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♦ Annalisa Amadei | |
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Le 37688 poesie pubblicate in licenza Creative Commons 
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- . -
In quali modi potrei dire che ti amo?
Anche attraverso una canzone,
nella lingua della mia terra...
Ma sarebbe sempre così poco
e comunque molto meno
di quel che sento dentro.
L’anima mia è prigionera ormai
di una forza superiore,
che
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Ruote di baci
abbiamo costruito
nel nostro circuito
nella calda estate
sorridenti ed invidiati
da chi non sa amare.
Adesso l’inverno
cerca una nuova festa
per chi si ama
mentre noi come mai
luminosi siamo
in quel dolce andare
sulla strada
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 | Di che colore è la tua ansia?
- Grigia, è solo ombra.
Quando arriva?
- È mattiniera, all’alba con un miagolio
confuso con quello del mio gatto.
Arriva da sola?
- Qualche volta con l’amore
qualche altra con la paura.
Resta a lungo?
- Il tempo di
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Gli spiriti nella nebbia,
oggi li ho visti
venire lentamente dal mare...
Emergevano invisibili dalla foschia
con lunghi abiti del colore verde delle onde.
Indossavano delle maschere, le nostre.
E i pescatori destreggiavano le reti
immersi tra
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Semino sogni
quando passi e mi saluti,
e mi par di essere
un venditore di baci
e ti ammiro
e ti parlo col cuore
e ti porto là oltre
i confini dell’amore.
Quando poi mi sei
lontana e piccola
mi sento fontana
che cantando abbevera
i piccoli
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Il rintocco
d’una preghiera
rimbocca
il lenzuolo alla notte.
Tra le dita
una matita
cerca di
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Al vento lancio
le mie preghiere
sulle vette bianche
scrivo i miei sogni
sulle albe e sui tramonti
stendo i miei limiti
nell’azzurro infinito
là faccio riposare
l’anima stanca
nelle Cattedrali
semi abbandonate
lavo il mio spirito
e quando
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 | “Ma vai a quel paese!...
Devi lasciarmi in pace,
si può sapere almen da me che vuoi?"
“Da te voglio di tutto...
ma può bastar per or che non resita
e allo stanzin mi segua a ceder l’osso ...
“Ma sola io non sono, non capisci?
ho un uomo che
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| Cammina uomo cammina
se la strada non è aperta
si aprirà, lo Spirito
Creatore e Santo
a te si affiancherà
e ciò che cerchi
ti verrà incontro
nella festa vera,
la festa del vivere,
che già c’è,
non non la vedi?
Non la vivi?
Guarda oltre
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| Io e te soli nei nostri
bei sogni di marzo,
in cerca delle prime viole,
fra i sentieri più difficili
perché là nascevano
un po’ nascoste, un po’ no,
ed era per noi, come
accarezzare l’azzurro del cielo,
ma più belle dell’azzurro
e dei fiori,
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| Giugno era una festa
tutti i giorni a raccogliere
le ciliegie con te.
Eri più bella dell’alba
e calda e colorata
come il tramonto
che ogni sera ci donava
l’ora, delle carezze e dei baci.
Le labbra tue due volte rosse,
le tue mani stanche
sul
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| Mi nasce un pianto
nelle notti del vento salato,
la rossa sabbia sul davanzale
dell’amico mare lontano,
lui si spoglia e strappato
dalla tormenta, sanguina.
Non si fa tranquillo
il mio sudato sonno.
Sporca è l’alba
quando torno nella corte
ad
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| Sereni fiumi di luce
mi nascono dalle rocce
della mia verde valle
e, lenti mi seguono,
mi illuminano nuove strade,
salgono e scendono
dai colli che ombreggiano
qua e là i ridenti prati.
In cuor mio prego
che non scenda la notte,
è bello
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| La coscienza dell’altro
io non la vedo, né la sento,
ma non mi va di investigare
come se fossi un teste,
e cammino spedito
su strade che già conosco,
quasi ignaro del tramonto,
del temporale o del vento.
Sento un leggero benessere
in una adorata
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| La mia festa è solo mia,
non è la luce che gli manca,
ma mille immagini, quelle sì.
La campana suona ancora
e il mio cuore di gioia si riempie,
leggera è la mente
nei ricordi che accarezza,
ma il volo della certezza
più non sento intorno a
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| Mi sorride il tempo
che saltavo il fosso
per vederti tornare
nei colori della sera.
Eri bella e leggera
più della brezza
che alla sera scendeva
per accompagnarti.
Io ero come un fiore
e vestito di vento
ti accarezzavo tutta
ma non
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| Nelle ombre che vestono l’uomo
la più nera e cruda era lassù,
là, dove le Cattedrali grondano
dello Spirito che alza
questo essere, simile a Dio,
e, che aspira alla propria santità.
Là, l’errore si è fatto: dolore
violenza, vera pazzia e
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| La notte mi ha dato il sogno
ascolto i passi dell’alba
apro la porta e ti aspetto
oggi è la festa,
la festa del cuore mio,
la camicia più bella
quella che piace tanto a te,
dalla finestra vedo
il prato che si sta svegliando
amo già tutto ciò ce
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| Dimmi uomo dove vai,
se una certezza non l’hai,
cento dei, non ti hanno comprato
e mille promesse ti hanno tradito,
hai forse fatto un patto con Dio?
Ora, voci confuse, ti annebbiano,
hai perso il sorriso,,
mi sembri affamato
ma non di pane o di
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| L’alba sento strana
una campana suona a festa
e mi accompagna
mi eleva nell’alba
grondo di gioia
su passi tanto cercati
distinguo a mala pena
la luce dell’alba
con quella dello spirito mio.
In Dio mi lascio andare
sommo i pensieri chiari
mentre
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| Le fonti di luce
non sono come le belle
fontanelle dell’acqua
che loro palano, cantano,
recitano una preghiera
che sa di eterna storia.
Le fonti della luce
germogliano simili a silenziosi
fiori coltivati al suono
di festose campane
e di omelie
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| Dentro e fuori me
panelli di luce vera,
albe e tramonti
non sono fra loro
in conflitto là dove sono,
ed io mi par d’essere
sulla tomba del male
e lì, cerco di navigare
sulle vette dello spirito
che ama sempre spostarsi
fra una vetta e
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| Le strade della luce
non hanno l’asfalto
né sono fra le siepi
ma salgono sempre.
Per loro la notte
mai si fa viva
sono figlie dell’azzurro
e amano l’infinito.
Lo spirito, figlio dell’uomo,
le cerca, le vuole, le ama,
e loro, si fanno trovare
in
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 | Tal seme quel granaio or poco interra
ma inermi e in armi ormai di linfa asciutti,
ferito dal fratello ormai rivale:
ma cosa importa poi se l’amico è Russo?
Antico suol vissuto era lo stesso
parenti ora aborriti non diversi,
grande nazione in un
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| Trascino il sole
nelle mie notti
prive di vera luce,
ma il sole non mi segue
all’ora cerco Dio
fonte di calda luce.
lo trovo in attesa,
l’abbaglio non c’è,
la pace del cuore
non manca mai,
le stagioni siedono
appena oltre
quell’azzurro
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| Nelle notti di maggio
brevi e profumate
fugge il pensiero
dal mio volere
e sono lassù
vestito di bianco,
mi sembra, ma non so
che io sia sulla strada,
la strada di Gesù.
E’ notte profonda
e l’onda del bianco
mi veste e mi stacco
da tutto ciò
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| Era un mattino di maggio,
nuvole di profumi e fiori
mi accompagnavano
sulla lunga strada
per andare alla chiesa
dove avrei incontrato Gesù
nel mio cuore.
Tutti erano per me
ed io pensavo a Lui,
cosa gli avrei detto?
E Gesù, mi avrebbe
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| E’ una miniera nera la mia notte
senza una fiamma di luce
manco una strada per il piede
né un soffio di brezza
solo io sento il respiro sereno
quello dell’anima mia viva.
Mi trascino in una preghiera
vecchia, antica da me considerata,
preghiera
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- . -
Credevo che per me fosse finita
già più di là che di qua
con la mia vita
ma mi ripeto ora
a più non posso
che è troppo presto
per dar soddisfazione
a quel bel mostro
del Nulla
E chi se no
che vuol da noi
la rinuncia
al bene
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I pascoli del cielo,
erano per mia madre,
lassù sul colle alto, là:
"Dio è più vicino,"
diceva sempre lei,
con gli occhi pieni di luce,
ed io in quel verde fiorito
pregavo con lo sguardo
fisso nell’azzurro senza fine.
Vivevo una pace piena,
che
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37688 poesie pubblicate in Creative Commons. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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