivano i ricordi
hanno il volo leggero
dei gabbiani verso sera.
Hanno il peso di una carezza
che lascio scivolare
rimane solamente un vuoto
di zucchero filato.
Non ho più fretta adesso, mi sdraio
ad ascoltare il mare
nella vita a
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34 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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