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Rosaria Catania
Le 375 poesie di Rosaria Catania
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Dove d'incanto promesso
per non oscurare mai l’alba
condannato alla fragilità
fra filari in giardini di risveglio
Questa notte
dall'alto ci osserva
siamo bozzoli nudi di delusioni
in attesa di metamorfosi
ci spogliamo una notte
per
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Cesserà la sera
in quel raggio di luna
canterà l’usignolo
e la voce sua farà eco
i miei crudi affanni,
scordar quanto t'amai...
tenevo vivo quel desiderio
le ali sbatté
sospirò l'addio al vento
povera
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Preludio di ombre e cenere
nella notte di un chiaro di luna
laggiù lontano
la melodia accerchia
nel tuo essere in solitudine
il destino dei dodici segni
nel bene e nel male
sono segnati
pura ipotesi fatti estranei
nel corso del
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Scivola lentamente
la notte sopra i monti
oscuri nebbiosi
il tempo è lontano
i nostri ricordi scivolano
nel buio più profondo
l'aria tiepida mi fa ondeggiare
come onde del mare
ascolto il suono
di una conchiglia che
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Goccia dopo goccia
la nostra vita come terra
pietrificata
visi rugosi
stanchi avvizziti
di una primavera lontana
non basta sognare quando si è vecchi
la schiavitù diventa dipendenza
le notti senza sole
fantasmi
sospesi nel
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 | Brivido lungo la schiena
acqua salata bagna le spalle color del manto
la luce si è oscurata in tanta armonia
Sguardo
smarrito nel tempo fruga nei pensieri
non posso entrarci troppo mistero
un piccolo movimento
un sorriso
di bambino ti
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Signore del mare
vibra nei muscoli
accarezza le ossa
l'uno nell'altro
essenza vitale
pregiato filo d'adulto esperto
pesti l'acqua nei sandali
piccino mio
cerchi il sorriso
di un Dio eroe
tessi gli errori
insabbiando la morte
in
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La penna mi sfugge di mano
un foglio bianco
vagheggio dalla realtà
uno spiraglio di luce
polpa rossa color sangue
noia di semi non germogliati
tu misera invitata
superba morte
banchetti con me alla mia tavola
un convivio di ferro
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Un urlo trema nel silenzio
la bocca serrata nessuna parola
sei tu sventurata essere donna
nel cerchio di pietra di una civiltà barbara
Tu... madre figlia
un volto non hai
chini la testa
sulle mani intorno stretta
di chi ti ha nutrito
e
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Nel silenzio delle parole
cerco nel buio della notte
fra la folla frettolosa
muta della solitudine
cambia la maschera delle illusioni
allegri sguardi nelle vetrine luminose
sfugge l'afferrare del tempo
un pentagramma di emozioni
sviluppando
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Tamburella tamburella
nei verdi prati delle stagioni
l'eterno suo cammino
quieto sonnecchia beato
armonioso rombo di tempesta
soffia via la paura del viandante
penetranti gli occhi tuoi
di vertigini di pianto
non ricorda più la
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Oltre la porta
anonime righe
sul quotidiano
del mattino
appoggia la mano
bianca
sul bastone tremante
Feconda di domande
t'abbracciava
la tristezza
e ti spogliava la sera
d'ogni tuo bene
Non c'è fretta
come le
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Si dice che di mamma
c'è ne è una sola
la prima parola
Voce dolce calmante
tranquilla
l'ho ascoltata
ancora quando ero
dentro il tuo grembo
sentivo il tuo amore
ancora prima di nascere
le carezze le fiabe che
iniziavi a
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Sotto le stelle
di un cielo azzurro
nati dal fango
di un universo celeste
Notte sospesa
rimuovi le palpebre
per sorvegliare l'eterno
un principe
sulla roccia
danza felice
dei tuoi sogni
vacilla nella mente
della nebbia
miope luccichio
di
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Trascini
come un vecchio
il tuo bastone
sorsi d’acqua
sulle labbra secche
e screpolate
con in mano
un pennello
consumato
appeso al muro
da molto tempo
scorgo l’ardore
dei tuoi colori
figura immobile
vivo fra voi
imprigionato
nei
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375 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 375.
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