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Le 54 poesie pubblicate il giorno 18/11/2015
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Scusatemi
amici...
mi sono distratto,
ho perso
il tempo la nozione di esso
qui, su questo selciato
baciato dal sorriso
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e sono sempre parte oscura
seconda faccia della luna,
vita non- vita
costante andare e ritornare
come onde sulla battigia,
eterno contrasto
tra pensare e non- pensare,
udire e non- udire
essenza non- essenza.
Ricordo di primavere e di
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Insiste la paura nel bussare alla porta
e tutto nasconde dietro false opinioni
dividendo ora la folla su ogni cosa
come sul colore della pelle o le diverse religioni
Tutto divide, ma cade in errore
mai l’umanità cederà il passo al
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un tempo ero bianca
pallida nuvola spenta
gravida di pena
senza speranza
poi scorsi le bacche
che rosse m'invitarono a nozze
fra rosari di beffe
e preghiere senza macchie
oggi sono negra farfalla
fragile foglia
senza linfa
sospesa ad
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nessuna apparente animosità
pervade questo crepuscolo di fuoco
nuvole basse screziate d'oro
sfiorano l'orizzonte
lontano il profilo di un falco
disegna i confini del tempo
le fronde ondeggiano piano
al fischio del vento
e tu, con i
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| Tumultuoso il vortice
delle folli paure
che tra lamenti inferti
sopravvissuto a stento
è l'amore...
fragile al par suo
non si contavano levate mani
devote al natio virgulto
impazienti tutte
di goderne il frutto...
apparente e senza
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Lontano da casa
evocavo le mie ombre
perché il cuore avesse il buio
ancora dalla sua parte
Sudario delle notti
quel velo gelido che copriva
i pensieri uccisi
dal lento naufragare
Oltre le valli ed i boschi
oltre gli sguardi
che
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Bambini canteranno
armonie di zecchino...
Ineluttabile il mondo
nel transalpino ansimo
di un siriano assillo
chissà se ascolteranno il canto
e quei perlacei occhi
di cristallina rivalsa.
Bambini canteranno
l'irrinunciabile sogno
di
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Era novembre
o l’esordio di dicembre.
Consolavo il pianto
incessante della betulla
che si posava sui capelli
sulle
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Non so se è sol capriccio
o lieve turbamento.
Tanto tempo è passato
che la cenere ha coperto la fiamma
e il freddo ha lasciato entrare nel cuore
che dei modi e moti suoi
non ho neanche il ricordo.
So solo che è triste il
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| Harem, fatti di occhi neri,
mesti,
truccati da star
fragranze di incenso e di particolari
essenze che ammaliano.
danza del ventre
per onorare il padrone.
Harem dalle gabbie dorate o spietate
bambine strette al cuore
piccole
belle, brutte,
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Viviamo il caos
l'epidemia di un male che lentamente
contamina
Nulla sarà come ieri
come l'ieri di un sorriso su labbra
libero
Oggi... è il più prezioso dono
il dono di un sognato domani
evaso da pregiudizio
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Si è alzato chissà dove
un vento stasera, sbuffa
e fa udire inquieto la sua voce:
spasimano le poche foglie
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Il venditore di parole
insieme a tigri,
elefanti
e cavalli ammaestrati,
ha disegnato sulla terra,
sulla sabbia
di un circo abbandonato
lo spettacolo
dei burattini sordi.
[Venite spettatori
venite ad osservare
son mago di
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Di getto sono i coriandoli -e non è tempo
i confetti, il riso -ma lo è stato
il latte, l’acqua che bolle fuori un poco
lo
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| Aspetto sera
e mi rifugio tra le tue gambe calde
intrecciate alle mie
in un sensuale abbraccio
che sa di pelle,
di ambra
che mi scalda il cuore
e mi riporta ai sapori antichi
della tua bocca calda
che sa di buono.
Nel plaid di mille
amplessi,
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| Mi segui dalla fissa lucentezza d'una immagine
mentre dentro si staglia un vivido passato
e pare raggiungermi quel sorriso a volte stanco
quasi a presagio di conoscenza di futuro oltre.
Mi attraversa un calore mancante di carezze,
fruscio
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Ecco la notte spenta...
solo la luna falciata
s'affaccia sul mondo,
una virgola d'immenso
fra i pensieri bui,
ovattati
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S' elevano
al ciel maestosi abeti,
riflesso di sole schiarisce
folte chioma,
verde vallata sfiora
l'orizzonte amaranto,
nella frenetica corsa,
sfugge immagine d'incanto.
Passeggiano nel cielo
nubi silenziose,
come farfalle,
s'adagiano sul
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mentre nel vento tornavo a casa
incendiato
quanta luce il tuo non dire
gli occhi socchiusi
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Ma nella distanza tra te e le cose,
in quello spazio sacro che chiamammo silenzio,
proprio li trovai le tue parole,
quelle che mai pronunciasti.
In quello spazio giocavi con la mia mente,
serena e inconsapevole di tutto,
anche di me stesso,
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Se mai vivrò io, nella felicità
se mi dovessi accorgere
d'essermici infilata dentro
e se fosse ancora presto
o irrimediabilmente tardi,
permettetemi di non sorridere,
di non essere colei
che tutti si aspettano che sia,
di
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Ho fatto una promessa
quando pioveva.
L’ho rivista per terra
riflettersi
e piangeva una storia
scritta sulle
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Mordere
l'edace frastuono della volia
che s'attarda
nella vacuità d'un fremito.
Cedere
all'ineluttabile meriggio del tuo sospiro
che affretta i tuoi fianchi.
Squarciare, ghermire,
dannare,
ed infine amare.
Su questa
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Tonfi di passi ad aggirar sudice strade,
anima a vagar indisturbata...
sterpaglia nel deserto a ricoprir sabbia,
polvere
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Al cielo... ho chiesto consiglio,
indaco di desiderio... io spettatore, l’osservo
nello sguardo condiviso alla eterna bellezza,
di quel manto il luminescente abbaglio
con incantevole appiglio di naturalezza
coll’inchiostro coprente meraviglioso
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Esco fuori dal mio essere
e rincorro un domani che non c' é
mentre penso al tuo futuro vivere
e la mente mia si chiede ma perché...
Figlio che non hai nessun peccato
sguardi proiettati in perimetri di cielo
prospettiva rosso sangue
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Sei innocente rosa
che veste piano
il desiderio di miele.
Sei sorriso fugace
di sinfonia marina,
delizia
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Cosa sai dei girasoli
del loro turbarsi
quando il sole ne accarezza il fusto
dei brividi caldi della corolla
quando la luce cade
fino a toglierne il respiro.
Pensa, amico mio caro
è una tinta di terra che ferisce l’aria
attecchendo rovente
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54 poesie pubblicate nel giorno 18/11/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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