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Ribellione
Le 7061 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
Il sole si svela nel suo alto
splendore, donando risalto
alle meraviglie terrene.
Oh ninfe dei boschi, serene
estati, potranno i dolori,
con passo felpato, tornare
nei propri luoghi a sprofondare?
Male, dilegua nei grigiori!
Questa giornata
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 | Sono fiori
che si trasformano in roveti
le opportunità di serenità svanite
quelle che ci perdiamo
quando
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| Il mio usurato spartito langue nella curva disarmonica dell'umore.
Io dettato delle mie perplessità non trovo una verità da proclamare,
solo piccoli soluzioni temporali che scivolano via come ruscelli.
Ma la forza della libertà mi
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Il mondo s'abitua
ad ogni demone
l'asfalto difende l'aria tenue,
un manto di cemento si pone
su terra morta bruciata
con ala tarpata
il cielo ha il suo linguaggio
il solo modo che a noi giunga
dispensa gocce come ingaggio
un poco d'aria che
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Non sopporto l'idea
che in questo mondo
si alzino lamenti di supremo dolore
e sorrisi radiosi
nel medesimo istante
Non sopporto l'idea
che questo suolo
sia calpestato
da scalzi piedi doloranti
e al tempo stesso
da morbide costose
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 | Sfogliando i giorni
che non hanno un nome
chino il mio capo
succube di una reticenza
a cui il cuore dovette abituarsi
ma che amplificò il peccato...
il tuo silenzio sappi
per il mio convulso esistere
malgrado il sangue
fu un vergognoso
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Parlami del mondo
e della ricerca di pace.
Voglio avere le risposte
che rendono inquieta la mia mente.
Parlami dell'essere umano
e delle sue contraddizioni.
Io credo nella pace,
voglio respirare aria sana.
Parlami dei sogni
e della ricerca di
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Jimmi |
10/07/2011 10:13 | 2115 |
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Il mio braccio debole
non regge il peso della spada che tu m'offri
non si addice alla mia pelle questo metallo freddo
non uno scudo
né una corazza
non un elmo sul capo chinato.
Né mai alcuna lama potrà fendere l'aria
e
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 | Sonorità spanderanno
cerchi solidi,
schizzi immondi
infrangeranno vischiose ragnatele.
Cadrà il ragno
con i gusci di mosche
prive di occhi e cuore.
Il mio grido
sarà l'ellisse di un sasso
lanciato in liquami
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| La muraglia sale vertiginosa,
come il muratore edifico barriere,
l'udire sconvolto da menzogne,
trasporta il mite allo stato furioso,
e la memoria torna al giaciglio,
dell'arte imbevuta di rivolta,
mai come al presente,
il mio essere orfano
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 | La pagina del tempo
mortifica una ragione
che non si sa quietare
l'errore umano
non offese ma uccise
e nonostante il cuore
ormai si sia piegato
al volere di quella Santa croce
io pecco
perché non posso
e soprattutto
NON
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 | Affanni segreti
rattrappiti nel grembo
gravano su ognuno
in una spirale di fumo
scarichiamo rancore
nel ripetere il gesto
bisogno d' esser
per negare timore
intorno al mio ventre
chiudo un altro cerchio
su sangue e carne
metto un
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Prologo
Maledetto lurido bastardo TEMPO
da questo inverno ti sei annodato alla carotide
assassino delle mie illusioni
mi porterai via tutto ma non la mia pazienza
cialtrone burattino incantatore
che di mese in mese procrastini l'incontro
ed io vi
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 | Un uomo che non sorride piu
è un piccolo coriandolo di immenso
che il destino ha mortificato
rimpianto inutile di una voce afona
che si eleva sottovoce
ma che colpisce
manifestando disappunto
per una vita divenuta lugubre
che senza
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| Ho rovesciato il cielo
e l'ho schiacciato col tallone
Ero furiosa per l'inganno
sono nata senza nuvole
ed ora mi specchio
nel'acqua fetida di una pozzanghera
Non vedo che fango
-polvere lacrimosa-
e m'affanno
cerco, tento
spero,
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| Ogni emozione colta in
campi di grano
è oggettiva
io ero papavero rossissimo
mi notavano gli stormi
al loro addio
ero riferimento
al passaggio
del già fatto
ero colore nell'oro divenuto
distinto pensiero
nella macchia
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 | E tu chicco di mais
in fertile terra nato
in zozzi metallici microonde schiaffato
nel culmine di pienezza
nella
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| Lasciamoci, ti prego, stiamo in pace.
Manco pe' gnente - le fa lui e la sfotte -
non sarà mica pe' quattro mignotte
che ho bazzicato, che me metti in croce?!...
E' vero che t'ho dato tante botte,
che me trastullo e nun lavoro mai,
ma se
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 | E su te e su me
sui cerchi delle sere
desiderio che scalda il seme
non suscita paure
lo spezzare del pane
accomuna il dì che viene
la gente guarda il mutilato
la sua voce è roca
nessun ponzio pilato
con pelle sporca
c'è
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Non Luogo
Il cancello vetusto e silenzioso
Il cancello conduce al luogo del Non Luogo.
Seguo la ghiaia del sentiero
nera pece mi circonda.
Silenzio!
La pioggia silente e discreta cade
sottili lacrime di un piangere sommesso
nere e salate
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Credevo alle parole
ai canti celestiali
correvo nel verde dei prati
di quella Chiesa di periferia.
Solo amore
solo preghiere
in quelle carezze
nessun male.
Ma l'uomo nero era padrone di casa
aveva la mia fiducia
anche in quella stanza
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morena |
02/07/2011 01:19 | 1585 |
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 | Basta
rimpianti
basta sensazioni
legate a filo doppio col passato!
Basta sospiri
per le delusioni
che abbiamo
fino a qui
collezionato!
Basta
guardare in cielo
gli aquiloni
per poi tenere
il cuore appiccicato
alle solite e misere
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| Quante volte tu vieni violentata,
algida, immacolata, pura scienza
matematica, ben manipolata
secondo ogni più bassa convenienza!
Adulterata già dentro le scuole,
per cambiare le cose false in vere,
per aver ciò che mente fatua vuole
ti tolgono
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 | ingoio fuoco
nello splendido anfiteatro
dove eclissano soli di lucida ragione
insieme a lune docili
che fondono vibranti luci
con spazi incerti
lascio orme su suoli stranieri
nevose stille di follia incuneata
tra le righe del mio
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EnzoL |
01/07/2011 14:24 | 2242 |
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So che è un passo questa nuvola
so che domani non ci sarà
che il comitato dei venti non scherza
so che non posso aspettarmi niente
né vecchi palazzi ne vecchi coltelli
né inverni sotto i tuoi occhi di cenere
se tutta
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Pane senza briciole
vecchiaia senza rughe
abbracci senza vincoli
ecco ciò che chiedi
Mondo
Non vuoi che lasci
spazzatura
del mio passaggio in terra
ma non per desiderio di purezza
no... no
la tua è una voglia
di splendida
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Il pregiudizio
vive nella sterile
terra
degli stolti...
Nero e viscido
serpente
nel profondo
umano ventre
le sue mille radici
affonda.
Tenebroso male
difficile da estirpare.
L'anima cieca
è incapace
da nuovi
cieli e
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rivivere nel vento
Sentire amore a stento,
Solitudine padrona
Ingoia ogni persona,
Mente amica plasma immagini
Tratti di vita gustata ad acini,
Destino cercato
Pezzo di vita sprecato,
Dare se stessi in mano indegna
Tratto di tempo in dolore
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Sole!
che ridi stasera!
perché non vai via?
Nervi distesi,
gonfiati or ora...
ci vuole un anestetico!
Batti tamburo!
esplodi rabbia!
non so perché ma non c'è risposta...
Ogni giorno vien la sera
ogni mattina vien la
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Ti metti la scarpa di pelle lucida,
nera con tacco dodici.
Osservi
lo zerbino colorato
prima di entrare.
Lo osservi?
Quel profumo non è il tuo.
Passi di nuovo,
con quella gonna
che si abbina bene,
ma quel profumo non è il
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7061 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 4261 al n° 4290.
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