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Le 44 poesie pubblicate il giorno 25/06/2016
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Tu che ti lasci scoprire
nel divampo mi porti lontano
lontano dal dubbio che risale la tua pelle
come le mie carezze
sulle tue tonde certezze
E solitaria come la sera
ritrovi nell'aria la tua atmosfera
seguendo la luce che insegue le
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| Muta e gioiosa
suona una campana,
mentre sul viale vago solitaria.
Chiama la gente anche la lontana,
col suo batacchio
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Mi apparisti
notturna e senza veli
semplice
come un'alba nuda
desiderabile
come un frutto proibito
che a spicchi si consuma
senza lesinare nulla
succosa e carnale
Insaziabile
mi apristi i tuoi varchi
di seta e corallo
ordendo
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Peste di morte
avanza e sorride...
guaiscono i cani
al passaggio
sogno per tanti
e destino infelice
putrefatto processo...
spulciando le ossa
sul marciapiede
sconvolti tutti
dal calpestio malato
ammorbante l'attesa
e unico proclama...
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Sarà la solita luce o pioggia
nelle tasche del cielo
a guardare la vita,
quando il vento del tempo
ancora confonde, sottrae
riaffiora, ricorda
nei giochi scalzi dei giorni.
E disperdere fuochi antichi
come la neve
dimenticata sui
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| Per via in un sabato varesino
il venticinque di giugno
con poca gente in giro
e un traffico rado.
Chi ha potuto è partito
qualcuno va al mercato
o attende davanti al negozio
chiuso ancora per poco.
La mendicante in servizio
già
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Spogliami, le braccia come rami
che d’ ogni foglia il fremito io avverta
Risalimi il fiato attraversami per la bocca
recando umori di te fino alla gola
Scendi divaricando gambe
come tronchi al bivio
ad accogliere un nido
Suonami note ad ogni
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La tavola imbandita
al cospetto dell’amore.
Pane spezzato nei piatti
vino rubicondo nei bicchieri.
Risveglio senza
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Stanno i ragazzi a ballare sulle piazze d'Europa
parlano la lingua della musica
disegnano arcobaleni sopra le frontiere
stanno i ragazzi seduti sul prato
parlano della vita e fanno l'amore.
A loro non importa il colore della pelle
la lingua o le
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Continua ancora, il mio cammino
ogni volta sversando dolore
e lasciando sul mare, scie di pianto
in orme perdute, nel discosto vento.
Riuscirà la barca della vita, carpita al tempo
ad entrare in porto, intanto che ride?
Al perso colore della
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Chissà che agenda zeppa d'appunti devi avere per
seguire ricordare poi di ogni ammazzamento
sai per certo chi è colpevole qualè la ragione
Pure conosci i troppi incolpevoli suicidi disperati
i piani di cuori storti menti corrotte
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Sono pensieri scritti
su murali di pietra scrostata
i miei versi nascosti
disegnati da una memoria
che il dolore rallenta
stordisce
son come un addio
alleggerito dal tempo
come un dono per ciò che rimane
sono l’ultimo sogno
regalato
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Turan |
25/06/2016 10:27| 185 |
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| Una luna lucida e tonda
di un candore superbo
abbaglia la mia notte
l’aria amarognola
di rossi oleandri
tocca le mie ciglia
come la carezza dell’erba
tra i capelli
le tue mani s’intrecciano
alle mie
in una complice danza
di sensi
il cuore
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Echi d’infinito
percorrono la schiena
solamente un sussurro
mi separa dall’anima
voglio accarezzarla
con bisbigli d’anemoni
corolle sfiorate
da emozioni impolverate
in prigione agghindata
di ciglia truccate
voglio ascoltare
il battito di
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| Metto la mano su quel monte
bramo il tuo latte
per vedere il tuo carro in fiamme
procreare alla fonte
i gatti miagolano nel tempio
e tu regina del tuo nido possente
stanotte e per sempre
liberi il tuo amato nello scempio
toccami la candida
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| Accoccolata al tuo fianco
sento il mio cuore
battere di nuovo
Ti guardo.
Hai gli occhi chiusi
sorridi sornione
appagato
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| da quassù nessuna malerba: neanche un piccolo rumore, si sta bene. Neanche sembra che esistano le cose.
Mi avevi detto: -aspetta l'aurora, e vedrai ogni piccola luce tremare.
Se fosse tutto un piano scriverei un frammento di fuga, però
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| L'angelo che è in te
ha chiuso le sue ali
stringe, pugni silenziosi
nelle tane della terra
L'angelo che non sai,
che non vuoi sapere,
non si pente del dolore,
lui ha amato il vento,
la tua notte
ha toccato la luna,
con le sue
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E sazia non lo sei
tu schiava del vorrei
distesa in questo mare di passioni
e bruci il mio dannare a piacimento
col tocco del tuo intenso folle vento.
E sazia non ti voglio
in questo gioco spoglio
che ha fame e inappagato non si cheta
cercando
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Talvolta m'appisolo
su strofe manufatte
in quei dì
di duplice sentire
bianco e nero
luci e ombre
che a
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Dall'alto di queste mie nubi
ogni compostezza trae la pace
e si frastaglia luce d'ombra la speranza
Le case polverose alitando appena, il verde
il
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Esco fuori per trovarti
come sei nei miei pensieri
leggera e soffice più di una nuvola
con i tuoi profumi di
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Ombra liturgica, restami accanto
ho paura del buio e di ciò che nasconde
perché il cielo è più scuro degli occhi di pianto
quando il giorno sfiorisce e la Fede soccombe.
Ho ricordi sbiaditi da non dimenticare
e frammenti di sogni da incollare sui
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| Tuffati nelle voglie del mio cuore,
come un sole che scioglie il gelo degli inverni,
e il dolore...
Emozionami l'attesa dei nostri corpi
che si cercano,
come naufraghi scamapati al digiuno dell'amore.
Brillami nell'anima...
T'accarezzo
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| Ciliegia passionale e sconvolgente
col fuoco della carne irriverente
racchiusa in un amplesso di pantera
coi giochi insuperati tuoi di fiera
selvaggia ed affamata e senza inganni
ti avvolgi posseduta da una scia
e più ti scavo dentro e
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| Ripercorrevo quel tempo,
dentro di me,
tentavo di riconoscermi Giano bifronte,
davanti a specchi concavi
che mi rimandavano soltanto
il rumore sordo di vetri in frantumi.
Era sospeso quel tempo!
Quando il pettirosso cinguettava
posato sui
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Eolo |
25/06/2016 00:05 | 2136 |
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| Con languide movenze
discinta
ti abbandoni
dopo aver colmato
la tua erotica sete.
Ma è solo fugace appagamento
e subito riprendi
ad elargire
lascive carezze
al tuo uomo
mai pago
delle tue effusioni
e ricomincia
la frenetica
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| Come una febbre malevola dentro un ira devastante
l'aria malata di città abbandonate al rancore,
nelle ombre dimesse di prede sacrificali
ho cercato una scusa tra le mani impietose.
Vedo madri attraversare giardini desolati
in un paradiso
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44 poesie pubblicate nel giorno 25/06/2016. In questa pagina dal n° 17 al n° 44.
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