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Le 15 poesie pubblicate il giorno 15/03/2022
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Potrebbe essere
l’ultima luna
del nostro cielo
e l’alba sorgerà
sulle macerie
dei nostri corpi
forse sconfitti
ma mai piegati.
Potrebbe soffiare
un vento di morte
e il nero veleno
che ucciderà
questa terra
avrà il sapore
del sangue
leggi

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Ancora assonnati
per il risveglio
improvviso
dal sogno di nostra vita
come fanciulli
nella notte dell’Avvento
i nostri doni
miravamo.
Estatici
abissi di smeraldo
d’un Amore
seducente e materno.
Vibranti
firmamenti di zaffiro
di
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In piedi
all’angolo della strada
cercavo il Tuo volto
tra i volti dei passanti
non uno tra i tanti.
Subito Ti avrei riconosciuto
anche di notte tra
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 | L’attesa della primavera
sarà forse vana?
L’orribile guerra
la terrà lontana?
Sbocceranno le rose,
le margherite, le viole
o sono anch’esse attonite,
mute, senza parole?
Canterà il passero,
il cardellino, l’usignolo
o gli uccelli spaventati
non
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Innalza lo sguardo nell’azzurra distesa,
riverbera e amplifica qualsivoglia frequenza
oltre l’orizzonte di una nuova coscienza.
L’anima si sveglia, respira e ringrazia
planando sulle note d’un canto di gabbiano,
cullata dall’onda dell’immenso
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Col suo algido cipiglio
di impenetrabili pensieri,
si erge austero come in un groviglio
di tenebrosi leader avventurieri.
Lo Zar inneggia col suo vento di guerra
come torvo predatore che ogni gioia afferra,
e inonda, con raffiche di male, la
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Faccio fatica
a trascinare le notti,
dita nervose che
contano le ore,
e il bisogno costante
di rimboccarmi i pensieri.
Vivo di sogni
disorganizzati nella testa,
vivo di addii lanciati
a piene mani...
Vivo, come una nota
sopra uno spartito
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In un mondo esasperato
ed in preda alla follia
non resta che un rifugio
il cui nome è "fantasia",
è un luogo nella
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 | Oh Ilarione! Non brillano più le icone svanita la luce,
le cupole d’oro sono di piombo cinereo,
a Chiovia non s’odono cantici di lode,
zitto dalla paura i santi cori angelici.
A Chiovia non si respira più profumo d’incenso,
la follia porta polvere
leggi

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| Gioca con noi due
la nuova primavera,
apre qua e là
distese finestre
di colorati prati.
Io e te, entriamo
lentamene nella più gialla,
che ci accoglie
su un letto di boccioli.
Tutto mi sembra una magia,
ma il tuo corpo esplosivo
mi dona
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Una sera sosterò assorto
nel grigio vago
solitario e distaccato,
un groppo alla gola
e un goccio di vino
con la mano alla fronte.
Così rievocherò quieto
i miei ricordi e i miei rimpianti
come meglio si conviene
in amicizia con se
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Prendendoti,
di subitanea cura,
di me ti curi,
un tuo sorriso
è omaggio di sole
che pulisce
l’ombra,
del mio sporco,
dal tuo viso
e mi hai pulito,
senza ingannare
il tempo,
del tempo
che volevo
mascherare,
per dartene
di nuovo,
mi hai
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Inutile cercare di trovare un significato
per quanto intorno accade
niente che possa convincere ad un salto di qualità
opzione non da tutti accettata
quando nulla si vede all’orizzonte
essere noi stessi dovrebbe risultare la normalità
sino a
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 | Bei fiori s’aprono,
Essenze profumate invadono
Nella metà di marzo
Verso i tiepidi giorni.
Evinco emozioni
Nelle
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| Ho fatto un sogno veramente strano,
ho visto un terremoto spaventoso
colpire Mosca in modo sussultorio,
un movimento
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