Della Giudea Erode è imperante
e molti hanno subito intemperanza,
niuno presso lui tiene speranza
che per alcunché mai impenitente.
Al Re dei re non genuflette reverente
e non conosce, cosi, somma potenza
decreta, invece, a nome di
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Ascoltami...è un grido
ma appena udibile
fra la testa
e lo zampillo seguente
del pensiero
Poi scende,
la supplica
-inabissandosi-
nella corrente amaranto
e arrossa di desiderio
la voce annichilita
Vermigli
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Tutto di bianco intorno è ricoperto
e ancor la neve cala volteggiando
mentre leggero, il vento sibilando
vola la neve nell'andare incerto.
Con l'ansia in petto, passo svelto e certo,
di porta in porta Giuseppe va bussando
ed un lettuccio
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Viaggiano nell'etere
senza emozioni
puri spiriti
oscillanti vibrazioni.
Fermi ed immobili
al centro del gioco
i corpi si nutrono
di sangue e di fuoco.
All'incrocio del mondo di nebbia
Spirito e Corpo diventano Uno
Anima ed Emozione legati nel
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E' musica che sale
volando
portata dal vento
quest'arpa che vibra dentro un respiro d'amore
La senti?
Lascia i vestiti scomposti alla terra
e i geroglifici della mente
leggera torna al mittente
Sono mostri le ombre sui muri
Negli occhi di
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Tu chiudi quella porta
silenziose le ali spiegate
scendi i gradini le luci sante
e l'oscurità che porti, segue la traccia
suonando con limpide note
fin sull'inginocchiatoio del confessionale
e sottili viticci risalgono le tue gambe
ti
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Cheta tuo pianto, Maria, io son risorto,
ma asceso ancora non sono in Casa
augusta ed or, che tu di tanto persuasa,
dona di tuo sapere agli altri apporto.
Corre la Santa Vergine ver l'orto,
ma di brillanza pura Figura invasa,
con faccia di
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Pinkfloydeggiando qua e, soprattutto, là
sorvolo le mie tante latenze,
oscuro insormontabile,
woland d'occasione
perifrasi incipiente
nano dai tanti volti
ma da due sole mani
del delirio e delle pene...
si, frequente cammino sull'acque
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Nella terra
s'è aperto uno squarcio,
la voragine
che inghiotte il reflusso.
Uomini e donne affacciate
in quel pozzo
attendono l'esito nauseante
di chi si adopera
a trafiggere il mendicante.
Alcuni mortali
ad innalzar la croce
portano
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 | Santa,
che di terra tu sei ebbra,
santa,
di immacolati piedi
vuoi cibar l'orme tue,
santa,
di candide emozioni
inondi piena
la mia mente.
Tu,
che un dì desti in luce
il figlio tuo,
che Signore nostro
Lui si fece,
tu,
che di
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| Nera, fosca, appiccicosa tenebra,
che avvolge e annulla tutto lo scibile,
appagamento di fatica, NOTTE.
Mille punti di luce occhieggian nel cielo,
fan da corona alla sciabola lucente, son
occhi d'angelo, che seguono curiosi
la frenetica farsa
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Scende dal ciel
come nuvola
L'Amor che sovrano
domina.
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Luce soffusa
irradia
Tenebra fitta
mormora.
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Oh Santo Spirito inonda il mio cuor
Flutti festosi sempre ognor.
*
Ecco il tepor
Dolce musica
Vita potente
È
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T'affacci, al mattino, e splendi bella
Aurora* ma al Sole, ** tosto, il posto
cedi e come la mattutina Stella
ti ritrai e aita porti a chi ha posto
speranza, amore in Te, dolce Beata.
Niuno, giammai, alla prece lasci deluso,
a ognuno mostri
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Per incontrarTi
quando mi chiamerai,
perché lo so verrà
quell'agognato giorno,
vorrei essere:
vento impetuoso,
mare in tempesta,
sole accecante,
luna abbagliante,
fiore profumato,
carezza dolce,
sera illuminata,
giorno
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a te vengo amico mio
immagine del CRISTO
al tuo letto di croce mi accosto
con sgomento scorgo
le tue piaghe
come PILATO in te
non trovo colpe
il tuo affrontare il calvario cura
e lacera il mio spirito
invoco per te il PADRE:
accogli il suo
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Con acqua e saliva
mescolo ocra con sangue di canguro
riempio la bocca
spruzzo su roccia il mio segno
su corteccia di eucalipto
il dono per te
sulla sabbia rinnovo il tuo volto
al calar del giorno
preparo il fuoco con foglie profumate
ti
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Una semplice linea d'orizzonte mi contiene
anche un rumore di foglie in un cielo di carta anche
un'ora di archi rampanti e lesene con sandali al collo e preghiere di rame
A vederla la gente nella navata sembra compatta, scabra, essenziale,
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 | Ancora fanciulla estroversa
nel suo pensare,
voglia di amare il prossimo
e non sbagliare.
Glorioso è l'orgoglio
di questa umile Signora,
non ha pensato
il ridire dalla gente ma
all'Angelo che la consola.
Soave è la
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| La farfalla plana sulla foglia,
la rana si tuffa nel concentrico,
i flessori richiedono sforzi agli sforzi,
aggiungono dolori alla pena
e richiedono anni di rosari e ritiri.
Mi consolo col prato verde
al centro della carreggiata,
lo percorro
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| E se quando prono,
sarò davanti alla Luce,
come viandante in cerca
di una meta,
mi accorgessi che:
non so donde son partito,
il mio punto fermo
è scomparso,
la mia polare salvifica
è sbiadita,
il legame strettissimo
si
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| Rombi di tuono
selvaggio è il desiderio
di onnipotenza
mentre corri veloce
senza bandiera sulle strade assolate
fra i Canyon
I miei occhi catturano
il tuo urlo feroce
come una fiera offesa
Il senso di libertà
afferra il
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| Grazie (poesia dedicata a Gesù)
ho levato gli occhi al cielo per scoprire la tua grandezza,
ma non ho visto nulla...
le vette più alte, si colorano di rosa
nascondendo il sole, portano l'ombra dove la fatica è sudore
ho
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 | Al di là dell'infinito a noi noto
ove ai nostri occhi è nascosto il vedere,
là, oltre la barriera del tempo e della dimensione,
vi è il mondo del formarsi delle cose.
In questo angolo dell'universo
dove la vita ha avuto
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| Perché cercate, donne, in funereo loco
Chi da morte suscitato è tra i viventi?
Ricordo più non hanno vostre menti
quanto predisse con parol di foco?
Lo parlar Suo tenea valore univoco
quando preannuciava avvenimenti
ma
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| Non un cenno di requie
nel nostro tetro mondo
dove, ci sembra, tace
quel Verbo che, secondo
gli antichi scritti, audace
nemico del profondo
male che insidia l'uomo,
doveva a questo, in pace,
fornire dal Suo duomo,
con sacrificio
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| quanto ti amo Padre
eccelso
proteggi i sogni
dei tuoi figli
dove c'è buio
nei nostri pensieri
Tu sei luce
che porta sollievo
l'anima ha bisogno
della tua bontà
e che sia Natale
ogni istante
doni dal cielo
consolano
rami
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Cammina tra le lacrime
falciando ogni attimo
con il respiro del tempo
nel suo amaro, silenzio.
Dal sangue cacciato
ha perso la battaglia
ora, anima dannata,
saturo, di becera follia.
Si specchio nel dolore
il fuoco eterno lo
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Librarsi nell'aria sino a spegnere
il frastuono del tempo.
Aprire l'io alla ricerca della gemma di vita,
offrendo il corpo alla disgregazione
di molecole d'energia.
Fondersi con gocce di rugiada per poter
grondare sul mondo
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Corre lo buon Giuseppe da Pilato
ad implorare la divina Spoglia
che inumarla in sicur loco ha voglia
e astergerla del coagulo Sangue beato.
In pregiato telo di candido lino filato,
poi che da pesante croce Corpo spoglia
l'avvolge, e con pie donne
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 | Illuminami, Dio,
dammi la mano:
fammi guardare
coi tuoi occhi chiari,
con la tua bocca
proferir parola,
ed ascoltare,
con i tuoi orecchi,
il mondo.
Con le tue mani
accarezzare un fiore,
con il tuo cuore,
dispensare amore.
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| E tutt'intorno annerisce, è scuro
mentre assordante boato scote la terra
qual più mille cannon tonanti in guerra
e squarcio corre per lo cielo oscuro.
In croce al posto di essere spergiuro
Colui che affossar pote mondo
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