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 Poesie pubblicate: 363’572Autori  attivi: 7’459 
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            | Emilio FabrisLe 79 poesie di Emilio Fabris |  
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        | E' strana tenacia l'aggrapparsi alla vita
 quando vita non è più
 
 E' strano ansimare
 questo respirare
 schiumando
 
 E' strana illusione
 nelle orbite
 angosciose sfere
 
 E' strano morire
 trafitti
 da 1000 aghi
 
 E strani
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        | Temo più di tutto
 l'orrore,
 inconfessabile
 al mondo
 ma più a me stesso,
 di una vita
 di
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        | Vedo un cielo in me stasera
 
 con nuvole
 gabbiani
 e tutto il resto
 
 in fondo
 allo zenit
 un lampo
 saettando
 squarcia
 l'immoto
 
 mi
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        | L'ultima goccia di sole
 fugge
 via via
 quando lenta
 la melodia
 inizia
 a dilatare
 pupille
 e cuori.
 
 Tra dune
 di sabbia bianca
 un popolo
 balla
 e balla
 e ancora balla
 finché la notte muore
 finché le stelle
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        | Nego la vita, amore,
 donami vita,
 perché
 di
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        | Non ho pianificato nulla
 solo vedo
 il mio cuore
 in fiamme
 la mia inquietudine
 le mie notti insonni
 pensieri che cavalcano
 ricordi
 ombre
 sorrisi
 e le cose non dette
 bellissime ansie
 cullano la notte.
 
 ...e per stasera non chiedo di
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        | Notte nera, senza luna
 raminga amica
 nascosta nel mare
 
 stanotte muti orpelli
 nella volta celeste
 effemeridi compagne
 della mia solitudine
 
 annego ancora
 e ancora
 i pensieri
 nella vacuità
 
 e sorgerà un
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        | Lontano, sulla IV corda,
 giunge un'eco,
 avverso al dolore,
 con l'intento
 quasi stranito
 di evocare
 armonia
 
 e tra
 torreggianti caos
 ovunque,
 mediocri,
 figuri
 finalmente,
 muti,
 realizzano,
 per un istante,
 la loro mediocre vita
 di
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        | Malinconia, triste amica,
 vestita d'organza
 muta e fedele
 come il tempo trascorso
 ricordando
 fiori non colti.
 
 Malinconia
 di mari calmi,
 quasi mi crogiolo,
 cullato,
 da languide nenie
 di autunni
 e vespri.
 
 Malinconia,
 narcisa amica,
 in
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        | Piove forte stasera,
 chiocciole
 escono
 spavalde,
 fanno loro la notte
 schiumando i marciapiedi,
 
 e schivo
 sguardi
 
 e guizzanti angeli
 mi
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        | Colleziono attimi,
 eterni amici,
 che ripongo
 negli scrigni
 delle mie emozioni.
 
 A volte,
 lievi,
 bussano
 all'anima mia
 e timidi,
 come falene solitarie,
 volano verso me.
 
 Nella penombra
 di questo troppo sole
 rattoppo
 la mia
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        | Stasera una strana luce fuori,
 o forse io
 sono strana luce,
 e di sopra
 mio figlio
 con il suo violino
 consuma i silenzi
 e guardando fuori
 ascolto
 il vuoto
 pieno,
 e realizzo,
 in un attimo,
 la verità
 l'essenza di una nota,
 è
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        | Fuori c'è la ragione
 c'è equilibrio,
 il dubbio è lì
 sotto coltri
 di menzogne,
 ma fuori
 ho capito
 che non servono parole
 ne versi
 solo
 solo c'è tanto dolore
 in questo mondo
 che è
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        | Lo guardo il mio mostro,
 è orrendo,
 le orbite vuote
 come camere oscure
 dell'anima.
 
 Lo sento
 il mio
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        | E' sera e osservo
 comignoli,
 muti orpelli,
 delle strane case
 di questa strana città.
 
 Alcuni,
 i più imponenti,
 come antichi signori,
 troneggiando alti,
 sui tetti
 rincorrono le nuvole,
 invano.
 
 Altri,
 minuscoli
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        | Fermati mondo scuoti i poeti
 che le luci si spengano
 che il sole si eclissi
 luna vattene
 e che il mare s'inabissi
 infine
 perché ti vediamo
 morire
 stasera
 e vogliamo guardarti negli occhi
 e vogliamo i tuoi sogni
 le tue mani
 il tuo
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        | Il coltello, fetido,
 penetra le carni
 
 singulti
 spasmi di vita
 ancora viva
 
 è orribile
 strazio
 
 è ingordigia
 laida
 
 è urlo
 arcaico
 che trafigge
 
 e mentre
 l'occhio morente
 abbandona la luce
 
 la compassione
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        | Rifugge il merlo da incantati giardini
 scacciando
 l'uranica allodola,
 e spavaldo
 allude
 alla dama
 mimando le nuvole
 finché il vespro
 l'attarda
 e mentre il giorno
 muore
 si posa
 sul ramo più alto
 e
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        | Poeta inquieto di spazi bianchi
 e di endecasillabi,
 genio
 di terra aulica e crudele,
 simbolista ermetico,
 troppi mari
 nell'uomo
 e troppo solo
 l'uomo,
 esistenziale
 incerto.
 
 Nella solatia isola
 c'è troppo sole
 per
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        | E' come un preludio ansioso
 quest'aurora,
 di luce smeraldina
 e umida
 e ti aspetto
 mani in tasca
 pugni stretti
 ma pieno di notte
 il cuore.
 
 E il preludio
 è una campana lontana
 che rintocca
 mentre entri nel tunnel
 tra flebo e
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            | 79 poesie trovate. In questa pagina dal n° 41 al n° 60.
 
 
 
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