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Le 5829 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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 | Ancora col tuo amore mi sorridi
da questa croce magica assassina
con la tua fede figlia mia divina
a cancellare il sangue e i tanti gridi.
Ancora nel silenzio i miei dissidi
mi parlano dell’alba ormai vicina
col tuo chiarore dietro la
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E se la fede è il canto ispiratore
la gioia vincerà contro il dolore
e se sperando busso alle tue porte
non ci sarà paura della morte
e se l’amore è il tuo comandamento
la vita eterna è il mio risarcimento
e
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I farisei pensavano che, Erode,
perché potente, andasse in Paradiso;
ma, il Cielo, da Dio, altro stile ode;
là, ascende fino a adire al seggio assiso
sotto al bel Sire, chi i Suoi agnelli cura;
chi, quando 'ei vede, ha lagrime sul
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Quando apro gli occhi
e vedo ciò che vedi Tu,
e percepisco ciò che provi...
mi sento come una foglia,
trasportata dalle tue mani...
un piccolo chicco di grano
coltivato nel tuo cuore!
E tutto non pesa più.
Tra le tue parole,
tutto ha una
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 | L'anima mia è ferma
nessuna tomografia rende
finitura del concreto
dicitura linda e discreta
devota alla perfezione
nessuno potrà distogliere,
tutto appare e scompare
resta solo l'amore per te
che prende su di sè
i fardelli
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| Indissolubilmente
avvolte
l’una nell’altra
frementi
si dischiudono
al desiderio dell’anima.
Ardenti petali
di un unico
inesplicabile
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Accuso l’indottrinamento religioso
di condannare al caos e al dolore
attraverso la creazione dei divieti
con i sensi di colpa e frustrazione
Gli errori che fatali ne succedono
son però misera cosa al paragone
dei danni che la mente può
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I piedi trafitti
e le ginocchia dolenti,
al cielo le braccia
inchiodate e sanguinanti,
il Tuo sguardo:
ora la Padre, ora all'uomo
e Tu o Cristo Redentore
a dare a noi certezze e pace.
Domani sarà festa,
tutta la terra fiorirà
e
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Ho parlato ad un Dio
che ha velato il perdono
e dall'alto pensare
si è calato nel ruolo
di un benevolo Lui
senza toga ne leggi
che una lacrime sempre
o quantomeno il conforto...
chi mi giudica male
sofferenza io porgo
e non curo il
leggi

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Datemi un giorno nel calendario
senza Santi e senza Beati,
un giorno senza "padrinii”
che inviano i “pizzetti” a Lui.
Non mi serve questa fede
di chi divide le responsabilità
con un nome sul calendario
come la mezzadria del
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Lascia che io rinasca
dalla luce, mia luce
dall'oscurità riesca
nel cammino di pace.
Rampicate colli d'io, sentieri
percorsi anfratti, di vene in terra
torba, la fine che tocco è polvere
rinasce l'anima scalza, nudi i piedi.
E
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Di una mano stigmatizzata un benefico portento,
di una zampettina strutturale di un animaluccio, la natura.
E in codesta, Divina festa ove ogni volta sto nel primaverile sgomento;
non domerò mai l'Illustrissimo Dio nel proprio, caldo
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Hanno visto un'ombra
nel giardino di Dio
hanno visto un'ombra
e quell'ombra ero io
Dal giardino quel giorno
sono stato cacciato
accusato di averti
indotto al peccato
Hanno detto che io
vivo nella menzogna
che di quello che sono
non ne
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Fulcro d'amor nel volto tuo traspare,
intensa passione a giunger fin il cuore...
Sul volto addolorato giunge fiero il tuo perdono,
gloriosi sospiri a divenir preghiera.
Amatevi Figli miei!
Unitevi nel bene e nel male!
Siate tolleranti e benevoli
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Appare in cielo, di celeste manto;
è ancella a superiora e al Sir di siri;
il Dio dei dèi lei onora, e, tu, lei miri
qual gloria a Lui, Signor di ciascun santo;
ella è inviata al pio fedele accanto,
qual grazia del Dio a lei,
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Rivolgo a Te lo sguardo
anche stanotte,
non è una preghiera,
non è una richiesta,
so già che tutto muta...
so già che ora tutto tace.
Ascolto il vento bisbigliarmi parole
e scruto le stelle
che si fondono con i miei pensieri.
Gli altri
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Nel giorno che han voluto
zittire la tua voce
mettendoti come tributo
inchiodato a quella croce
qualcuno abbassò lo sguardo
qualcun'altro ha riso
chi si credeva santo
non è certo in Paradiso
Solo tua madre ha pianto
di sincero
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Tu...
sei la porta che varca il limite,
il miracolo del Possibile.
Sei lo Spirito intelligente
che fluisce oltre lo spazio
e fuori dal tempo.
Il fiume della vita
scorre e trabocca,
producendo ombre
che si dissolvono
nella luce.
Presenza-
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 | Di piombo il cielo
piange lacrime
senza sosta.
Non c’è luce all’orizzonte
solo l’eco di stragi
a ferirmi le orecchie
in un’estate troppo rovente.
Naufraga nella tempesta
non conosco perdono
né posso scagliare pietre.
Gocce di
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| amare è fatica
caduta delle braccia
ma dal peso
mortale un cielo ci nasce
strappa dunque
il velario volgi lo
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| A che serve la ragione
che mi ha dato
colui che ha firmato
il bellissimo Creato
se poi il dubbio
resta arcano
e nessuno è qui,
per tendermi la mano
Nulla si crea
né nulla si distrugge
è il mantra che mi strugge
non
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| Vento
vento che mi sospiri nell'anima
e mi sospingi
al di là:
dei gesti usuali
dei giorni grevi.
Come d'istinto
atteggio le braccia al volo
mentre
un'esultanza selvaggia
scompiglia
i miei pensieri.
Fino al limite
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 | Nel cuore di
questa comunità nasce con
gioia questo nostro pensiero,
avere sempre la presenza della
Santa Gloriosa Madre
del Divino.
Con quella
tenerezza di Madre e con un
profumo puro e soave, si innalza
gioiosa con dolcezza ovunque,
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Luce
che squarcia il silenzio.
Voci
che coprono il buio.
Immenso
abbraccio di madre.
Luce
che squarcia la
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Ecco madonna, uscita dall'ovile
ch'ella ha ordinato, in diva pulizia;
fulge in mantello azzurro per la scia
di luce, che ora brilla in lei, umìle.
Celeste in capo, verecondo 'l stile,
il velo copre chioma tutta; pia
china e dimessa,
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Ghiaccio,
ruvido ghiaccio che taglia,
scivolo su piani inclinati,
incurante di un centro imprevedibile,
lento in accelerazione,
anima compressa al salto nel blu.
Scorrono volti su pareti deformi,
mostri che si sciolgono
al palmo della
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La ricerca costante,
assiduo domandare
fonte d'inestinguibil ispirazione
in te soltanto si acquieta.
Mia risorsa,
nerboruto ramo
dell'albero sapiente
che mi percuote.
Frusta indomabile,
allena la mente
all'esercizio della fatica,
ripiega
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Una scelta di libertà nell’arbitrio,
poi il buio,
la caduta infinita nel mondo finito,
la materia che toglie respiro,
leggerezza perduta nel peso dell’atomo.
Melancolia a meditare
su un grimorio di numeri,
il volo spezzato
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 | In quella chiesetta abbandonata
nella penombra avvolta e silenziosa
una Madonna in marmo tutto rosa
sembrava pregare inginocchiata.
I suoi occhi azzurri come il cielo
le sue mani congiunte sopra il petto
nell'ombra parea cambiar aspetto
e
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| Ti preoccupi per il vestito? e
per l’oro nei
forzieri dove urlerà
la ruggine?
La so quella certa
malattia contagiosa
serpeggiarti nel sangue
guarda i gigli
del campo - Lui dice
e
ti senti come chiuso
all’angolo
Lui: ti fidi?
Mai
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C'è sempre il solito fruscio del fiume
vicino alla panchina, sotto l'ombra del lampione
dove ti vieni a seder con me da mille sere
o forse, da un milione.
Ed ogni volta mi domandi se son stanco
e se ho voglia di parlare perché ti
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5829 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1351 al n° 1380.
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