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            | Silvia GottiLe 449 poesie di Silvia Gotti |  
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        | Se avessi il tempo lento, di una sera ammuffita
 a ricordarmi che
 il fascino è un sorriso,
 una testa
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        | nella costante umidità dei miei occhi trovo un lampo
 il sole che entra e vuole me,
 sarai come un raggio che tempra il buio
 abbraccia l'ombra e
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        | Amo il brusio della notte, delle parole che fioccano soavi slanci di petto.
 Amo le lacrime che scendon fresche
 dal groviglio di pensieri in fiamme,
 annaffiano la via del cuore.
 Amo l'alba, e farci l'amore con mosse lente,
 come sciogliersi
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        | Metto il cuore al fresco lo chiudo perbene, nella lucida veste
 che non è più tua;
 come può un cellophane
 salvarti l'anima?
 Se volesse qualcuno
 di me nutrirsi
 almeno soffocherebbe.
 (a questa armatura giunsi
 dopo indicibili
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        | Da come passa e non duole mi matura sarà la cecità forzata anche dei sensi
 che per sorbire i tuoi soprusi ha messo casa
 una calce fitta e una gettata
 di vomito e lacrime edificante
 solo limiti, fragilità e pochezza
 a me, che
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        | Mi sembra riso che rompe sottostante il silenzio di un cammino dondolante, poi
 eccone ancora sopra il piano che contorna
 la mia anima lì stesa dopo inutile gogna
 averti avuto è esser persa in un luogo
 che non avrei scelto di
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        | Continuo a credere che il mondo sia un posto da conquistare, con fatica
 e non per averi che bastano a chi
 non ha nulla da darti e cerca, anzi
 di togliere ciò che non sa esser per sé.
 Ladri lasciatemi stare se così misera sono
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        | Nelle panchine fredde della metro con quell'aria ghiaccia che odora ferro
 e dopo un fischio, con cartoni unti e
 stracci arrotolati io chiedo solo una moneta
 e non mi importa dell'odore o del colore,
 né se tu sei fermo su di te o qui ti
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        | Mentre mi chiedo a che serve, se un lampione e la sua fuliggine gialla
 ha più coraggio di te e svapora sull'asfalto,
 mi fondo anche io nel saziar lo spirito del poco
 che trattiene e non scalda,
 ho sete, di parole vive
 che mi illuminano
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        | sul limitar dei sospiri lenti che attingono i colori dai baci,
 dai miei flussi d'anima agitata
 attraendo il tuo severo arbitrio
 nel decidere d'amarmi o possedermi
 io taccio e viaggio fra il tuo bel corpo
 e il mio calore, portiamoci alla sera
 quel
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        | non ho avuto il tempo di accudirmi e spesso nemmeno di strapparmi ferocemente
 le labbra per tacere, non ne ho avuto
 perché tutto a te l'ho donato
 per stupido e ingombrante amore
 che io solo sento
 a te pesa, a me rovista dentro e
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        | arrampicato fra i lastroni di serpentino e glabro
 di un paese è il mio cuore
 rapito dai suoi occhi fra i sassi
 e mi sfuggi da tempo ed io ti cerco
 e piano piano la salita si fa lieve
 e osservo fra soffitti ed archi
 nelle case come la vita
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        | di quel velo che parte dalle palpebre ai fili
 di verde che germogliano
 in ogni certezza latente
 senza temere confini
 che null'hanno
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        | al tuo incavo che sterno sforza all'amore
 e giù sottace al fermo
 e austero torace
 adattami alla pelle
 bruna di origine e chiara
 di eterna
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        | ho lasciato un biglietto lì sulla credenza del mio cuore bianca levigata non odorava
 di miele e coppale, ho rimandato un viaggio
 fuori di me perché tu mi facesti vedere dopo
 l'amore dei paesaggi che non sapevo e lenti
 correvano sulla
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        | forse può bastare un sorriso a trasmigrarci in altri lidi o
 in fugaci sogni? sì se la sua
 mancanza è simile nel dolore
 e nella felicità,anzi se in questa
 si rende più vistosa perchè
 con quelle labbra
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        | amore palpitante che si sporge dalla rotta consueta e nell'ombra
 crea un sogno ed un corpo che
 si schiude come la vividezza dei
 colori dopo un timido offuscamento
 amplesso di luce fra un messaggio
 e l'altro vorrei i tuoi occhi e quanto
 altro vuoi
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        | dai tuoi capelli al profilo severo cosa mi desta attrazione: il verde
 macchiato dei tuoi occhi il naso
 che si flette sui sorrisi e mi poggio
 o più mi aggrappo alle tue spalle
 che ti rappresentano parecchio
 ferme rigide e spigolose e ti
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        | che vuoi tu mio corpo che da tempo ormai che
 non ricordo a me ti
 affidarono, come osi
 cercare altro a cui
 donarti senza che possa
 frenarti se io ti son
 padrona e non ti dòmino
 perché tu d'amore
 il dominio brami?
 le braccia
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        | ti tengo fermo nel viaggio di un amore attaccato ai miei fianchi saldato di
 passione stretto al petto a consolarci
 di troppi pensieri e lente soluzioni
 ti offro me col mio sorriso e la mia
 anima che sì molto riluce perchè
 di te si
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        | ti osservo come un treno che sferraglia su pianure argentee di albe collinari tu
 che lavori con mani ferme e mente attenta
 dividi le cose come attimi eterni non
 fermarti che per uno sguardo su di me
 e m'innamoro di semplicità e di
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        | mentre passa la tristezza fra un verde ed un rosso terra di Siena tu fra una
 curva e l'altra ti risenti zittisci e parli
 forse non sai che la tristezza che mi
 affonda è tanta perché tanto è ciò che
 provo e come faccio io
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        | giochi sottili di vedo non vedo urti di volti lontani un lembo
 trasparente eppur intoccabili
 se insisti si infrange l'alternativa
 è provare ad arrampicarsi sui
 miei fianchi e scavalcarli forse
 se resto qui un giorno questi
 vetri si
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        | amore ti invito alla cura quando ti carezzo i capelli rigidi come il tuo profilo ed ho
 spezzato il respiro in quel paese in cui
 mi nascondo, ho sognato fra le lacrime
 di corpi su di me e di una parete di sogni
 in cui scandivo i minuti ed ero felice
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        | è vero a volte le colombe si bagnano e restano come frasi non dette lì
 a bordo di uno specchio d'acqua
 ma quando il sole le veste spiccano
 un volo con ali di cuore e gocce
 spandono in aria verticale come
 l'ascesa a te che forse non
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        | quelle come me hanno mattine sempre uguali e serate sempre diverse non parlano prima
 di due ore per poi non smettere più di
 riempire gli altri, quelle come me non credono
 che ai sogni della notte, temono un abbraccio
 e non credono di poter
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        | che pioggia di eventi la mia vita povera di luce
 vissuta la notte dove il silenzio
 le ombre ed i sogni assumono
 altre forme e nelle loro evoluzioni
 anche un fazzoletto diventa
 una nuvola stammi vicino chè
 tendo a nascondermi lo so
 non sono
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        | tu come un giorno di neve all'improvviso che togli il respiro
 quando apro la finestra e
 fresco nel petto e pungi il volto
 con aghi di cielo e
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        | potrei forse morirne di una cosa che da te a me pare normale
 anticiparmi delle azioni a volte
 dei pensieri risiede dentro un
 bacino di memorie in cui sogni
 ibernati chiusi in diari e fiabe
 e poi leggende... pochi hanno
 il coraggio di sperare ancor
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        | si può forse limitare amore fra un giambo una rima e
 delle virgole uncinate?
 il mio non riesce a chiudersi
 in orizzontale ardimento
 e se qui non lo scrivessi
 forse le parole girerebbero
 a spirale o si monterebbero
 addosso come due che
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            | 449 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
 
 
 
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