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♦ Umberto Guido Franceschi | |
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Le 5801 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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Chi intinge
con Te
nel piatto il pane
Signore,
chi ti lava i piedi
a toglier la polvere
dai tuoi calzari,
sono forse io a lavarne
le sacre carni,
peccatore indegno
di entrare
nel Regno dei Cieli?
Sarò forse io
a tradirti ogni
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Eterni momenti
si possono
già trascorrere
su questa terra
Se lo sguardo
si posa sulla bellezza
del creato e
subito ci si avvede
che l'uomo
è l'opera più eccelsa.
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Oggi ho visto cristo in croce
con quel berretto bianco
quel viso lacerato...
gli occhi ardenti,
furenti.
Hai provato a parlare...
tentato...
ma la voce non usciva,
la gola serrata...
volevi afferrare le parole
con le mani,
porgerle al mondo
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Creasti a noi il Regno
Per darci la Pace
Facesti anche il legno
Per scoprire la brace.
Ma ti bastò essere grembo
Per far tremare un impero
Quando Erode di bimbi
Fece un gran cimitero
Cresciuto in silenzio
nessun gioco bambino
per il
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Cla |
20/04/2011 21:26| 886 |
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Quante volte sei morto o Dio
Quante volte t'abbiamo condannato!
.
Striduli insulti
dalle nostre bocche
t'hanno ripetutamente offeso
amareggiato
.
Quante volte sei morto o Dio
.
Hai preferito perire
invece di annientarci
.
Hai scelto di
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Triste |
20/04/2011 17:20 | 1198 |
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Dolor perpetuo che l'umana stirpe
imperituro affligge; e sempre pecca
contra il favor del Nume! Alma secca
che vide il Cielo sul Golgota perir!
Sempiterna macchia, stampo infocato
in sulla rea fronte dell'assassino...
sigillo orrendo che l'esser
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Investire su se' stessi
la sola strada.
Apprendere a riconoscere
i sottili segnali
che il corpo,
strumento sensibile e primordiale
disseppellisce
facendosi strada tra i tranelli
della mente contorta.
Arrivare al nucleo
no
non in
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 | Lacrime amare
Scivolano tremolando
lungo un martoriato corpo
E nell'arsura
aceto come veleno
...A dissetare
brama di redenzione
In notte d'amore.
Tra risa e insulti
partoristi il dolore
Il verbo si compì.
Nel profondo
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Desidero stare bene
desidero un fiore
desidero un bacio
desidero la vita
desidero la sicurezza
e cosa dai?
Do la mia esistenza
do la mia povertà
do la mia speranza
do il mio amore
do l'amicizia
esprimi un desiderio
Mille anni
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Elì,Elì,lemà sabactàni?
Dal respiro di Morte
il figlio di Dio
Risorto.
Elì,Elì,lemà sabactàni?
Dagli abissi
delle tenebre
alla luce
il figlio dell'uomo
Rinato.
Il figlio dell'uomo
nel
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 | Prima del sonno scoprire
che domani non c'è
Divergendo dallo stereotipo
trovare il nucleo che ci fonda
Sgretolando convenzioni
avere pensieri nuovi
Saremo soprannaturali al di là del mai
oltre noi stessi
liberi finalmente
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hy ju |
19/04/2011 00:28 | 2002 |
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Non ho più fretta
Nella penombra dell'ovattata controluce pomeridiana
Ascolto ogni intimo silenzio
Oltre le mie pareti le vite degli altri
Ascolto i loro mattini
Porte aperte e richiuse le sere
-tutto un vivermi attorno che
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hy ju |
18/04/2011 00:02 | 2163 |
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Solima beata, stella d'Israëllo
che abbagli i guardi d'una lieta massa
e i cori che volgono a Lui che passa,
e le spemi di chi giace peccator,
dischiudi il temprato Tempio d'Iddio,
e le membranze dell'antica Legge
al Figlio mortal del Nume
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Dalle nostre mani
di povertà sudate
sporche di sangue umano
mani che fan mali
mani che piangono
mani sudate
muori Gesù,
divino incarcerato
onnipotente Signore
sai che solo in te
avremo riposo
in te che amasti
sino al
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L'umana stirpe
d'angeli caduti
e deviati storpi
morrà,
e i migliori saran perduti.
Chi di Droga,
l'ambrosia degli infermi;
chi di Sesso,
il morbo dei potenti;
Chi di Soldi,
il vizio dei più scaltri;
Chi di Tedio,
il
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Madre vorrei prenderti la mano,
asciugarti quella lacrima
che scivola piano sulle tue gote,
il figlio tuo tanto amato
è lì, cullato dal sangue delle sue ferite.
Madre, i tuoi silenzi
riempiono questa stanza
cercando di capire
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Con semplici parole contemplar
nel meriggio inoltrato la terra,
per un tempo pagano
malamente vissuto.
Siamo esili steccoluti fuscelli
del vento e correnti in balia,
solitari e miseri nei tormenti
e nel mostrar l'anima fra la mani
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A Palavra de Verdade e Vida
Se cumpre e em instantes
Promove Juízo e Justiça
Aos homens foi dado o se arrependerem
E nesta ação receberem o perdão
Das mãos de Jesus a Salvação
Mas os olhos
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Transitando debolmente
in un viale secondario
riprendo respiro
sotto un albero monumentale
tra i rami
la mia anima s'appiglia.
Il suo resistere fa male
strazia il mio corpo
tormenta il mio riposo
m'impedisce di proseguire.
M'inchino
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Secolare Domanda
il Suo essere
il Suo esistere
un invito di fede
nell'assente fiducia
mitologici esempi
feticci
immagini posticce
vengono profferte
nelle diverse forme
colori
per legittimare
assolvere
terrene debolezze.
Non v'è
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E' triste e solo
sangue suda il Cristo
i discepoli avvolti nel sonno.
E' vero Uomo
recalcitrante al Compito
ricordato dall'Angelo.
Ma è Figlio
del Padre obbediente al comando
accetta consapevole il bacio.
Giuda che l'ha
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PADRE
Oggi ch'è glicine il cielo
che ad ogni nuova stagione
ignaro piange la sua beltà
Ascolta
Proteggi
Guida
L'essere indifeso
d'immagine vigorosa possente
d'animo fragile tenero
di maschera vestito
Riconosci
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 | C'erano quelle antiche mura
difese da pensieri di seta
possenti giganti senza un cuore
e piccole nuvole d'illusione.
Avevano stendardi scarlatti
e venti caldi, alle luci dell'alba.
Di ogni pietra ricordo la caduta
il vago mormorio di
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| Tu
Che dipingi astratta terra
Sulla polvere di una farfalla
Prendi le ali delle foglie e su una goccia
falle girare nella danza
Colora un cuore con polvere d'oro e trasparenza
Tu che sei acqua e cielo e mi regali il sogno
di dissetarci
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Veitla |
11/04/2011 15:20 | 1595 |
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| Un cimitero, terra nera, pietra grigia
distaccato dal mondo
eppure pieno di vesti colorate, di voci
una donna assorta si pettina i capelli con le mani
bocche che pendono sulle lapidi
come grappoli da un pergolato
dialoghi sussurrati, occhi intensi
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-
Ho chiesto ad altri
come già a me stesso,
perché sian proprio
gli umili ad avere
un grande cuore.
E la risposta
è soltanto questa:
perché gli umili sanno
cos'è la sofferenza.
-
Essi l'hanno
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Avvolto dalle tenebre
spina che graffia l'anima
giunto oramai nel settimo
portato sulla spada
crudo sapore forte
di sangue rosso madido
prorompe e pompa morte
il mio esangue brivido
in qual bel prato verde
sfilo pugni nel ruvido
sotto la tenda
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E' questa spina
un segreto
-come il seme-
che geme al freddo
pure nell'intimo arde
e spera nel germoglio
Punge l'Amore
e sanguina
gocce di rosa
vermiglia,
i petali a terra
a segnare il cammino
del
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Io voglio crederti
credere che tu ci sia realmente
nascosto in ogni angolo della casa
a sorreggerci se mai dovessimo barcollare
ad afferrare oggetti
che per caso potrebbero cadere sulle nostre teste
Io voglio sentirmi bene
dopo averti invocato
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 | Flussi di vita che s'incontrano
scambiano intensi desideri di ritorno
tensioni piezoelettriche sprigionano
Come fiumi maestosi che si fondono
e i flutti prima quieti poi s'impennano
tumultuosi increspandosi in trionfanti
ghirigori di
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| Ondeggia e nuota,
scalpita e brilla
l'alba scintilla
d'un tempo che fu.
Affoga e spira,
risale e rema
senza più tema
l'immenso mister.
Oceano immenso!
Dischiude il Tutto
senza più lutto
la santa Virtù.
Un'ombra
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5801 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4261 al n° 4290.
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