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Le 62 poesie pubblicate il giorno 18/04/2014
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‘Che fate, miei fedeli?
il nero riposo v’avvolge
suvvia, ridestatevi!’
‘Or son lesti a venir gl’infedeli
guidati dal male che travolge
orsù, alzatevi’
Eccolo che giunge
l’infido traditor
che col bacio ferisce
Il Cristo
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Cercare, rovistare in cumoli d’immondizia
e rimanere a mani vuote...
è questo il mio momento
sono un respiro nel vuoto
è dentro me che devo guardare
in quella parte che da tempo non vede il sole
se non con l’anima...
adesso
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Se solo potessi ascoltare
nel lieve battito della pioggia
quel suono sul rigo del cuore
al ritmo di nove ottavi,
scivolerei sulle tue labbra
leggendo in chiave le note
del tuo sapore.
Il vento mormora parole
armoniche dolci, solisti
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Se un giorno
la mia ombra
sfiorerà i tuoi capelli
il mio sarà
il più bel ricordo, nella grandezza
del tuo immenso amore.
Il viso sereno
nelle ore tranquille,
dà ai tuoi occhi
il furore del mare,
il profumo
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si avvicina la notte
nell'aria umida si bagnano ricordi
intingo pensieri in musica dolce
m'accompagna nel silenzio
quella carezza di vento
sfiora un immagine
sbiadita nel tempo
s'arresta quell'ieri
sparito nel nulla e nel nulla
agguanto un
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Non ti ho mai chiesto se ritorneremo
forse perché le rose non amano l'inverno
e quel che spero ancora non è chiaro
sull'ombra di un deserto quasi cieco
Non ho creduto a parole di serpente
perché sapevo che la libertà
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| Donna,
quel mal puro corpo ch'io ho.
Donna,
flebile e soave, tondeggiante paesaggio.
E se pur potessi cambiarlo io non lo farei.
L'amo.
Così come il batter di ciglia che sento.
Ho leggere penetrazioni d'animo
vanno e vengono con
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| Più delle parole mi interessavano i colori.
Io penso a una strada in primavera
una bambina dalla giacca rosa
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Deglutiva imbarazzo
nell’odore di foglie e cucinato.
Ingoiavi inutilità,
sotto la pergola acerba.
E le sedevi accanto,
di tanto in tanto.
E ti alzavi,
di tanto in tanto,
in cerca di un argomento di tuo gusto.
La gente era
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| Piovono ricordi in fretta
sopra questa foto impressa
goccia a goccia sa di me.
Lettere mai scritte mai
parole andate a male
quale malinconia ho di me.
Traffici di emozioni in fuga
seduti se ne vanno i soli
così piovve
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E fuori era notte... poi il gallo cantò...!
Ecco, il tuo Volto non ha più umana parvenza,
è intriso di sputi, di sangue e di sudore,
gli occhi son bracia di lacrime arse
asciutte sorgenti per il tuo gran dolore.
Sei orrendo
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Senza la Tua Croce
non saprei dove affogare
il mio Dolore,
senza il Tuo Sangue
non avrei dove mescere il mio,
versato per amore...
Sei la Mano
che m’ha Raccolto e sollevato
dal deserto della Solitudine
e di ogni misera Miseria del mondo
c’ho
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Verde primizia nel verde
chiarore, solo
un vivido ricordo
a volerti conquistare
dal tuo mostrarti,
incessante, d'un ricco luogo
sospinto dall'interno.
Sempre attesa
la magniloquenza
rigettata nell'abitacolo
che fu allegra
spirale come la
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Notte di fili d’argento
sgomitolati
sulle guglie irrequiete di questa mia vita
in fessure furtive di illustrazioni passate
Notte
che corrompi i sogni soffiando polvere d’oro
imbastendo al mio inferno un oppio cosmico
La mia
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Terreni estri ammaestrano chi
con sapienza offre fantasia
e, ricama su stoffa trasparente
la confessata storia
di colei che
nel tragitto
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| Spesso manca suono
E sto qui in questo spazio
ammantandomi di nulla
In quel vanto pedissequo
che circonda i vostri cuori
Io qui io lì
io io io
Tu!
tu sei fermo
immobile come piuma unta d’olio
inutile come un cappio senza collo
tu
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EnzoL |
18/04/2014 20:00| 1870 |
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e poi cala un sipario
ruvido e polveroso
sui miei occhi bianchi
ed è lo sfondo opaco a risuonare
quello che duole
e rode il midollo
-è quella sua distanza
ottusa cieca perseveranza d'accudir chi la maneggia
che mi danna
ed io qui
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Per quanto tempo
la pazienza dovrà chiedere l’ennesimo prestito
- senza restituzione, semmai ancora e ancora –
lo scoperto sul conto è divenuto voragine
ma si tira avanti - c’est la vie
e l’amore poi – ah l’amour!
dove sarà
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Io che non sono regina dei fiori
né donna tinta di sbaglio
mi affaccio su di te
a splendere del tuo giorno
ricaccia il mio pensare
spogliandomi del tuo risveglio
e in un limbo giulivo
donami ambrosia dei tuoi baci.
Vestimi d'arte
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Quale ora
se non quella
di ogni istante
amore mio
Sei ferma li
davanti alla tua ombra
mentre la luna
t'illumina per
non perderti.
Inarrestabile mi cerchi
nel buio della notte
spiando ogni
mio respiro e ogni mio pensiero
I grilli
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Sashia |
18/04/2014 19:05 | 2622 |
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Prendimi la carne dell'anima
piccoli brandelli di vita
fra le tue dita divine
Straccia il sangue
come un vento le nuvole
e fanne brina
per la terra martoriata
Sento lo strazio,
lo voglio
perché ti assomiglia
sulla via
ma anche la
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Si van contando i passi
che all'infinito accorrono,
traverso epoche smarrite
nelle ceneri dei tempi.
Eppur a contentezza
non si sorride.
Ignota la real presenza
ch'illumina sol d'ombra
la sua essenza.
Io,
eppur t'odo
nel fruscio del
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Come tempesta improvvisa
nel bosco della vita
mi hai sorpresa;
come spari nella notte
i tuoi occhi profondi
hanno
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In quanto a desistere siamo umani
nell'anatomia del corpo
che si definisce miracolo di madre natura
terra e acqua ambivano i persiani
ed io non chiedo altro alle carnee
in questo breve ritratto delle termopili
dove non c'è nascondiglio
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Dyleng |
18/04/2014 17:18 | 2252 |
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Era una conchiglia che cantava il mare
e mi portava le tue labbra tenere,
nella melodia che mi frugava il cuore
quando nei pensieri mi accarezzavi.
Nella corsa frenetica del tempo
portavo i tuoi fianchi sulle stelle,
come una vertigine
planavamo
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| E mi consola soave
il tuo carnato, essudante
quiete serena
In quest'ora tremula
dove l'universo si sveglia
salutato da ondulate
danze d'aria
e la luce pian piano
penetra l'ombra, affondando
le sue ambrate dita su vetri
ancor offuscati
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Immersa nella notte
da insonnia pervasa
il silenzio
m’avvolgeva il cuore.
Poi s’innalzava
una musica
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C'è sempre una spietata guerra
da qualche parte su questa terra,
perenne lotta tra male e bene,
che lega i sogni con le catene
fatte di odio e d'indifferenza,
di occhi chiusi alla sofferenza.
Son cuori aridi più del deserto,
che ai
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Trema il mio cuore
prigioniero di un sogno
di un tempo
ormai passato,
vedo il tuo volto
con un nome nuovo
vedo volti
di donne sorridenti
che ormai ti appartengono
e le parole
le tue parole
quanto male mi fanno...
che fai ancora qui,
vai
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Volevo sì tacere
come fa un dolce assenso
ma
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62 poesie pubblicate nel giorno 18/04/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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