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Le 62 poesie pubblicate il giorno 03/05/2015
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| Madre donatrice di forza
ragno di tessitura e comprensione
cerotto per ogni ferita.
Guida guardando
da sopra gli occhiali i figli cresciuti
Fragilità paura menzogne
al fin di bene
ascolta ride piange
canta ninne nanne.
Mamma qualcosa
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Ti vedo
nelle strade deserte della città,
nei vicoli stretti del centro storico.
Ti vedo
negli occhi tristi dei bambini
che sbarcano a Lampedusa
e nello sguardo fiero
del partigiano.
Ti vedo
nei raggi del sole
che si posano
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Regna nel cuore il sole
quando prego un bacio
e lo voglio per sempre
quando il mondo ci invidia
e impertinente ti bisbiglio
adesso e ancora...
Io ti guardo e fermo,
cerco di sentire
le tue braccia allungate
le mie mani aperte
per
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Marial |
03/05/2015 23:51 | 6956| |
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forse dettato dal travaglio
di cercare una luna al buio mare
mi conduce in carta da regalo
avvolgere alfabetico
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Permettimi una domanda
prima che sia tardi
prima che la terra inghiotta
i segreti che vagano il ricordo
Sei sicuro dei giorni
che dividono l'ombra nera
dai tuoi respiri dimenticati
dalle volte celate nel passato?
Più che pietra questa
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Quel che parve loro
altro era
Fu vaga Amatama
palindroma essenza
briciola di luce
tra buio d'anime
Elementale guida
dispensatrice smarrita
Fu l'onda Ola
che creando distrusse
modificando spaventò
guidando perse
Variante non
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Mi riposi in fondo alla bramosia
dei nostri abbracci
profumati di silenzi
cercandoti in ogni dove
magnificando la bellezza del 'estro
dietro ai sensuali sensi
pregni del nostro stare insieme
sotto questa pioggia di stelle
Ti ho pensata
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| Si disegna
sul tempo l'immagine del vento
soffiato alle nuvole di pensieri,
dietro un velo di vita,
tu, madre, sei
a osservare il fiore chiuso
al raggio della luce, speranza.
A volo,
l'abbraccio assume amore
dell'amare
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| Sei nel sogno del sogno
padrone dell’ultimo limbo
stanza di ectoplasmi ed arpie
Perdonami se ti confondo
con l’iris
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Lí dove l'onda si increspa
è li che il cuore si scontra
con le speranze crollate.
Lacrime salate si spiaggiano
tra le conchiglie morte,
come case abbandonate.
Giacciono sulla sabbia,
esanimi,
come perle annerite dall'oblio
di
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| Sai,
della tua voce ne ho fatto il mio credo
per te, solo per te,
ho giurato guerra al mondo intero,
lottando come un’ossessa
contro le paure più nascoste,
fate nere dei tuoi sogni,
ho fatto il possibile ed anche l’impossibile
rubando, mendicando,
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| Affastellati in una trappola di legno
sorpassano il destino, sognano
consapevoli dell'inferno.
Visi emaciati, rassegnati
madri coraggio dignitose.
Labbra rotte, scorticate
dal sale e dal dolore
che tenere si posano
sulla testa dei bambini
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Ingoio sospiri lenti,
capriole sulle pareti della mia gola.
Lacrime furtive
a solleticarmi le guance,
fino ad irrorare screpolate labbra.
Fazzoletto spiegazzato, raggomitolato,
invoca pietà, alla tenaglia,
di questa mia mano.
Pezzo di
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Poche le parole
ma tante le carezze
sul tiepido sole
che scioglie la neve
le voci volano,
la carezze restano
illuminano il tuo viso
e la montagna brilla.
Una stella di giorno
mi dà uno sguardo,
una mano di fuoco
sul mio corpo
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| Ti racconto del tempo
nel quale riuscivo a fermare la tempesta,
a raccogliere la pioggia nei catini di zinco,
a contare i granelli di sabbia,
a racchiudere il mare in un cassetto.
Ricordo di te occhi di bruma,
e trame di merletti sul bianco
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Eolo |
03/05/2015 20:16 | 2027 |
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| Inalato il profumo
della tua pelle
in ogni parte di me,
racchiuso nel cuore,
quando manchi
la
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| Fuga dal pensiero. Vincola la mente
all’oppressione dei ricordi. L’amenità
del primo momento si congiunge
ad un paesaggio popolato da fantasmi
di un passato sepolto.
Camminano nella tua vita,
ombre insistenti, il sole li rianima,
il vento
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Denudano gli occhi
la tua anima ardente
nel sogno amoroso.
Limpide guance si
stringono nel silenzio,
si dimenano
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Fragili semi di parole
messaggeri
di recondite armonie
danzano leggeri
al limitare della mente cosciente.
Nel desolato recinto
della vita quotidiana
cercano dimora.
Immensa è la semina
incerto il raccolto.
Al volgere
della vita
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L'alone della luna
esuberante si lega
al tuo corpo bruno
cerca di assorbirti
nel desiderio vano
d'un amplesso insano
desideri fluttuano
tra le tue braccia
bisognose d'amore
cerca di consolarti
nel bene ingordo
che offre il tuo
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Sante ragnatele le tue mani
mi sfiorano
mi scavano
sprofondano
e l’estasi mi prende
e ti sorprende
beata d’esser dentro
questi agrori
e ogni istante
in me
son fuochi e cori.
Sacrate e consacrate
queste ore
cancellano le pene
e lo
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Cammino, viandante perpetua nel mio tempo
ho acceso le luci per guardare in faccia il nemico.
Sento i rumori, di un circo
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Pur di esser uomo
ho creduto al vento, e vele
di un debole battello, alzai
verso il mare sconosciuto.
Pur di esser vento, resi
le mie ali silenziose
foglie e figlie di uno sgomento
e pur di avere un nido, un posto
dove andare,
divenni acqua e
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Spogliami dai sogni
mentre novizio un'altro giorno
con occhi di luce
partorisce
avvolta ancora
tra le tue
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Quando nel segreto delle stanze
che vissero giorni di risate e gioie
senza meta alcuna vago,
come per incantamento mi pervadono
a fiotti le memorie a smentire
l'agro gusto di melanconia
Esce dal suo silenzio il cuore,
inizia a dialogare col
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in questo cielo innevato di nuvole
in cui la primavera
ha l’odore della tua pelle
in questo sole che parla ai fiori
e calma anche il vento
in cui i raggi di sole
hanno il colore dei tuoi occhi
in questo mare
che di onde vive
e di onde non si
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Midesa |
03/05/2015 18:19 | 3724 |
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Le mani nere, il viso paonazzo,
la maglietta a strisce - il sole in tasca -
il cattivo odore del suo macigno lordo di frasca,
lordo di nafta... e ancora acceso.
Tegole rosse, rosee, assolate, in fila indiana
sosta di passeri allegri – beccano il
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Apparir
al tuo sguardo,
con veli trasparenti,
che scivolano leggeri sulla pelle,
divampa passione,
vortice d'amore inghiotte
palpiti e sillabe d’oro,
sprizza dall'anima,
abbraccio di tenera effusione.
Danzano petali al passar di
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| Solitaria nel mondo quasi deserto
illusoria è la visione
non trovo confini giusti
solo sfumate e grigie linee
la natura si arma di livore
mi chiedo che fiore io sia...
Nel mondo intero vive la realtà
deludente e avara
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Muore il giorno,
ed il chiaro è dietro le spalle,
sul mio inverno,
che gela anche i cocci di stelle.
E poi si strappa il cielo,
e vien la neve a grani,
e tutto è in bianco e nero,
è scuotersi di rami.
Ma io son troppo
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62 poesie pubblicate nel giorno 03/05/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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