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Le 22 poesie pubblicate il giorno 17/07/2020
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Non ricordo più
perché ti ho amata
e sulle rive grigie
della strada vuota
Vedo solo deserto
e le parole vagare
come lucciole nude
prive delle loro ali
Non ricordo mai
perché piangevi
mentre ti baciavo
e restavi in silenzio
Quando il
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 | Tutto sembra diverso quest’anno
dopo la brutta esperienza passata,
il mare, il sole, le piante, il giardino,
tutto è
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| Stese
si innalzano e sostano
al lato di rosmarini, abitudini
da bella stagione. Oggi è Venerdì
e non so balzare oltre i muri.
Ma sono io, sono io: alleluia
che non si sloga il Sole. E Mario
mi alita una surfinia pendula
e mi tatua al polso un
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Lia |
17/07/2020 21:00 | 999 |
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| Vita, assurda e avara
perché io non possa ricordare
quante volte mi hai rinnegata
ho messo tra le cose leggere
il tuo numero
e le illusioni di una stella d’estate
la vergogna delle rese
e il corpo che si sforma
nel gonfiore del sale
che si
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Percosso il diapason esprime purezza
ed emana il suono che crea la bellezza,
propaga intorno nota limpida e chiara
che fa vibrar tutto d’enegia che
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Ricordo il passato con nostalgia
e rabbia per non aver saputo
cogliere delle occasioni...
il tempo non mi ha concesso
di metabolizzare quanto stava
accadendo...
come stordita ho vagato
senza meta,
in attesa di tempi migliori.
Il passato si
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Dita morbide, chiare, lunghe e affusolate
fresca brezza leggera tra i miei capelli.
Parole sussurrate eloquio gentile
pura
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Donna
eterna regina
sul trono del mondo
tra stelle e pianeti
radice di vita,
diede ad Adamo
il frutto proibito,
senza il quale il mondo si ferma.
L’uomo importante
inventa
infami strumenti di guerra,
ripone il potere tra
i
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T’incontrerò lì
ove son perso
nei tuoi occhi
mio universo!
Trepidante tormento
per quel momento
atteso tanto
celante
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ravvisavo i tuoi occhi nella luce
cangiante del crepuscolo mattutino
i prosperosi seni s’impattavano
contro il vestitino di seta sgargiante
le mani si intrecciavano come fossero
frondosi salici spettinati dal vento
e quale sia la nostra
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È un albero massiccio
incline ad ospitare i miei pensieri,
oltre quel momento di capriccio,
slancio verso l’alto i desideri
come i tanti rami intrecciati,
tra le foglie a scomparsa dilatati.
Induce, l’ombra di quel legno,
col viso sollevato
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Fummo gabbiani in volo,
anime libere e vagabonde
viaggiatori di mare, montagne e
valli in fiori, viali in
città da scoprire.
Fummo, spensierati ragazzi e
di mitiche risate,
ridemmo fin sbellicarsi,
furon dolori da condivider,
spazi di
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Reggere il capo del Cristo,
detergergli le ferite
con l’acqua del mio mare
dove le alghe danzano
al ritmo della
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Nella notte, del mare il canto sento,
che il tuo nome sussurra dolcemente
e vedo l’onde spinte già dal vento
verso la riva e la luna splendente
riflettersi nel mar con scia d’argento,
mentre frizzante brezza lievemente
spira. S’espande il tuo
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Magnifica solitudine
come lettera chiusa
che ti arriva di notte
e non la vuoi aprire
per timore che sia vuota
scrivi le mie lettere
nell’ombra della sera
senza indirizzo ben preciso
ho davanti a me il mare
e dove mi arrivano gli occhi
li,
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"Io voglio diventare un gran poeta",
disse Baudelaire fra gli altri, e pur Neruda,
"per disvelare l’anima mia inquieta,
per esporla nel mondo pura e nuda. "
Erano altri tempi, e si poteva
sperare in un successo che ai cantanti
è ora riservato:
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Bilanciare il vero amore dopo anni ed anni
è qualcosa di stupendo
trovare in esso la completezza della vita
riesce ad elargire un tocco speciale
nel quale nutrirsi ad oltranza
affinché ogni problema non debba mai scalfirlo
se non trovare quel
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Per il fatto che noi siamo donne
non ci lasciano entrar nella stanza
dei bottoni per dare all’Italia
una vivida, nuova
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Sospirano le stelle
nella solitudine
degli occhi .
Veglia la
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Sono scene ripetute
che girano intorno alla giostra,
un replay d’immagini
che si susseguono
scandiscono il tempo
a tutte le ore.
E il giostraio tira la corda
batte i tempi
non resta
che eseguir la sua danza
sulla piattaforma dei giorni.
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È risaputo, ormai, che l’UNIVERZO,
se spanne a dismisura esponenziale
e rassomija, ossia, nun è diverzo
ar lievito de
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Oltre
la geometria del Male
ancora
s’intravedevano
lembi
di quell’Estate
che
forse
più non sarebbe tornata.
Ma
l’odore del mare
dolce
come solo
nel ricordo
il profumo delle cose appare
al cuore
sembrava volesse parlare.
Sospesi
sugli
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