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♦ Anna Di Principe | |
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Maggio 2025 |
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Lucia Casamenti
Le 13 poesie di Lucia Casamenti
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 | Un tempo
quando avevo solide mura
il tuo
Ovunque
aveva i contorni
della mia casa.
Adesso
che sento solo il mio tremore
appartieni alla nebbia
dei boschi
al disegno delle luci
nella notte
ovunque
io non sono.
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 | I cieli d'autunno si muovono leggeri
paralleli ai ponti di questa città
larghi vagano sulle pianure francesi
si rispecchiano nei paesi illuminati
uno dopo l'altro sulla collina
raccolgono le ultime more sui rovi
aprono il
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 | Profonda si apre larga la sera
come la gonna in un gioco di bimba
fonde i profili liquidi dei monti
riprende in grembo ciò che
senza resistere cede il giorno
discioglie i suoni nel silenzio buio
in leggere tessere nere soffia
immagini
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| Bellezza estranea
stupita e primordiale
ti fermi
porti via in petto
la mia poesia e il mio spavento
la mia crudeltà e la verità
ma niente ti graffia
neanche la pioggia
ti cambia il respiro.
Potrà la mia anima
evolversi nei
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Cosa ti farebbe ricordare di me
se non lo struggimento dell'abbandono
e quel po' di me che hai in te
forse il profumo del pane
baciato con un piacere da bambina
forse una smorfia del viso
eredità di una famiglia.
Cercheresti di
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 | Voci di giostre
voci di infanzia
"a chi butta giù Orecchioni
tre caramelloni"
una canzone slava
racconti di vecchi
in un giro di carte
bastavano a riempirti la vita
e ancor più io
con i pugni sotto il mento
a guardar
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| Lo scandire in tre della tortora
l'odore limaccioso
dei sassi in secca
e il ruvido degli olivi
ti seguono
fino ad altre vite
che hanno l'alito del mattino
i panni di sudore.
La faccia all'indietro
è galleggiante
nella spinta della
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| Ti guardo dallo specchietto
come da piccolo dormi
trovavo tanta forza
nella leggerezza del tuo sonno
sempre più ti avvicini
alla simmetria dei miei difetti
e sei come olio
che si spalma
sulle ferite
e non trattengo più tra le dita.
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Lucia Casamenti.
| Sospeso
passa Walter
non riconosci i suoi avi
neanche nel camminare.
Perché non gli hanno dato
un nome italiano?
E' dovuto emigrare
è voluto ritornare.
E' sempre stato uno straniero.
Quando ti saluta
non continua a camminare
ti
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| Non hai pianto
con me
quando da sola
stringevo le mie ferite
erano così da poco
per una tua carezza?
Non hai riso
con me
troppo sguaiate
le mie felicità
per le tue beatitudini?
Per quale punizione
stai con me?
Mi consoli
nei
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| A piccoli colpi d'ala
si è allontanata
la nostra giovane amicizia
sempre l'ho pensata
nel chiarore del tuo sguardo
e l'ho chiamata
sempre
col tuo nome.
Ogni irragionevole tristezza
aveva il tuo passo
ogni mazzo raccolto
e messo in un
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| Non un velo leggero
da sposa
sul vestito nuovo
pesante
in quel mattino di luglio
per cedere
al tuo destino
senza invitati né confetti.
E' lento
il nodo che si stringe
di sentimenti alla buona
di minestre
e di giorni di festa
e quando
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| Se potessi canterei come loro
gorgoglia a filo d'acqua la mia rabbia
apro bocca e respiro con gli occhi
quando avrò ingoiato
quello che non ho potuto sputare
libererò il mio grido
e metterò addosso i miei panni vuoti
di ogni
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