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Ribellione
Le 7014 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
E' fango
sul mio sguardo lucente
è letame
nella mia bocca
è lerciume che corrompe
ogni gesto
è sguardo tagliente
di sguincio
che ottunde la mente
è menzogna che
strappa la carne
è parola
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 | Se ti dicono
com'è
che devi amare...
se ti dicono
cos'è
che devi fare...
e qual'è
l'ora del sole
e quella
dell'amore...
e verrà
il giorno
dei fiori profumati
e negati
del pensiero...
No, non
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 | Torno ai miei 20 anni
voglia di vivere
di correre senza meta
di assaporare
gustare le gioie della vita
ma tutti i tuoi no
hanno spezzato le ali
i tuoi dinieghi
vere violenze dell'anima
veri soprusi
hanno demolito
reso fragile
negando la
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Un giorno siederemo davanti al mare,
gli urleremo contro,
lo malediremo,
dovrà sentire
tutta la rabbia,
l'odio,
la cattiveria del nostro cuore,
si agiterà urlando
ma noi urleremo più forte il nostro dolore.
E poi,
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Come se ancora
avessimo qualcosa da spartire,
-un tempo ci univa il cuore,
almeno il mio-
tu mi ronzi intorno,
ruoti
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Persuasivo, eterno
movimento ellittico,
mostruosa macchina,
sciocco non- spirito irreversibile
fonde penetrano le tue lame,
rombanti psicoanalisti,
nella carne
scindendola
dall'umano spirito umano.
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 S'eleva
Dove tutto ritorna
Come ammaliati
dalle stessa nota
Per un nuovo
orizzonte
a levar brillante le ore
Chiome rosse
che ondeggiano
nello stesso rituale
A ridar violento
un riandare
Intanto la notte
è blu
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 | è un dolore perfetto quello che sento nel petto
alza lo sguardo e guarda, vile sentire abile morte
è l'inferno che ti regalo, quello amaro di un cassetto
te lo restituisco, senza infamia e senza sorte
qui ti attendo, sulla soglia del
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| Da un fondo d'abisso
occhi che s'aprono
guardando qualcosa d'incompreso
maiolica incisa
retta che non valeva un ticket
e paziente torna a girare un mestolo
l'accoppapensieri
che perenne alza un lamento
per ciò ch'era proibito
ma
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| Ero un insegnante,
fino a quando un alunno mi ha fatto una domanda
a cui non ho saputo rispondere
e gli ho dato la cattedra
a dispetto della mia laurea.
Ero una persona felice,
fino a quando ho visto in televisione tanta sofferenza
inchiodata
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| Che timore dovremmo avere?
Che sensazione di resa?
Che groppo di pianto in gola?
Che nuvole nere?
Che porte chiuse in faccia?
Perché?
Noi siamo gli uomini!
Noi siamo il mondo!
Dell'acqua.
Del sangue.
Dei fiori.
Siamo le albe.
I
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All'ultima cena era arrivato
convinto
di non dover spezzare il pane
né sorseggiare il vino
per suggellare il patto
che l'avrebbe ammesso
in Paradiso.
L'improvviso bacio sulla bocca
di una lasciva creatura
lo tradì,
ché
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Non posso restare nel gregge
belare quando è il mio turno
brucare le erbe del pascolo
che un pastore per me ha
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 | Nè a destra,
nè a sinistra,
o al centro...
nè indietro
o in avanti...
ma solo
nella terra
dei giusti
dei grandi,
dei santi...
Solo dove
l'uomo
non si
tramuta
in fetida
bestia,
per sotto
la
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| Dové finita la morale cristiana,
Poni l'altra guancia al prossimo tuo,
Denuncia alla morale
Nella mia equivocità,
Denigro all'uomo.
Si è prostituita la tv,
D'un infanzia spezzata,
Si parla della solita storia,
Divo
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| Chiassosa pancia insonorizzata,
ammutolisci il lamento,
assordi la pazienza pure.
Ma è nel tuo fragore ipnotico
che le mie grida
in pensiero
si fan più massiccie.
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| stritola l'anima
questo cuore di ferro
luccica al buio
la sua lama
annichilisce l'ombra
tra le spire soffoca
e muta prega
saetta nel buio
viscida mano che
della serpe immonda
prende forma
cavalca nella notte
fiato che inganna
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 | E'diventato come un tarlo
al più presto eliminarlo
alle prossime elezioni
con i voti di tutte le sezioni.
Dove è finita la moralità
riferimenti di vita senza dignità
palazzo Grazioli è diventato un
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 | Tracce rosse sulle mani vuote
E l'ombra di un vecchio limite
dietro gli occhi inesorabilmente
giace l'odio d'amore veemente
ore e ore per coprire un cuore
ai margini del dolce sapore
che brama di sentire finalmente
l'abbandono pieno della
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 | Non hanno più vergogna
mandiamoli tutti alla gogna
tutelano i propri interessi
gli italiani li hanno fatti tutti fessi
Dalla destra alla sinistra
son diventati orbi della vista
tornassero i padri della costituzione
troverebbero subito la
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| Sfoderate le penne
un'ingiustizia sta
per passare da
queste parti
Tirate fuori i pennelli
Annerite le facce dell'inganno
Solo così potranno essere riconosciute
Riempite le strade
con la vostra forza di resistere
Vogliono scipparvi
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Quale Terra
è ancora nostra,
quale patria
quale onore,
in un paese
che non è mai una nazione.
Morti in battaglie
di niente,
a portar il principio
sacro e sociale
d'una fragile
democrazia.
Morti in famiglia,
sul lavoro,
per
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Tutt'uno con la mente già fuggita,
io vago solo per la nuova strada.
Sentir non devo ciò che più v'aggrada.
Ebbene scelgo cosa sia la vita!
Viver non è fatica per un fiacco.
Adesso sono il mio migliore amico.
Non mi
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E qui che vuoi lasciarmi?
rinchiuso in questa gabbia!
udir tu devi
la voce che si leva alta
codardo forse io!
negarti
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Nel precipizio delle mie ideologie colgo un vento di rivalsa che si insinua latente.
Perigliare mi è stato fedele per lungo tempo.
Ora scelgo le vie di fatto per riprendermi la mia identità.
Straniero in terra conosciuta vergherò i
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 | Voraci avvoltoi
su rancidi carcami...
Non badano all'acre
odore della disperazione.
Dolori denudati
da squallidi sofismi,
spudorata ostensione
di mortificate esistenze
esposte ad avvilente
ribalta.
Sempre più cupo
diventa quel
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| Respiriamo aria respirata
fatta di instabili definizioni.
A me i veli incontaminati,
onde flourescenti di fiabe oscene,
simpatici vascelli capovolti.
E gli aereoplani cadono
sorridendo
e squarciandosi sulla superficie,
i treni deragliano dalle
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ho abbandonato i respiri
e i freddi pensieri avvolti dal bianco,
dal nero
dai colori mai visti,
accolgo i profumi del tempo
persa di parole inghiottite.
Il merlo passa
non mi parla del suo volo,
vorrei che mangiasse
appoggiato alla mano
piena
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No
non si muove
questo prezioso spazio
rimane lì immobile
chiuso ad aspettare
il sibilio del vento
il naturale infrangersi dell'onda
e nel silenzio
fatto di tepore azzurro...
il nostro tempestoso mare.
Dinanzi al tuo di sguardo
le acque
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Giorni turbolenti,
giorni in cui la rabbia divora la ragione,
l'impotenza soffoca la reazione.
Giorni in cui...
vorrei -smetterla- di restare in bilico,
e lasciarmi finalmente precipitare
nel vuoto della follia!
E cresce dentro...
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7014 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 4951 al n° 4980.
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