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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Un rivolo sottile, esce ancora alla sorgente
e canta teneramente sulla roccia,
il verde lo si vede appena
sotto i resti di ciò che abbiamo consumato
passando disattenti
E getto uno sguardo di luce nel futuro,
pur se non trovo scritto il
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| Veitla |
16/09/2010 17:30 | 1987 |
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i fiori, a crescer
nel tutto il lor germoglio,
odorano di più
e nel placido splendor,
ondeggiano al soave.
Tristi fan pensieri
per altri fiori più belli,
che in conformità per natural veduta
sono i più raccolti,
per
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E' settembre con la sua aria tersa
a cullare questo ritmo incalzante
senza metafore come in una poesia
dove un sibilo di voce si espande.
Nei tramonti accesi sembra andar via
il richiamo di una voce sommersa
ma riemerege tra i giunchi delle
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| Fuori |
15/09/2010 22:05 | 1596 |
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Bruscamente la notte
muore nel paesaggio
La prima luce
rivela forme assopite
sospese nel vuoto dello spazio
che corre verso l'orizzonte
Silenziosamente
- in volo libero -
i sogni lasciano il loro sudario
e sbiancano nell'azzurro del
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Contorni lievi sfumati
di monti imbrattati di neve
adorni di vena rosata.
Tutto assorbe silenzio,
magia
colori si prendono
si abbracciano
si fondono
come disperati amanti
esplodono di passione.
Groviglio estatico
di porpora e oro.
Neri gli
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 | I miei occhi
guardano il tramonto
e nuvole
in allegoriche armonie
mentre imbruniscono
le sponde
dell'immobile lago
settembrino.
Soltanto un dolce canto
accompagna questa pace
lontano e dolce,
in perfetta sintonia.
Mentre attendo
il
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| Ed ora che tutto dorme
Piovono di ruggine le foglie
Tra i rami secchi e stanchi
A formar letti di assopite voglie
E la rugiada inonda in fiore
Che timida nacque al calar del sole
Tutto tace in malinconici silenzi
Mentre io ritrovo la mia
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| Bevimi piano,
nel bagliore degli occhi
che rivendica ancora
il senso delle cose.
Vedi, la sera si attarda...
Stringimi piano
nel palmo della tua mano,
sono calice di vetro
che osa ancora contenere
nettare di stelle.
Gustami lentamente
come
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| quando il sibilo del vento
di notte si fa sentire,
sentieri di pensieri
vagano.
L'anima apprensiva
d'abbracciar vorrebbe,
bimbi svegli,
a scrutar il sinistro suono
chiamano la mamma.
Odo anchio;
e da spazzar, vorrei portasse via
il fetore
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 | Il est des matins
où le ciel m'émerveille
et me surprend...
Je l'observe toujours
dès mon réveil,
ne serait- ce que pour m'assurer
de sa clémence
avant de m'offrir toute entière
à
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 | Venite a sentire tra i
filari brinati
l'odore dell'uva
che si sparge
nell'aria.
Guardate i colori
dell'arcobaleno,
riflessi da sfere
d'ogni singolo grappolo,
grazioso gioiello
d'oro e rubini.
Trattenete il fiato
e poi
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| Terra mia
Maestoso e imponente
con una piuma in testa
guarda il mare.
Sui fianchi scoscesi,
antiche genti lo temono e
lo rispettano.
Paesi narrati da lontane leggende,
dove il Gigante scagliò pietre all'Eroe,
dove popoli da
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Ho ascoltato un dolce canto
ammaliare l'anime del bosco,
gorgheggio soave e maestoso,
suono raro ed inimitabile.
Mi son chinato al tuo fianco
per goder di melodia,
la tua mano mi hai teso
rinfrescandomi cuore e mente.
Lento e veloce è
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Sulla vite antica i grappoli neri
pendono silvestri, come crini
che sull'altezzoso capo cascano fieri.
Le bacche son dolciastre come labbra
negre di donna, li spremo nel palmo
e s'aspergono allorché l'agro si slabbra.
Assai lunge il
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 | Pretenzioso mese
che in lattiginosa luce
negli ultimi riverberi
sfumi, il vigor d'estate.
Finiti gli abbandoni
in tra le fronde spesi,
negli afosi dì non più compagno
il frinir di cicale, zittite ormai
declini ricordi,
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Delle faggiate arsane son rimaste
le gemme latenti, i rami a scalvo
son stati mozzati dalle chiome bastie.
Sull'assiepato bivacco rampollano
plantule novelle, e nel cespuglieto
sì pende il corbezzolo pe' l'altipiano.
L'odor del
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 | Cielo giallo
cielo d'Oriente
t'osservo
Dopo un pomeriggio violento di pioggia
immerso tra rossastre nubi dell'occidente...
Tra pochi istanti la tua gialla ansietà volgerà al blu
E i densi cumuli s'adombreranno sempre
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| Scendea lenta ed inesorabile
la candida e pallida neve,
come tanti coriandoli
lanciati dai fanciulli nel Carnevale.
Posandosi al suolo con la sua
leggerezza non nuova,
pian piano ricopre tutto
anche i ricordi più vividi.
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| La prima goccia annuncia la fine dell'estate
il vento trasporta le foglie che sembrano barche in mezzo al grosso mare
e i tuoni con un rombo il cielo fanno tremare
accompagnando la pioggia che tutt'intorno ogni cosa va a bagnare
ma degli alberi il
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 | Di Settembre ritorna l'effluvio marino,
l'odor del sale irto, dell'estate moribonda,
si che di nuvole cupe il cielo gravo è rigonfio.
L'agitato ventre del mare è come un aierino
che l'abisso della notte par che lene asconda
e fa
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| La luna, civetta,
s'infratta
dietro nubi fluttuanti.
Il cuore la segue incantato
uscendo dall'ombra.
Fronde nascoste
ripetono al vento
la canzone del ricordo;
e dai camini,
sale, come incenso,
il nastro odoroso.
Luna, luna,
sfrontata ed
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La vita corre dietro le stagioni,
scendono, copiose, lacrime dal cielo
assetata e ingorda la terra le divora,
deboli fili d’erba, arsi dal sole,
schiudono le labbra fiduciosi
con essi placa la sua sete la natura.
Triste il giorno accorcia le sue
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Viene il vento
sulla pelle muschiata
foglie si alzano
libellule malinconiche;
viene la pioggia
leggera di settembre,
canta sui petali
i versi del cielo.
''Foraoisì baìstì
làmha fhòmhar
eidhneàn agus
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Da adesso resterò
mezzora al giorno
senza fare niente,
senza consumare
comprare
maledire,
mezzora con mè
mi ascolterò
ma non reagirò
subito
e se tutti faremo questo
il mondo migliorerà
ci saranno meno
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D'acqua turgida,
le minacciose nubi
ripercorrono il cielo
e l'animo
come venditori chiassosi
di ricordi,
con il vento che soffia...
fra le disarmate foglie.
È
l'addio nostalgico
alla vita,
di un tempo plumbeo
che irrompe,
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S'apprestano i comignoli
al mio paese
a scaldare i loro fiati
un po' rappresi.
Come umani
si sfregano le mani,
al primo fresco
paion rallegrarsi.
Eppur tra poco
squilleranno come trombe,
di magiche note
l'aria incanteranno.
Profumi
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È quest'aria
di selvatici aromi intrisa,
che nel respiro di mattinali brezze,
o nell'oscillar delle foglie,
o nel sorrider
ad una cincia in amore,
a darmi estasi.
Quest'aria è la stessa
che ha visto
trecce di sole nascere
ad
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 | Guarda le foglie
aprono bocche
di anime dove riposano i fiumi
Bambini calpestano spini
Correranno come i pianeti nell'universo,
giorni appesi agli attimi
collane da fili strappati
ai colli delle nenie mattutine.
Danzeranno le fronde e si
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| vetro e ferro nella mia carne ignuda
conficchi le tue sporgenze accuminate
bandisci e penetri le gocce insanguinate
lucenti schegge infrangibili, infrante
smerigliate su superfici liscie levigate
asserisci in te forza bruta di degrado
decomposto in
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Tremula foglia tarda ad appassire!
Anche tu stelo di candida venusta
fa che resti tale anche il fior di protea.
Tremula foglia acino aspro della marea
t'appressi giacché la stagion par morire
quand'il mar sì dimena e la piaggia
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Colori pieni, vermigli, paglierini,
rendon i pensieri leggeri e canterini,
della terra raccolgon le gioie,
per lasciarvi sconfitte e silenti le noie.
Sulle valli, sui monti e le pianure,
si distendon di grappoli, dorate stesure,
che all'alba delle
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6331 al n° 6360.
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