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Le 60 poesie pubblicate il giorno 29/01/2015
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Inizia la storia di noi inconsapevoli
che un giorno il caso pose là vicini
ed uno sguardo ci sorprese a scrutar le origini
nei nostri occhi tristi e insieme vividi.
Il viso premuto sulla spalla, immerso nella morbidezza di una giacca
che
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In tra’i spettri e le brume e i ghiacci e i fiori
un corteo lentamente or s’incammina,
e in pianti di salmodie e di dolori
la bara si lamenta, e ne destina
all’ultimo soggiorno e a’ mesti cori
l’orbo cenere e l’ossa, e alla ferina
tomba si pasce
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| Sull’onda dell’intesa scolpivi
il corpo esile
viandante di promesse.
Guidata dall’altruismo crescevi
nutrendo la tua memoria
di baccani innocui
al risveglio del sogno.
Solchi sul viso
a testimoniare il tempo trascorso
tra le viscere dei
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Amo di te quelle fughe dal mondo
i silenzi che estendono il tempo
le parole taciute in tenerezze palesate,
l'impetuoso tuo respiro che sempre
mi sorprende e seduce.
Quelle mani tenaci, fidate che cingono
e spargono semi d'amore
quando il corpo
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Sguardi severi e fieri indugiano sui lembi
stanchi, emaciati, inermi, resti di vita andata
Mucchietti d'ossa ergono un monumento al cielo
nell'aria un forte odore di cenere e peccato
Lacrime dalle nuvole lavano via le anime
senza scalfire il
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| A due passi dal mare
lascia che ti baci
dove ogni tuo pensiero
brama il traguardo
Spogliami per vestirmi
della luce dei tuoi occhi
sulla tua bocca
tocco ogni parola
Sai di ciliegio in fiore
sai di mora
Sulla mia bocca
sfiori ogni sapore
So di
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| L’universo.
Un solo corpo pulsante.
Si compone in tutti i modi
e per bene si scompone in un equilibrio cosmico.
Rete di galassie che comunicano tra loro.
Dimensioni a noi sconosciute.
Spazio infinito senza fine e senza limiti.
Ordine
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| E’ appena giorno.
No, cavolo!
E' già ieri.
Grigio colore del risveglio.
Intenso e desolante grigio.
Palazzi di
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| Fossi Dio
avrei una vagina
e due sponde
il fiume in mezzo
che scorre a valle
dai piedi del monte.
Fossi Dio sarei
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Se credete che lo Spirito Santo sia di pietra
e come la pietra non si muove né respira
Se credete che chi crede non può toccare
Se credete che la Parola sia morta
Se pensate che la fede sia solo un anello e magari da
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Richiudo il romanzo
nostro frutto di quei luminosi giorni
e lo appoggio su bauletti
di fogli e spartiti
accatastati accanto al letto
Le sue pagine
sono petali e spine
orizzonti chiusi a forza
che ancora cigolano lacrime
e consapevolezza di
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vennero di notte
le grida laceravano il buio
lame arroventate
nei polmoni
gelo che geme nelle viscere
spari nelle tenebre
voci sconosciute
ringhio di lupi
e quella notte le stelle
tremarono sul petto
anime sole
uccise dalla brava gente
con
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Senti? Lo senti?
Nell'afono schianto,
sulle palpebre nude della gente,
il silenzio della neve che scende?
Sugli abiti di pelle e d'assenzio,
cuciti dal'effimero Nulla.
Fino al bianco midollo.
Tra le palpebre nude della gente.
E' la neve!
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Spiaggia deserta
violentata dal vento
in inverno
Orme scomparse
ricordi solo fantasmi
sogni dissolti nell'aria
Voce del mare ruggisce
giornata
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“Dov’è? Dov’è quel porco traditore!
- gridò la donna armata di coltello -
Va sempre per ‘donnacce’ a
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Il mio cielo non potrà
mai
essere blu
come il mare d'estate
ma grigio
come il fumo di un
vecchio camino
come le mie vuote
giornate
in assenza di te.
Il mio cielo non potrà
mai
avere un sole
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Scorre veloce il tempo
treno in corsa difficile da gestire
ogni respiro un fiore da cogliere
adagiandolo sul tuo seno
non passa giorno
che profumi sculettino
innalzando i gradi dell’amore
incandescente sorpresa riscalda
lasciando sul
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Lievi come il respiro le parole
che ti escono dal cuore innamorato,
come alito di vento profumato,
elisir che delizia chi
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Fulgide chiome,
giaciglio di riposi.
Onde brune
accarezzano il viso.
Tocco di seta
leggero tra le
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| Creta
plasmata a tratti, muore all'istante
nei momenti dello scorrere vita
rinasce consumata, modellata
nel tempo, colorata
voce del vivere, danza;
e si perde avvizzita la speranza
porta nei luoghi le catene
antico amare del voler bene
un
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Abbiamo provato ogni metamorfosi dell'amore
e visto le realtà cambiare di conseguenza.
Ne abbiamo assaporato tutti i sapori
e percepito ogni odore di stagione
perché tutte le condizioni
hanno un segno distintivo che li
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| Come si posa un bacio
tra le ginocchia e fianchi,
cosi adagio, si culla quest'anima tra le tue dita.
Sei un maestoso salice,
i cui rami si sono chinati ad amarmi.
Come il primo raggio di una stella incandescente,
così mi penetri nelle
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| Guardo la luce e rimango nell'ombra
sento la vita ma non la capisco
e di tristezza il mio cuore s'ingombra
dentro al
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Chissà se il vento ti ha portato i miei pensieri,
chissà se la tua bocca ha sentito il mio sapore,
se annusi
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| Passano i giorni
non li contare
siamo vele libere nella città del cuore
che conoscono la brezza e il temporale
l’aria incerta del mattino
e del brivido del sonno ogni particolare.
Passano e noi siamo i giorni nelle ore
momenti sul far della
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| Nell'enfasi di una gioia inesprimibile
godi appieno la felicità
in uno stato di permanente benessere,
anima sdoppiata
tra"il qui e l'ora"
e un perenne sostare al di là del tempo
immoto,
ovunque esteso,
oltre i margini
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Campanili svettanti e miraggi veo,
fantareale transito di bagnanti,
aspra mistura, e improvvisamente...
Sull’uscio di
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Sempre ubriachi di entusiasmo
credevamo che vivere
era una boccata di ossigeno
sulla nostra pelle fresca,
lo sfioro di una carezza
in un lago d’amore,
una giostra di passione
in un cielo sempre blu,
un paziente canto di angeli
che ci stordiva
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India |
29/01/2015 04:08 | 1662 |
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Arriva carnevale
tutti a costruire maschere di politici
che se la ridono di gusto
le loro facce sono già una
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Amari son gli sguardi
figli di scevre forme
e di sapori ispidi
che si stampano
di sale appiccicoso
sulle retine.
Sotto il mandorlo
ho colto a piene mani
quel tuo sguardo dolce
e l'ho bevuto
mentre in testa costruivo
un diadema di pensieri
a
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60 poesie pubblicate nel giorno 29/01/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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