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Daniela Mazzotta
Le 97 poesie di Daniela Mazzotta
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Mantelli neri vellutati
sfuggono
come ombre
nelle candide notti di luna piena
Impercettibili movenze spettrali
cavalcano destrieri
sui sentieri solitari
di boschi magici
Rane gracidano
in piccole paludi
e sagome si
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Lacrime di Sole
sgorgano
come perle
dalle fessure dorate
di un sontuoso palazzo
Dietro ricami arabeschi
di piccoli
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Rosso sangue
tinge
il libro rilegato d'oro
Pagine rivestite
di luce d'avorio
narrano
Amore e Morte
Tutto ebbe inizio
in quel di Verona
Galeotto
fu un ballo
Un incontro di sguardi
due visi mascherati
due giovani
e due casati
divisi
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Le sue dita lunghe
scivolano
armoniose
sui tasti d'avorio e d'onice
dell'elegante pianoforte
Divina
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Tribale danza
s'impossessa
del corpo
della nera donna veggente
Tamburi selvaggi
sollevano i suoi piedi callosi
nell'aria afosa
Fasciata ai lombi
dalla pelle
di un'animale selvatico
Ha le gambe
di una forte e giovane
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Non mi appartiene il vento
Se corro nella direzione opposta
La sua energia mi consentirebbe di volare
In alto sul mare.
Non ti sento fremito che mi porta via
Come una stella cadente e la sua SCIA.
Fugace il respiro implora
Che piano la notte si
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Il silente signore
ricama tappeti di ghiaccio
e i sogni non riposano
volano con le ali di farfalle fluorescenti
La luna si veste di nebbia
e le stelle brillano
di luce invernale
Ancelle di fuoco
sentinelle che catturano
brividi di freddo
In
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Vesti il sangue
che ti appartiene di dorate vesti immacolate
Io sono parte di un corpo che di spirito
e carne
si imbelletta
Cammino fra gli sguardi di un pubblico che osserva
seduto in prima fila
Ma quando cala il sipario ogni rumore si
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Lacrima scendi
purifica le mie mani
ferma la tua corsa
prima di piombare
giù nell'abisso
Accarezza le ferite dell'anima
sciogli i nodi
del vento impetuoso
che solleva la terra
che mi sorregge
Non dimenticare che nasci dalla
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La notte conserva sibili di foglie
che il vento culla
con le note del silenzio
Fuggono i sogni
nel tepore di luci sonnambule
e catturano il lieve respiro dell'aria
Batter d'ali
nei ricordi
emanano soporiferi veleni
e gocce cristalline
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le tue braccia tese
attendono
la mia resa
Scappare è il mio mestiere
i miei piedi non riescono a stare fermi
mai in nessun posto
perché fermarsi è come morire
Mi manca il respiro
il mio respiro
inferocito
scalpita come
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Aiutami
perché se vuoi il mio sostegno
devi appartenere
al mio labirinto
Sostieni lo sguardo
e incanta il serpente
che sinuoso si mostra
e fiero abbandona il cesto
Sconvolgi l'ordine caotico delle carte
e crea l'armonia
leggi
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Rombi di tuono
selvaggio è il desiderio
di onnipotenza
mentre corri veloce
senza bandiera sulle strade assolate
fra i Canyon
I miei occhi catturano
il tuo urlo feroce
come una fiera offesa
Il senso di libertà
afferra il
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il dolore cuce
con le sue nobili mani di sarto
le ferite
che non vuole cicatrizzare
le dita sapienti
non dimenticano fessure
Atroce è il gesto
Nulla può dileguar
nemmeno il sangue può rinnovar
il suo flutto
Il respiro
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un velo
leggero
attraversa il labirinto
che i miei occhi proiettano nel cielo
Rovi e fiori
ali di farfalle variopinte disegnano il muro
che divide i sentieri fluttuanti
Il vuoto che inalano le mie narici
non può colmare
il mio volo
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Proteggi il tuo viso
così freddo
con la potenza del tuo sguardo
che incanta l'aria
e libera i sogni
sfuggir dal potente veleno
di quei caldi riflessi del sole
che si specchiano indifesi nei tuoi occhi
Tutto si perde
e cado
come
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Nel silenzio ti cerco
senno mio
quanti errori commessi
e quanti sfregi e pugnalate
sulla carne
fino a raschiare l'anima
Tutto si risolve
tutto può cambiare
ma come pesa il presente
come una valigia carica
prima della partenza
Il
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la sabbia scorre nell'ampolla
il vetro riflette un flusso vivo
d'ambra rivestito
Una dolce melodia danza libera
senza toccare
sfiora le fibre dello spirito
culla le vibrazioni
sulla pelle
Riscalda il sangue ...
Le mani calde
sprigionano
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ti sorreggo
con le dita del vento
la carrozza taglia la nebbia
che si ricompatta
come un sipario
alla fine del primo atto
fra i capelli un sussurro
un lascia passare
per dimenticare un fuoco
una passione
Ritornare a camminare senza
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sfugge come sabbia
scivola come acqua
vola come il vento
sfuma come nuvola
il pensiero
che struggente
stridente
esplode
Scintille vagano
e il fuoco danza
Lo spirito dell'acqua
lo accarezza
Ma lui si dimena
Fermare non può
la sua
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97 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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