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Le 5070 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Se nessuno verrà
a trovarmi al camposanto,
nulla importa,
avrò di banco tanti amici;
parleremo, scherzeremo,
ricorderemo, rideremo,
forse piangeremo,
ma mai diremo;
la parola:
domani
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Calato negli abissi della terra,
sommerso nella più profonda quiete:
ma pace non può trovar l'uomo ch'erra
ammettete che egoisti siete!
Cuore duole quando menzogne sento,
nessun fuoco a scaldar la mia mente;
suon d'egoismo
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Mani buie e scabre
accarezzano le mie
e chiedono perdono.
Segna la stessa ora
quel pendolo maligno
che ti consiglia di affrettare.
Ma lento è il tuo tacere,
svelto il tuo osservare.
Accarezzi l'anima mia
e la riempi
ed esigi
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dicevano ha sette vite come i gatti
Pepsi era il suo nome
manto maculato bianco- arancione
un miagolìo sommesso
quasi un sussurro
giocava con chiunque avesse voglia
perfino col volare di una foglia
aveva un muso rosa il corpo caldo
prima
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Cobalto in zaffate sul grano mietuto
Un campo di trombe che squillano
Sotto il cielo sfondato di luglio
La conferma delle setole impresse nella pasta
Intinte di fame
Capogiro in mezzo all'estate
Revolverata al cuore
Coi grilli che intorno
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L'ultima eclissi
è sempre in attesa,
è madre di costanza
e silente regina offesa...
Già sa'...
il vestito da indossare
e le lacrime che son da versare
in quello spazio bianco che rimane
su quel tuo rotolo di betulle
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Ti prendevo in giro,
chiamandoti:
Ingegnere, Architetto,
Dottore e pure Teologo!
"Brava solo in Letteratura!"
rispondevi; e ci scontravamo.
Ma da sempre ricorrevo a te.
E ora...?
Ora,
la grande Avventura dell'Eterno,
ti riserva
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 | non placo la mia urgenza
centellino i centesimi
come melograno raffreddato
conto i grani che scompaiono
non placo la mia urgenza
mi serve una mano
quella che uso per stringere
quattro pezzi di carta europea
è occupata ora
sudo
in
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EnzoL |
27/09/2011 20:28 | 1883 |
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| Da nove bocche fluisce acqua sulfurea
né cola né sbava su pietre ingrommate
dal fogliame che quasi la nasconde
trapela qualche raggio dorato.
Ne son passati di anni
da che quest'acqua su compagni spruzzai
e a crepapelle divertito
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| morte che ostenti
un sorriso beffardo
morte che prendi
senza riguardo
morte senz'occhi,
senza parole
ci lasci perplessi alla luce del sole
morte che arrivi
senza rumore
cattiva, violenta, senza timore
lasciami dire
che hai fatto un errore
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Assorda il silenzio
Di quegli urli sommessi
di denti stridenti
Tra corpi straziati.
Ladri di vita
Senza volto
Agghindati
Carnefici silenti
Dal gelido sguardo.
L'uomo è cotale
seppur se umiliato
Dignità in più conserva
Di
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Al vecchio pontile
stanno i marinai morti
a raccogliere secchi
degli occhi
dei prigionieri serbi.
Lungo il traballante ponte
le streghe del delirio
raccontano
dei segreti dei cavalieri bianchi.
Un impalatore turco
sparge sale
per la
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silenzio di croci
scritte di destini
spezzati dal vento
di imberbi parole
sciolte d'inverno
riverso di occhi
uccisi di speranza
di atroci mai più
guerra
schizzo d'apocalisse
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Rapace fredda, nera come pece, gracchia
concentrica volteggia, presagio nefasto, la morte;
uomini vuoti, spogliati sul marmo la maschera,
l'anima d'arlecchino si veste.
Sgargianti colori, pezze difformi rattoppate
come tasselli, sulle vetrate
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Gli uccelli saranno i primi a cadere
nella fame da supermercato
nelle stanze d'albergo già pagate
dove la pioggia fa solo rumore
e libero il volo dentro le stanze
prima di sloggiare...
nelle stanze dove la fatica delle ali
si è
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Sei tu! amico caro,
compagno di scuola,
sei volato via in silenzio
senza una parola.
Noi qui. Increduli
ed inermi ora,
storditi e ciechi
proprio come allora.
Tu, l'amico prediletto,
ragazzo splendente,
dagli occhi ridenti
e il ciuffo
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Non più tamburi le mani
non più fuochi e capriole di fumo i fianchi
non più occhi
quest'ultima ragna.
Sta li seduta
nel suo cerchio di gatti
a inanellare paglia con un dito.
Non più nemmeno gatti.
Perso finanche il
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In una sera buia
d'inverno,
davanti al crepitio
di un vecchio camino,
un uomo solo
dischiude la sua amica,
fedele, cartella
compagna di tanti
amorevoli segreti;
pagine bianche appaiono,
sue strofe aspettano
come un bimbo il latte
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Fiore nero signore del buio
ferisci e avvelena non morire mai.
Fiore nero padrone del buio
proteggi la notte non svanire mai.
Vento nero signore notturno
soffia e colpisci non tremare mai.
Vento nero respiro d’inferno
avvolgi le ombre non cedere
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 | Poco, oppure molto,
mi manca alla morte.
Verrà, certo, la sento,
ne avverto l'odore aspro
attraverso il tempo che passa.
Verrà per tutti noi.
Forse improvvisamente arriverà,
o forse no.
Ma certo che
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 | Certo andrai via... tutti vanno via
come un soldato rientrerai in caserma
dopo il Natale
I magi lo stesso raggiungeranno la grotta
e la cometa impallidirà
le gote del bambinello stanco...
e sarà un giorno qualunque
come quel giorno
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 | Ti è stata rubata l'innocenza
E ora giaci lì, sul freddo asfalto
In lacrime di sangue
La nebbia le nasconde
Chi erano costoro che t'hanno rapito?
Oltre al corpo
è morta anche l'anima tua
Le tante urla possenti
Son
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| Il vento attraverso le rovine,
brezza che trasporta la sua voce,
sfiora lievemente queste colline,
ove corpo tuo giace, stille foce!
'L tuo sepolcro canta la triste vita:
un'elegia tetra, sconosciuta,
l'esistenza è una breve gita
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 | T'avrei narrato dei colori del cuore
delle violenze che non ne spensero i toni
Di calci dati al pallone
mio solo compagno di giochi
nei meriggi in cui prigioniera
nel lagher delle ingiustizie
sognavo d'anime libere
T'avrei mostrato
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 | Fu uccisa la Giustizia
e in un sol colpo
Lealtà ed Amore
morirono con essa
Mazzi di fiori
finti come le lacrime
sulle bare deposero
gli ipocriti assassini
in processione
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 | Mi accontenterò di morire
consumato il silenzio
espletate le odiose formalità.
Mi basterà morire
sarà in fondo sufficiente
sarà quello che mi serve.
Dato il morboso disinteressamento
di chi avrebbe
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hy ju |
17/09/2011 17:59 | 2267 |
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| lucenti scaglie illuminano il mare
increspato appena dall'onda di riporto
tra il flusso sugli scogli pizzico di luce
frammenti di squame
e quella bocca aperta
(chiede pietà)
pancia rivolta all'insù
ventre scoperto
dove quel fucile
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E guardo il mondo
dei perbenisti
fatto di bugie.
Si mente tutto.
Amore, Libertà,
perfino il Dolore.
E si muore, si muore,
mille volte.
In opulenti mausolei
insozzati dall'Ipocrisia.
Si muore ancora mille volte.
Dopo la Morte.
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Hai vissuto?
dal grigio basale di ogni giorno
hai virato in vita tua, sul calore dell’arancio,
hai valorizzato quei tuoi anni?
...ora il cippo è disadorno
Hai creduto?
sei stato nella casa del bianco
hai portato per mano,
confezionato conserva
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Ti nasconderò alla morte mia,
quel giorno ti nasconderò.
Quando i cipressi, cari alla morte
diverranno più scuri, più alti,
ti nasconderò alla morte mia.
Quando tutte le strade
diverranno strette
tanto da non
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Ancora una volta, sfiora
il volto triste di una madre che impreca
e poi unisce la sue mani in un'umile preghiera.
Quelle stesse mani
che hanno asciugato le tue lacrime
quando ti sentivi solo ed angosciato.
Quelle stesse mani
che hanno
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5070 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3661 al n° 3690.
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