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Le 5070 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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 | Cos’è questo buio
Si soffoca non c’è aria
Le mani incrociate sul petto
L’odor di raso lusinga
La mente confusa
Non sente il cuore
Impotenti gli occhi
Cercano una scappatoia
Si eleva lo spirito
In dimensione astrale
Sbirciando
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| Venerabile giudice
illustri nobili alteri
signora degli occhi azzurri
e gendarmi dalle lustrine opache.
Condannatemi
alla pena di morte
perché colpevole
di sacrilegio
e omissione.
Nascosi la verità ai miei figli
sottrassi il
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Misteriosa notte
nell'anebbiato silenzio
senza sonni vitali
senza sguardi di stelle
rapita dal cielo
nell'assenza del tramonto
rigida
e tremante
nei brividi del respiro
offesa
dal tempo imprevedibile
sfiora
le tenebre ombre
spogliate di
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NEL QUADRO, DEL TEMPO PERDUTO, SI VEDE:
UNA MELA MARCIA,
UN VECCHIO LAMPADARIO IMPOLVERATO,
UN TAVOLO DI LEGNO CONSUMATO,
UN PIATTO VUOTO,
UN CUCCHIAIO ED UNA RAGNATELA…
S’INTRAVEDE POI, TRA LA LUCE TENUE,
IL VERME USCIRE DALLA CASA
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Bob |
23/11/2011 09:19| 1069 |
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Fisso lo sguardo
nel cuore del Giglio
-tu riposi-
s'eleva l'aroma amaro
del pianto
-non so di pioggia ma di sangue-
quello che abbandonandoti
ti ha fatto candida
Angelo diafano
alla finestra del paradiso
che io non posso vedere
ma
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Sono la torcia di me stessa
nel vorticoso spazio
d'un mulinello d'aria
schiaffeggio polvere di zanzare
che vedo io, io sola
e mentre il fumo divampa
si consuma l'ultimo delitto
nelle orbite scavate
come nicchie di preghiera
Che sia l'ultima,
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 | S' allunga, nella sera
un'ombra scura
di tristezza
gelido brivido
nell'anima
sale alle labbra
l'eterna
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Le rose nere
dopo un temporale
di buio gelo
Prendimi con te notte scura più del nero,
scioglimi nel buio come un fiume calmo
che trova il suo mare e ferma il mio dolore,
spezzami il cuore con una lama di luna.
Fa di me atomi d'oscuro e
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Le fiamme dell’inferno avvolgono gli angeli
Dio perché scordi i figli tuoi?
Il rumore avvolgente delle trombe
Lo scattante balzo degli
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 | In corti giorni
che lesti vanno
mi appresto al buio
lentamente
è la mia stagion
che vola via.
Ed è l’autunno
che infarcisce
l’animo cupo,
di rimembranze
del tempo dato
l’aver perduto.
Come foglie
restie sul ramo
nel mio autunno,
penso
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 | T'invoco... arcangelo nero
scarno il tuo volto sotto il mantello
celato da menzognera verità...un ghigno
e sono tua... peccaminosa come frutto fuori stagione
l'ultima fiche d'un gioco al rialzo... scalzo
attraversi gli anfratti della
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| No, non è morto il tuo sposo:
s'è addormentato all'acerbo richiamo del capelvenere
ed ora sogna i vent'anni mai avuti.
Ti prego, o figlia di Sion,
per le gazzelle ed i cervi della pianura,
non destare, non scuotere dal sonno
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| e soffia il vento da nord,
alito freddo
che agguanta l'ombra
guardandola in cagnesco.
ne delinea i contorni
ne ricama il verso
la guarda da lontano
poi da vicino
le sussurra il canto,
leggero il suono
che penetra dentro
raffreddando il
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| e,
la vita gli è scivolata addosso
come su un impermiabile, pioggia;
di brina non è rimasta nessuna goccia, e
quando il sole nero la rugiada asciugherà
gabbiano tra i gabbiani sarà, e
in spazi infiniti,
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| Quelle strade in cui cammino spesso,
Quelle molte strade che non mi hanno mai visto sobrio,
Quelle strade sibilano.
Gli abiti frusciano, ronzano, stordiscono,
sfregano tra le cosce come lame,
si lasciano disprezzare senza remore.
E oltre i cardini
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 | Mi siedo e aspetto
che tu riapra gli occhi,
inutile attesa
non sei più tra noi!
Ho spento la tv oggi
ma ho acceso il cuore per te,
ho interrotto la radio
ma ho destato i tuoi ricordi...
uno dopo l’altro
ad intermittenza
veleggiano al mio
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| Tu cuore incompreso
che bruci in questo letto di ghiaccio
un cuore di mille ferite
che sanguinano lacrime.
Tu cuore umiliato
cosa ne hai fatto delle tue emozioni?
le hai soffocate dentro la tua terra
bruciata dall'odio, dal rancore.
Tu cuore
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| Me ne andrò nella gioia
di un mattino d'inverno.
Sarà come scegliersi,
ad un tratto
per la prima volta.
Con le braccia curve
sui fianchi, guardarsi
stanchi e sereni
dalla cima di un sentiero
pietroso e sofferto.
Oh quante volte
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 | Vestita di quel male oscuro
che ti consuma l'anima e la carne
quando le suole per sperare sono lise
svegli l'ultima energia che resta
e guardi giù
dal ponte della fine
svanirà il terrore, se oserai
per un istante
e non ti
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| Arrivò tra il fruscio
degli ulivi in festa
il dolce vento
che soffiando sul tuo
labile lume ti condusse
per mano, alle porte
dell'ultimo sospiro.
Avvolta tra i ricordi
di chi tanto hai amato
sfuggi al tempo.
Mentre sulla mano
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| Ciclico sentiero della vita
riconducimi al mio arrivo
consapevole vecchio cuore
ha scalato paesaggi inventati
ruzzolando in parole effimere
alla ricerca del suo non fatto
addolcisci queste salite al mio corpo
scendimi ai piedi del mio albero
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 | Ho imparato a vivere anche quando ero morta
senza paure e persecuzioni.
Ho imparato ad amare
anche quando non c'era spazio nel mio cuore
e sopportare ogni dolore
come il fallimento di una madre.
Ho imparato ad ascoltare
anche quando ero sorda il
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Matura... cadde la notte
(nessun la colse)
sfasciandosi rovinosa
sul suolo d'amianto
Accorrete gente... qui giace il rimpianto
inginocchiatevi lesti e leccate... leccate
ciò che resta di ceneri arse
sparse come concime di bestie
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Stuprando l'attimo
in una semovenza
che ha del surreale,
possedere tutto
e ancora ambire
l'indecenza
della spudorata Luna
solo per risplendere,
gravida,
sopra detestati capi
candida d'Illuso,
fra brucianti comete
ambigue:
il malessere
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Passi lenti e silenziosi
Con intimi e protesi singhiozzi
Per l'ultimo stanco tragitto.
L'umido afròre è quel che spira
Dal legno del cataletto:
La fossa è già pronta
Nella cupa e profonda sua terra.
Il corteo si
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Tappeto leggero di foglie secche,
Arrugginite e spezzate sotto i passi,
Romanzo delicato di vento e rugiada
Suonava tranquillo al tuo arrivo!
E' stato lungo il tuo cammino,
Non sempre liscio, con sole e fiori,
Ma fin da piccola hai avuto amici
A
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Sapevo che non saresti più tornato
quando sulla soglia
mi desti l’ultimo tuo bacio
mi accarezzasti il viso
e mi dicesti t’amo
mentre vedevo
con quanta fatica trattenevi il pianto
hai sempre avuto quell’istinto strano
la tua capacità
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Turan |
09/11/2011 14:22| 575 |
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 | La morte crudele, inaspettata,
viaggia per mondi oscuri nel cuore delle anime;
si nasconde, pronta ad uccidere i sogni, le speranze.
La morte, che vive nel ricordo di chi rimane,
dall'amor che vince e mai muore,
perché racchiuso nello scrigno
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 | I tuoi capelli stanchi
sono impigliati a ciò che muore,
te ne andrai in silenzio
così come sei venuta.
No, non posso strapparti
alla gelida smunta sorella;
un fazzoletto profumato di lavanda
ed il rumore del cuore che
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| Sole bruciante su sabbia
nera incandescente,
sole immobile
dolore
afa
torrida e scure volute
di calore.
dove siamo? quale
essere cerchiamo
nell’afa
del meriggio
per suggerne il sangue
a portare ristoro
all’arsura;
nascono
invece dalle
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| Ricorderò il tuo sguardo
pieno di luce per noi
e lo porterò con me,
lo tratterò fino al limite
del cielo e forse oserei di più.
Ricorderò il tuo sorriso
e lo stringerò vivo
nell'anima tremante
lo
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5070 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3541 al n° 3570.
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