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Le 7982 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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 | Oltre la mano tesa
innumerevoli scarpe colorate
si muovono
frenetiche
in ogni direzione.
Ticchettio di tacchi
alti bassi
passi veloci
rumore assordante
di auto incolonnate
che avanzano a scatti
tra un verde e un rosso.
Alle spalle la
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Vetusta età non nasconde il tempo,
calata è la sera, giorni vissuti con felicità,
ombre alla finestra s’accostano su frugale pasto
una fioca luce di lampada a petrolio a illuminare.
La mano cerca la mano,
lo sguardo cerca lo
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 | Quando la faglia dorme tutto tace
e non si ode il rantolo del bisbiglio
tutti a capofitto nel solito ritornello,
non c'è ragione o battito di ciglio
è la solita vita che passa in vetrina
senza decisi perché sotto il
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S' inquieta il tempo,
dove l'ordine
è un paravento bianco
si ritrae in fretta,
pentito della polvere e del nevischio
sulla battaglia tinta dal terrore,
nell'immobilità troppo breve
troppo lunga, di un senno vago sull'ignoto.
La
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 | Orde di barbari
a passeggio sul sorriso
vergine d'un tempo
solcano il vento
in cerca della virtù perduta...
Al fato non rispondono che improperi
poiché stufi di osservar il ballo
comune dell'ignoranza
e tra insipide risposte
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| Assente la parola
abiura se stessa,
impronunciabile
il nero suono dell'orrore
Giace inerme il dolore
abbattuto tra banchi
e matite mai più colorate
annegate nel rosso
che víola occhi di neve
dove la neve non cade
barbarie
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 | La solita storia prende e vola
e tu che vivi l'attimo con gioia
ti senti uccel di bosco senza nota.
Non essere svilito e superficiale
ogni condimento ha bisogno di sale
per spinger il gusto a trionfare.
Grigia l'odierna sconsolata scena,
fra
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Braccia
inchiodate all’aria,
mostri in libertà.
L’ira scende dal cielo,
come ruscelli di
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Strafottente o inespressivo il volto
pieno del tutto che non dice niente
mi ha guardato con l'occhio stanco
nella pupilla era riflesso il tanto
un mondo intero
un universo vero...
mi sono spaventato
ero smarrito, andato
ed ho deciso che allo
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Buffi, buffoni
e gradienti di unicità
ricercata tra faglie
d'anima- le corde
intrecciano discese
verso ponti di baracca
dove l'uomo non ha mappe
per rintracciare accoliti.
Si potrebbe piangere cent'anni
e mai poi mai
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Non ha una forma umana,
emana richiami è una fontana,
spegne il vanto nell'animo
plasmando chi si rispecchia
Ha il calore del focolare,
del mondo ha il verde volto,
ci copre con un manto orlato
e sopra un letto di rugiada si
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 | Va il tempo lungo il suo binario
in questo suo schema un po' arruffato,
ove senso e misura perdono la nota
e quel vociar concitato prende la scena.
Diritti e ragioni non sono una chimera
e il senso di vita ha la sua sfaccettatura,
come l'ordine
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| Gente,
troppa gente.
Profumo di dolci, zucchero e vaniglia, nella strada,
sola strada,
sguardo fisso,
di chi conosce il gusto, sempre quello.
Amaro cacao impasta l’anima.
Corri, verso il paradiso da meritare,
corri,
non è così che
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Corre
di pari passo alla fragilità di questa terra
il nostro improvvisar la vita
un nudo risvolto
come a voler tornare indietro
sono perdite mai avvenute
i sogni
di quella libertà mai raggiunta
che ci ritrova schiavi
figli di una
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Turan |
06/12/2014 11:55| 345 |
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 | Nel mezzo del cammin
di nostra invidia
si ritrovò distratto
acute spine addosso
che la diritta trama
dall’occhio già bistratta
Con velenosi verbi
gli irti e acuti strali
scagliavano anatemi
a blaterar menzogne
senza toccar con
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 | Oggi che il mio tempo è simile alla candela
vorrei non aver saputo
che dietro quella porta si celava il lutto
dell'anima mia,
vorrei esser fuggita in quel convento di clausura,
dove i ricordi
vengono segregati al silenzio
e pregare come
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Giocolieri, ballerine,
ammaestratori senza frusta,
rivoluzionari alla moda,
comprano, vendono,
urlano:
Armiamoci e partite!
i poveri andranno in cielo
e lavoro a chi non si ribella.
Potere
e manganelli
raschiano la pelle agli operai.
Cantanti,
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 | Arida speme in zolle di sabbia
d’una terra senza Dio
Sotto un cielo di piombo
solo case diroccate
disperse in urla di terrore
Acre l’odor di morte
nei putridi gironi dell’inferno
in cui demoni spietati soggiogano gli inermi
a suon di
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Guardano il mondo che
li circonda con i loro
lucenti occhi che emanano
serenità e gioia di vivere.
Volti distesi, labbra sorridenti
cuori che di astio non si cibano
bontà a "cartiddrati".
Parole non dette ma
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 | Cercare certosini profumo di verità
lungo la traccia che insidiosa allunga,
mettere sempre il cuore oltre lo stagno
per non restare schiavi d'apparenza.
Non sia sempre il nemico, la scusante
della fretta sfilacciata ruggente,
le ragioni
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Ora tornerà la sera
ed in questo angolo buio
le ore fuggiranno
via con il mio deserto seno
Perché la notte fa male
e non ci sono lune, fuori
a consolare luce
sul bordo delle stelle morte
Ora tornerà il gelo
ed il fiato
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Fermati un attimo, sii Uomo!
In quel folle istante preciso prima di colpire vessato corpo,
prima di ferire inerme anima, prima di freddare Donna!
Fermati un attimo e guardala!
Occhi piangenti e sofferenti, scaccia dalla mente la pazzia,
cuore
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Ho letto di te, donna senza volto,
percorrendo le strade rumorose e distratte.
Un volto non hai per me, ma io ti immagino,
nascosta in una sigla
a difesa di una vita da altri violata,
con gli occhi attoniti addolorati e feriti.
Immagino il tuo volto
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 | Seduto in disparte,
mi assento
estraniato dal tempo che passa
scavalco orizzonti impossibili
oltre il varco abissale
che sconfina dalla realtà limitata
in cui circoscrivo lambiccati passi,
cado e mi rialzo da solo,
disegnando colorate
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 | Vento solo tu m'ascolti per pietà
masticando ragioni meglio di tanti
che quel postribolo di pianti in groppa
distribuisca a destra e a manca
colpendo giusto in testa
carovane sempre in festa
impantanate in paludi
travestite d'oasi
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 | Carnalmente lei conosce
e in profondo alcun, nel guscio;
si confidano e li ascolta,
però in pubblico la ignorano.
È di “vita” il suo mestiere...
che parecchio le ha insegnato;
con lei l’uomo è stato ingrato
e ha ragione a diffidare!
Più di
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| Si rimane abbarbicati
ad un sogno
da quando l’ incertezza
ha puntellato di sbarre
le finestre.
Nel tavolo imbandito
poche, amare pietanze
servite alla rinfusa
e un vaso colmo di pensieri
che il violinista di turno
non riesce a
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 | Vita piatta chiede il nonno,
senza grandi accadimenti;
dar non ama, o aver sostegni,
né che acun mulini intorno.
Curi il figlio chi in dovere
e l'anzian si lasci stare;
scimmiottar chi è genitore
ei non vuol, né lo
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Scalzo trascorri la matrice terra
testimone d'un vuoto cammino
di chi non trova il giusto errare.
Anima sofferta e lacerata
da giornate che pugnalano
da notti che offrono desolazione.
Pianto silenzioso di uomo mendicante
girasole che cerca
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Vestito pensiero
adorna la mia anima di beltà
oscura la prepotenza da questo
mondo di rinunce
spolverando la vita dalla miseria
piaga della nostra storia.
Spogli di natura
nel suo essere consueto
avanziamo incuranti
dei suoi
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 | Crepe di solitudine
devastano il giorno
tutto è spoglio, spente le
luci
si fan tutti da parte,
non sei nessuno
senza un soldo...
Soldi che fanno girare
il mondo,
la tua esistenza
non vale un'amicizia.
La disperazione non è bella
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7982 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2611 al n° 2640.
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