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Le 68 poesie pubblicate il giorno 13/03/2015
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Poggiai una goccia di ghiaccio sulle tue ginocchia
e l'asciugai con la mia bocca
poi l'appoggiai sulle tue labbra
e sui capezzoli duri del tuo seno
e li lavai con la mia saliva.
Del tuo amore respirai il desiderio
del tuo corpo anima e filo di
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Un raggio nascosto
tra le nuvole di un cielo, che miete veleni,
che timidamente s’affaccia in un mondo che non conosce noia.
Senza ragione, avanzano passi
di falsi idoli, all’alba di un’era tormentata,
che di raggi conosce quelli di luci che
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Con occhi innocenti,
sotto la pioggia,
i cipressi accompagnano
i miei passi dove eterno
è il tempo,
dove i fiori frofumano
d'incenso.
Quanto silenzio!
Nella morente fiaccola
del cero,
i colori si annullano.
I nembi
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Ho visto cose strane
penetrarmi dagli occhi.
Ho visto l'agitazione violenta
della pelle del mare e del lago,
il tempo burrascoso,
il vento furioso,
incessanti piogge
fluire dalle bocche
e dalle mani sane
di menti abili nel banale.
E poi ho
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| Pareti d’orizzonte ...
chiare anime
tra sorrisi e pianti
percorrono il tempo.
Sotto gli occhi di tutti osservo
il menar agitato della vita
urla di tramonto all’alba
srotola frenetico un altro giorno
tra contorni di labbra
che annunciano
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| Quando il pensiero va oltre il pensiero
e nulla diviene distante
nella sincronia di intenti
Si appianano
i massi incerti
di spigolosi passi
Nuove abitudini ogni giorno diverse
In uno sboccio di colori dietro ai vetri
si tingono di vermiglio
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Frutto d'ingegno
fu l’eros mascherato,
rappresentando Zeus in un cigno,
l'idea imprevista del raffigurare,
tra uomo e donna,
l’atto puro sessuale.
Rannicchiata al cigno Leda,
è innocenza che s’adagia nel mito
dove il legame erotico si
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Salgo tra la platea,
altro non scorgo,
che alberi spogli,
che tra velate foglie,
buttan gli sguardi spauriti,
in un Mondo
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| Ogni cosa era diversa,
anche le labbra avevano
suoni gioiosi
che adesso non odo
E le canzoni agli angoli
della mente
correvano con le maree
oltre i giardini di cemento
e c’era sempre un bacio
a fermare la corsa
Lì,
dove oggi
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Il profumo
di un ciliegio in fiore
posato sulle labbra
solitario ascolta
il tempo scandito
da un batter d’ ali
lo sguardo assente
su voci lontane
porta via i pensieri
collane
di parole cristalline
leggere come neve
ritrovo nel
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Nessun problema no, nessun problema
smorza la luce luna, stasera non sei di scena
c’è quella spina sai spinge nel petto
un’ombra inflessibile; là promette inganno.
L’odore della cena ancora calda
abbraccia il cuore, ora
che è sera.
[ Quella
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eccoti al quarto sorriso
al terzo rimpianto
alla seconda carta da parati,
eccoti dentro un vaso appena rotto nella prima versione di un pianto
giocattolo inventato, ragazzino lupo
ultimo in piedi da sinistra il più distratto,
eccoti un sogno
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Tu immutabile bellezza, foglia baciata da rugiada risplendi agli albori
venti sussurrano tra le fronde cullate dai fruscii, increspan le silenziose acque
linfa, terra, di vigore profuma l'aria, da forti radici ti sostieni
Natura stessa incarni, si
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Ma che allieti, oh cantor, nel ciel che splende
nel mare delle gemme e agli arboscelli?...
Succube e impervio d’un sogno che attende
Morte, non è che ‘l cantar degli augelli;
e tu perennemente al Sol che fende
i nugoli pallenti or voli, e a’
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| Paura non avrò più
del buio e della notte.
Sorriderò alle stelle e
della luna mi innamorerò.
Il mio letto non sarà più
freddo come una montagna
che di bianco si colora.
Le mie lacrime
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Quando l'aurora
sorgente splendore
invade il giorno
riaffiora energia...
-scudo-
forza assoluta nell'universo
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| E' tazzulelle do cafè ncòppa 'a guantiera.
O' passo svelto pè fuoricasa.
A' mano ferma sotto 'o vassoio,
pare n'equilibrista mièza 'a folla.
Pioggia 'e viento,
m'aggià stà attiento 'a nun fà
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E' nei passi l'andar via
il silenzio oscura un sorriso
righe di lacrime in viso
carezze sfumate
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L' amore per la vita, la natura
una perla amata tra le visioni offerte,
una finestra socchiusa al suo chiarore
nel fascino d’un arcobaleno, dei suoi colori
ad illuminare della vallata... il cuore.
Nei silenzi, la fresca aria che sibila
candido
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Mentre il cielo si colora di rosa
l’ultimo lembo di notte svanisce
la felicità assaporata nel sogno
s’eclissa al primo sguardo del dì.
Rivedo la tua bocca vermiglia
come fresca melagrana matura
poetico dono che t’assomiglia
e che
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Ma lascia stare cara amica
che non nuoce affatto la mancanza tua d'acume
se intravisto non hai ancora al di là dei propri sensi
le fondamenta d'un muro dipinto in sovrapposte verità
Acume mia cara e furbizia nell'assorbirne il
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| Qualunque colpo, pressione
a rammentarmi
che t'appartengo.
Ansimo come in una grande corsa
un vento dentro.
Ed ho trascritto, su piccoli fogli
che volano tanti pezzetti di me.
Sei in ogni anfratto della mente
nell'immaginazione
la bocca
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Non ce la fa il vento
a strappare via la pagina [di vita]
scolorita dal pianto
di questi lunghi inverni
E le carezze rimaste a mezz'aria
sono tramonti persi lungo i viali dei giorni
"I silenzi di una mamma"
Si nascondono
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Una freccia color lama
grigio fumo, bruciato
da mille pasti di sgomento
mi irride il petto.
Sì, la vedo
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Ho visto Gesù Cristo in mezzo a un prato,
fissava una siringa insanguinata,
sembrava assai deluso e
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La tua vita respira lì in quel blister
soffocata da pensieri da schiacciare
sempre pronta a mettere fuori gli artigli
quando improvvise si aprono le ferite
non facile competere con chi
vuole sempre averla vinta
il male non vuole stare
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| Se desgarraron sombras
que lamían silenciosas el día
abatiendo confusa pluma mía
entristecido animo entre marchitas paginas
Y se asaron horas que ahogándose lloronas
cortaron sueños años y
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| Sognavo...
immerso nell'onda
d'un crepuscolo d'oro.
Innocente respiro
al cielo saliva
inondato di stelle.
Ed ora
una nuvola rossa
sosta nell'aria
dipinta d'azzurro.
I tuoi occhi di luna
nelle calde notti
s'aprono ognora
a carezze
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Ricorrerò sempre a te,
cercherò sempre di stringerti mano nella mano
per camminare lungo le pendici della vita.
Saremo nuvole che lentamente s'incontrano
per perdersi in un bacio che dura tutta la vita,
ci libreremo in cielo come
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Cinque dita
sulla fronte
sparse
come pilastri
a sorreggere
lo scheletro
dei ricordi
Cinque dita
come
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68 poesie pubblicate nel giorno 13/03/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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