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Le 92 poesie pubblicate il giorno 24/01/2015 sull'argomento "Comicita'"
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| Ho vissuto
nel tuo ricordo,
dentro il tuo respiro
mi sono accoccolata,
durante mille primavere
ho vissuto
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Oh mia amata
Mia elegiaca luna
T’amo
d’assenza
Come il gatto
che dal tetto t’osserva lontana
Come il lupo
che ululando piange la distanza
Come il mare
nel quale rifletti senza abbraccio
T’amo d’assenza
e nel sogno ti vengo a cercare
come
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Rubavo il tuo respiro
mentre tu prendevi il mio,
respirando sott’acqua
quando l’acqua è diventata parte di me.
Ho vissuto nel vuoto
d’una goccia d’ambra
perché i tuoi alveoli erano fossili di miele
incastonati tra le fronde del mio petto.
Mi
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Jim27 |
24/01/2015 10:05| 3357| |
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L'alba è lontana
ma il sole chiama ancora il tuo nome
come nei mattini esili
che abbandonano i sentieri
I baci sono fragili
ma il calore resta a lungo
quasi il corpo fosse solo un riflesso
che non dimentica mai i sogni
E nessuno
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Un tocco candido
quelle lenzuola
di noi raccontavano
nel rosso di sera.
Perché nella sera
venivi a trovare
la
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| Nessuno osa mai tanto
per l’amore che qui
non c’è, che qui
è senza alcuna speranza.
Invece, si persevera
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Aveva un sogno che era lungo tutto il viaggio,
e rispondeva solo se era interrogato,
quando arrivò la sua stazione ci sembrò un miraggio,
mi voltai, mi rivoltai, se ne era andato.
Dai finestrini lo vedevo camminare,
alla frontiera
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Sei l'odore del caffè
l'aroma del Toscano
il sudore della mano che scrive da sola.
Sei lo spazio tra le
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Piove sulla terra arsa dal sole estivo,
l'odore rancido pervade l'olfatto.
Ormai morte sono le cicale che prima
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Troppe volte mi son persa
il gusto del presente,
ho lasciato svanire il suo sapore
di buon pane genuino
caldo e fragrante di giornata,
ho sperperato il suo profumo
di quotidiana gioia
smarrita in troppa ansia del domani
dissolta nella
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Petali di vento
come dolce brezza sulla pelle
alitano mie nari.
Sottile fremito
in fiore di passione esplode
nel cielo del tuo volto
posandosi su melodiose labbra.
Palpiti d’amorosi sensi
ghermiscono la mia anima
mentre in sublime
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Nubi uniformi
in plumbeo orizzonte
che il toccarle non s'attarda
Cammino con passi
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E’ respirandoti,
che nel silenzio
ascolto la tua voce,
in quell’andare dove rivedo
l’agonia d’un lontano passo
mai raggiunto.
Sotterro la mia pena,
in questo mentre,
irrigidito dal dolore,
quando a fermarlo il tempo
mi vede andare
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| È un letargo d'anni
il cercarti,
ne percorre la distanza
il sogno,
sopravvivendo
Più niente può essere
quel che sembra
se anche il certo
si confonde,
davanti all'attesa
Ad inseguirmi è il tuo ricordo
e
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| C’è qualcuno che bussa spaurito all’uscio della mia porta, m’appare.
Ha uno strano cappello e piume brizzolate e lacrime fatte di neve in montagna,
speranze rarefatte (ma poi?) che illuminano gli astri indifferenti che divergono in
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investita
da folate sferzanti
discese le tenebre
sull'anima buia
divenuto deserto tutt'intorno
m'appello a tutte le mie risorse
e avvinghiata
ad un appiglio rimasto
-dentro me stessa-
in mezzo ad una tempesta
che speravo dimenticata
che
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Nel fuoco delle pagine
io sai sono bruciato
adesso ti racconto
la culla del mio stato.
Non ebbi alcun valore
né in guerra né in ardore
cullai il mio pensiero
la mente e il mio sapere.
Non vinsi nessun popolo
non ebbi
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L'attesa si fa sentire,
un languore
che sale e scende,
un frammisto
tra gioia e paura,
attesa di quel
che sarà...
E la sua immagine
è già qui
qui!
Lo vedo
qui
tra le mie braccia,
mentre un brivido improvviso
percorre
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Il grigior di cielo
ch’assedia ogni cosa,
nell’animo, è nero.
Lo sento,
calar mesto
su coltri sgualcite,
il vuoto che, apatico,
opprime
l’interno di
queste, a me,
avvezze mura
or pregne soltanto
di clinico tanfo.
Nel tronfio
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Ho già varcato da un pezzo
la soglia dei cinquant'anni
e da tempo viaggio sul nastro
che sempre più s’assottiglia e si fa scuro.
Su questa pazza strada,
quando si crede d’esser giunti a casa,
ne manca ancora il doppio
o
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Ti aggiri ancora
nella selva
dei miei pensieri.
I recessi inesplorati
del cuore sono il tuo asilo.
Le tue strade
le mie nere vene.
Vorrei scendere
alle radici di erbe
che fanno di me
una steppa selvaggia
e liberarmi dell'infida
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Pricantu ara ‘mmasciata
E’ benuta Za’Tiresa a senzale du paise
‘ndrà na cista addobbata n’à portatu
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Tu non sei più qui ad ascoltare
i sussulti del cuore
nel canto d'autunno:
vorrei abbracciarti
e se chiudo gli
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L'intensità nascosta
nel fondo dei tuoi occhi
mi rasserena l'anima
la tua profondità
l'ho letta nelle stille
dell'inchiostro vergante
parole che si animano
allo sguardo sul leggio
Rafforzano titubanze
come balsamo
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Stretti sulla panchina
guardiamo le stelle
è caldo il tuo respiro
batte forte il mio cuore,
non m'importa
di chi
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Un volo di fenice quel disio
di focosa passione mai ammansita;
'l vivo dardo ch'aleggia tra le stelle
nel dolce zefiro verso orïente.
Errante ne l'aura 'l sublime canto
attrarmi a le tue vellutate labbra;
freschi petali di rosa
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Poesia,
Vorrei che fossi l’ultima
Di questa serie malinconica
Per non più scriverne e ritornare a vivere,
Senza
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| Ricordi,
ero la tua Calliope,
ed ora
sono Mnemosyne.
Non ricorderai
più
il volo d'aquilone,
il mio ascoltare
il Vento,
poiché
fuggiron
da me
le genti,
all'ascolto
del Vero.
E allora presi
un pezzo di terra
nera,
la
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| Ricordo di quelle mani
rapide carezze callose,
tremanti e austere,
erano mani di fatica dura,
segnate da cicatrici, tozze e pesanti,
narranti storie di privazioni,
di giorni di calcina e di mattoni,
di pane e companatico e niente vino.
Mani dure,
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Mavec |
24/01/2015 19:20 | 579 |
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| guardo
cieli
tersi
ampi orizzonti.
Vedo...
Nelle profondità
di oscuri
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92 poesie pubblicate nel giorno 24/01/2015 sull'argomento "Comicita'". In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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