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Le 53 poesie pubblicate il giorno 18/07/2016
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| Limpido stormo
di corpuscoli
s'irradia e continua
pulsazione e voce
Se non smettesse mai
tale carezza
ramo di gemme a
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| Me sentéa 'n pòro pinco
al pensier de magnar
a la sagra 'l solito stinco.
Cossì me son dito:
"Dai, par la malora!
Date subito na mòssa
e svéite che l'è ora".
Tute le vetrine
me son
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Sotto questo cielo terso
sembra ancora di poter trovare
l'oasi felice
perché qui io non attraverso
i fuochi della guerra
e posso sognare
la pace che non c'è
sulla terra
si, qui posso inventare
un frammento d'universo
all'odio
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Sabyr |
18/07/2016 21:37 | 528 |
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| Sei tu per me la vera pace,
senza alcun dubbio e senza incrinature...
la pace ormai perduta,
un prato adorno d'aiuole e di smeraldo
Ovunque... trema la terra ad ogni zolla
non cado né vacillo non più agogno
un cielo che m'accolga
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Madre mia
che sei nella terra
liberami dal male
e da ogni dolore
Vienimi a prendere
prima che sia sera
e indossa largento
dei tuoi vestiti
Lievi alle nuvole
ed ai respiri
della tarda estate
quando il sole
Brucia ancora
ma è
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Signore che abiti nel mio cuore
dona al mio sguardo i tuoi tramonti
le notti ricamate nelle stelle
e la luce delle tue
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Flautato incanto mi giunge dalla tua voce,
perseguo il melodioso verso
che rimbocca le pieghe del cuore,
trasforma la mia essenza
in poesia.
Amore cristallizzato,
riposi sul mio petto d'ambra,
docile amante,
come sai stregarmi,
incantarmi con
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Oh cara Luna come stai?
Quanto tempo che non ci sentiamo
So che non mi dimenticherai
siamo sorelle e non possiamo
Ti vedo smunta e dimagrita
ma spesso in forma e non deperita
Tono crescente e toni calanti
come noi tutti in fasi alternanti
La
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| Germogliano sogni su carezze damore
nei cassetti di legno delle nostalgie
scalza e silenziosa la solitudine prospera
attraverso le fessure dei pensieri fragili
La notte gioca con le stelle tra uno specchio
di luce e lemozione di essere
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| Gocce di pioggia
che bagnano il cuore
e lentamente...
ma intensamente...
diventan gocce damore.
Si insinuano in meandri
sconosciuti... pericolosi...
arrivan dolcemente
a collegar la mente!
E... si lascian cullare
tra la mente e il
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Inanimata, l'acqua giace
nel suo sonno
vedo, profonde viscere d'argento
aprirsi, come le margherite al sole
e dalla terra,
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A te, che sei radicato
in ogni mio pensiero
tra l'odore della carta
e dell'inchiostro
è quì che ti
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| Amai me stesso dal primo giorno che mi chiamai.
Come il genio del racconto di Aladino
salii in fretta dal pozzo delle viscere,
mi presentai.
Una memoria da riempiere mi consegnai.
A distanza di tempo,
ancora ci inserisco appunti e note
su questo
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Aspettiamo tanto
a lungo
certe volte anche fin troppo.
Aspettiamo che quel
semplice guardo possa
finalmente o nuovamente
baciare il nostro viso.
Un sorriso che natio si
lascia cullare dal sol
pensiero di un incontro.
Labbia desiate, non di
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perché ho sempre qualcosa che macina
la febbre del lebbroso e la paura
di chi
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Spesso è tutto un correr il frenetico viver nostro
frettoloso tanto da impedir di guardare il mondo
come se accanto
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Sto cercando di difendermi
in questo posto di affaristi,
di prepotenti
di santi scaltri
di arrivisti.
Sto andando
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Andava e veniva per la cittā
e intanto aspettava le novitā.
Delle pių truci e delle pių belle
tesseva una tela fitta e
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In ogni tua ricorrenza,
buon onomastico,
la mente m'impegni
anche se mai ti degni
neanche di un grazie.
Ti regalai una pianta,
non era un fiore,
e tanto t'irritasti,
ti dedicai poesie,
eran d'amor platonico
e ancor più ti
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Dopo di te non scrivo più.
Solo muri alle finestre
e fogli secchi ai davanzali.
A Dublino che giorno
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Jim27 |
18/07/2016 18:07| 1253 |
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| Basaltica bellezza
da pazienza millenaria partorita
ninna di cadenzato ticchettio sommesso
da lacrime quotidiane scivolate
nelle braccia nascoste della madre terra
per tracciato di mano divina
ad allietare di armonia la visione umana
regni
per
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mi ricordi un fiore
lultima goccia di pioggia
che dal suo nido
non voleva abbandonare il cielo
ti aspettavo dallaltra
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Si sono persi, i sogni,
lungo viali vestiti dallegria,
tra i colori sempre più sbiaditi
al calar delle luci.
Poteva essere, un cielo di stelle
a riscaldare i cuori,
a far sorridere quella falce di luna
che illumina ed incanta.
Bastava
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sono d'autunno e di foglie
in vortici di vento
e profumo di pioggia
in pomeriggi tediosi
ma anche di glicine leggiadra
e arabeschi di rondini
in cieli ariosi
sono profumo di gelsomino
in fresche serate estive
e frinire di grillo
senza
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Mia dolce preziosa amante,
impavida statica e regale
dall'esercito di pedine protetta,
ai lati cinta da possenti torri
dove tuoi sono i cavalli in gloria.
Mai fu così imperterrito
e determinato l'amor mio
ivi celatamente
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| Calava il buio sulle rive del sole
Il passo era lento a ritmo di un cuore
e dai resti di una mente
il freddo gelava le membra
al tramonto di unepoca
Il vento fischiava sulle onde del mare
mentre in gola il mormorio irascibile
era voglia
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Se restassi immobile
in una prospettiva di misura breve
adesso, proprio qui
mentre spolvero un cristallo
senza cadere nei soliti cliché
potrei materializzare cunicoli di tempo!
esistendo, solo per me.
Se di terra e aria
canto e penso
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Scrivi desideri
sui miei seni
incidi sulla mia lingua
con saliva rovente
baci audaci
mentre mi mordi
le labbra
socchiuse a esalare gemiti
sento la tua voce
ad accendere voglie
orgasmo vischioso
che zampilla incandescente
quando scivoli
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Ero giunto al cancello serrato.
A separarmi da tanto azzurro
di cielo nello specchio di lago
stava coi battenti di fine
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| Estate controvento,
di gabbiani scomposti in volo
e ombrelloni raccolti,
pioppi colorati e tremuli
nel sole del mattino.
Estate di ragazzi,
quelli di un gelato in due,
che si baciano nel sole
incuranti
e si ritrovano a sera
dividendo un panino
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53 poesie pubblicate nel giorno 18/07/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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