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Le 5808 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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 | L'Alba sussurro
velo di magia
cade e risplende
fiore della sorpresa.
Rosa tenue l'alba
silenziosa ed evanescnte
dama dell'universo
fiore nascente.
Il fiore sboccia
come il cielo s'apre
avanza e cede il passo
cortei di bianche
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Récati al torrente
dove si pèrdono
i suoni della città
e il frastuono
del mondo.
Ascolta
la nota sorda
del silenzioso fuggire
del lampo;
la presenza di un veggente
ti rivela il sogno:
un banchetto in tuo onore.
E ne senti
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Ingannevoli giorni
che non mostrate il volto,
migrati in memorie antiche
dov'è il nulla che portate in grembo,
dove il tempio spoglio,
l'ara del silenzio?
A questa Epifania
siete ormai giunti,
e certo sarà trepida
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 | Lo sguardo assorbe senza filtri
come per magia la luce delle stelle
piccole enormi lucciole
piccole faville dell'universo.
Fantasie luminose di un Amore
costellazioni di un desiderio
disegni senza linee e punti
contorni di un mistero senza
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 | ...le gocce di rugiada sono i pensieri di DIO
trasformati in perle
La luce di DIO
squarcia la tenebra, non lascia spazio
alle zone grigie, ai chiaroscuri, ai contrasti
è una luce che inonda la Vita
e di gioia l'esistenza
è la
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| Sapere,
conoscenza,
indefinito momento dell'essenza
del non essere.
Virtuoso siffatto
elemento divino,
illuminasti la via.
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 | come con un semplice colpo di spugna
mi ritrovai inerme
uscivano lamenti dalla bocca chiusa
forse rumori sgraziati
nel mio inferno fatto di panna montata
mancava qualcosa
ho cercato di rovistare inutilmente
con le dita al buio
disegnavo
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| Un alito nasce e poi si perde
nel vento della nera sorte
Le braccia che dovevano
stringerlo cadono nel vuoto
Gli occhi che lo dovevano
inghiottire colano lacrime nere
Il cuore che doveva essere
il suo nido insanguina
La mano che doveva
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| Parole di notte nel tempo
sciolte a cavallo dei monti
mi portano brividi alla schiena
e mi si attaccano alle ossa
sono di mia madre e tornano
come colonne irte nel vento
e nel tempo non si consumano.
Vivono di anni che passano.
Rimango in
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 | Immersi in questo inverno gelido
camminiamo tra dieci, cento, mille luci
che feriscono il buio dell'anima,
scaldano l'aria umida
ma non il freddo di cuori spenti
ascoltiamo attoniti
dieci, cento, mille voci
rincorrendo parole che scaldino il
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Momo |
13/12/2009 21:12| 1560 |
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| tracce del tempo si dissolvono
in giorni dati in prestito
a sogni senza uscite
implode per inerzia
la voglia di varcare
i confini della sera
da dubbie ombre intarsiati
si alzano improvvisi
sudari ostili dagli abissi
temo i desideri
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 | Trema la mia mano stasera
singulto nel diaframma sosta
Si fermerà la mia voce?
Sul sentiero diritto
ambisco andare
nel vorticar nebbioso
di prudenti brividi
Perdo la sfida coi sentimenti
in questi giorni che precedon la festa
Ferite
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| Esistono canzoni che puoi ascoltare
solo
mentre vai e vedi.
Il movimento.
Muoversi e spendersi,
dare e ricevere
energia.
Siamo il sospiro di sollievo
dell'universo,
una
tra le canzoni preferite
da Dio.
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| Oh Vergine Madre del tuo Creatore,
oh Madonna, oh Maria colma di Grazia,
nella tua pia Immago aleggia il Signore
che t'inviò a far la sua venuta sazia.
Benedetta tu se'infra le spose
che in Te ora veggono la Redenzione
di quel Peccato
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| Si fermano in vetrina
E guardano curiosi
Le grazie degli oggetti
Di qualità e costosi
Il povero fantastica
Nell'indicare il prezzo
Ma quando guarda i piedi
Rammenta il più non posso
Un vuoto lo deprime
A quel sentirsi
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 | Alcuno
ha protetto me
come mi proteggi tu.
Alcuno
ha pensato a me
come il mio Signore.
Alcuno mai
mi separerà da te.
Alcuno
ha guardato me
con gli occhi
nuovi di albe serene.
Alcuno
avrebbe detto si
alla tua
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Candida e soave vergine
consola
gli affranti cuori
avvolti dalla follia
del dolore,
di chi consuma
e disprezza
la vita donata
senza ricompensa.
Perdona
gli sguardi tristi
di chi uccide un fratello
dimenticandone il sorriso,
nel vuoto
di
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Alzo lo sguardo ma dal turchino sfondo
non avverto alcun segnale.
Pigolante eco a me ritorni senza risposta alcuna,
dalle orbite impazzite occhi di manto scuro
scrutano pertugi di speranza colmi.
Vita ...che di dono t'inneggi
mi abbevero alle tue
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nei vesperi sereni del mese il più vecchio
passato il tormento nei venti le nuvole
quand'onde la rugiada è salita lontana
odo gli stormi scorrere a flotte di bande
volteggio anch'io con i miei occhi di sasso
seguendo invano quegli
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 | Pensi che il tuo Angelo
cittadino dell'Universo
non ti abbia visto, riverso
piegarti nel pianto più duro
cercare nel pozzo un ricordo,
una fune con in cima il futuro?
Ha sentito i tuoi pugni sul muro
costruito tra te e le
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| Necessità, passione.
Perché il cielo è lo stesso dovunque
e le stelle m'illuminano il naso, azzurro,
dal freddo,
ma la neve, che tarda ad arrivare
è come un utopia remota
ed un unico attimo di vita,
di calore.
Passione
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 | Sparsi negli
atavici mnemonici
eventi,
ritornano
come
dejà vue,
i pensieri di Abramo
penitente,
che a dimostrare
la propria fedeltà
all'Onnipotente,
non esitò a stendere
sull'altare
in soave odore,
la Vittima
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| Alma pietosa
vien meco in aiuto
ché l'animo mio t'invoca,
ché perso ramingo fra fitte tenebre,
sorreggi me, te rivestita di luce
messaggera di vita nuova,
che sorgi da le torbide acque
a rinfrancar i sofferenti spirti
in vana cerca
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 | Grigioperla
al ceruleo sguardo, trasognato
e tremulo
cui d'anima
traslucida emozione, filtra
trasparenza, al velo
tepor dolce di lacrima
rubata
diafana
consistenza di respiro
qual sospirato alito nel gelo
etereo vitreo colore,
calore,
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| Densa è la nebbia in questa notte orrenda.
Tutti i lochi sono silenti e oscuri.
L'aura che vola è gelida e tremenda.
Lassù, nel cielo, i nembi sono duri.
Nemmanco s'ode cantar la civetta
che, coi terribili e mesti lamenti,
di
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 | Aspre e nodose travi intersecate...
Una si proietta verso il cielo
l'altra è attirata dalla terra...
remote ignominie si rincorrono
orizzontalmente
arroventato amore si erige
verticalmente
immane paradosso
di un incontro impresso
su un
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| Sublime è il calle lavato dal mare
che placido e silente lo circonda,
sicché nemmanco le spiagge preclare
colpite sono dalla furente onda.
Di gelo tinto ognor si palesa il ciel,
che dunque parla e di vita e di morte,
qual dolce,
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 | Un tempo
quando avevo solide mura
il tuo
Ovunque
aveva i contorni
della mia casa.
Adesso
che sento solo il mio tremore
appartieni alla nebbia
dei boschi
al disegno delle luci
nella notte
ovunque
io non sono.
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| grigio
solitario
dissestato
la barba incolta
gli occhi languidi
fatica sovrumana
strappargli un sì
affranto
sogno fosco
le mani tremano
quel livido dentro
grumi di dubbi
arie di Tchaikovsky
un solco nell'anima
viaggi con Bach
penna
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Ti ringrazio
per avermi amato.
Hai fermato
la mia inerzia
legandomi i polsi
con una collana
di fiori.
Sorridesti in sogno
ad un caro fedele
nacque una rosa
tra incantate
colline, poi
il Santuario.
Dormi d'inverno
tra vecchie case
Oh
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Era una notte di terrore immenso,
Signore Iddio, e tutto ivi taceva,
mentre del sacro fiume il corso intenso
grave strepito all'aure infondeva.
Lassù, nell'oscurato infame cielo,
nemmanco lucea una misera stella,
mentre sulla landa un
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5808 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5131 al n° 5160.
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