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Le 79 poesie pubblicate il giorno 07/03/2015
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Manchi dove non sei
Nei miei giorni colmi
e nelle mie notti vuote
Nel tinnire muto dell’oriolo
ch’assorda l’ore senza tempo
Manchi in quel sorriso che non odo
e nella voce che non vedo
Negli abbracci stretti d’occhi distanti
Nei miei paraggi colmi
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Hanno respinto le mie parole,
tele struggenti di mori e di fiere
fra l'erbe polpose della savana,
nel profondo dei tuoi
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Jim27 |
07/03/2015 15:47| 1382 |
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A te
che la paura frena lo sguardo
e le mani tremano come foglie scosse dal vento
che sai resistere al dolore
nelle sere bagnate da lacrime solitarie
che adagi un sorriso sul cuore ancora giovane
per credere che la vita non sia finita del
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Ti amerò al di là della mia anima fragile
quando nel petto squarciato da ritornelli queruli
intoneranno dolci le mie lacrime,
spinte da un alito di mare senza voltarti a vederlo volare.
Come un germoglio di ginestre aggrappato alle
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| Soffia il vento
brezza leggera
che sveglia il mattino
con i lampioni
che si fanno zitti.
Volevo solo dirti
che per te
ci sono stasera
fai sparire le tue piccole paure
sotto il peso dell'amore
camminiamo per le strade
il cielo è
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| Basta uno sguardo,
solo uno,
non uno sguardo qualsiasi
lo sguardo che solo tu sai dare,
quello che porta oltre ogni confine,
oltre il cielo,
oltre gli abissi marini,
che trasmette il sapore dell’infinito,
che fa innamorare,
così ...
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Ho amato il mio silenzio
nelle notti senza voce
quando lo sguardo della luna
giudica segreti e solitudini
Ho odiato il dolore intenso
di un buio senza meta
che il respiro non comprende
fra i propri giorni inutili
Perché non sapevo
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Questi miei versi che rider non fanno
nel dire duolo che affligge tua alma
perché li malori mai da te sen vanno.
Pur se appari dolcemente calma,
la notte sent’io, però, tuo affanno
perché di male, ahimè, tua vita
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Regala un senso
al mio tempo
inchiodato a facce
cadute a caso
nel mio spazio bloccato
dalla fuga di sogni
che non ho saputo
inseguire.
Concedimi un varco
dove poter infilare
un filo di piacere
che converti il vuoto
in suono e il grigio
in
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Dilaga nel respiro
la sepolta sofferenza della vita
giorni di trapassata solitudine
nell'incerta sorte di speranza
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Il mio pensiero
abbraccia
quel senso dolce
che nell’aria aleggia,
quell’impercettibile
sommerso
nello spazio caldo
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Il volo di un coriandolo sui tetti
attraversò
comignoli di gioia
e paludi di dolore.
Arrestò il suo carnevale strano
indugiando il volo
in cerchi su se stesso
salendo attorno al piedistallo
di un punto interrogativo.
Dov'era quel
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| La solitudine
ruba il formato all'idea
Il vento in fuga
un sorso di the.
Ricamando nel soffio
il tono fiabesco di una storia,
partendo da un punto indietro,
una rivalsa sottolineata dal filo rosso.
Contrapponendo al pari il liquido
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| Mi librai nella stanza
vuota dell'anima
ove percorsi
le sembianze di brahma
avvolto dal timore
del malvagio cuore che ti ama.
Mi librai nell'assenza di emozioni
patendo la solitudine
di scarse affezioni.
I desideri lambivano
assorti nelle
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| Otto marzo
per adularti,
non come prima
donna che in fondo
rappresenti un senso
meno intenso,
segno dei tempi
che
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Ho visto angeli
far sorridere la paura,
accendere una luce alla speranza,
presenti,
nelle stanze d’ospedali,
accanto
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Poche parole
riesco a pronunciare
trafitte di dolore
si placano nella mia mente
non le vuole cercare
Girano
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Voce di primavera
solfeggia,
il campo dorato
si veste di cruciverba.
Delicata canzone
da bucaneve
leggera poesia
di una farfalla.
Lasciare passare
i paragrafi di viole
in ritornello
di sensibile testimone
in fuga.
La voce di primavera
nel
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Poi...
il dolore ti assale
capisci che è l'odore
del male,
sgomento che
opprime, battito
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| Prato fiorito
con il giallo dei ranuncoli,
l’azzurro dei fiordalisi,
e il rosso dei papaveri
confinati
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| Senza la vetrina
tutto è fermo
e non si arriva
a nessun successo
e ha voglia un artista
di sognare il terno
e mischiar le carte
è tempo perso.
Se non c'è un vento
e una forza maggiore,
che porta ogni cosa
a
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| Ah, levami
il cuor duro,
cuore materno.
Se non v’è lacrima,
pensi di capirmi?
Ti vedo e sei,
voce lontana,
eco
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| Sostanza di neve era la tua bocca
che scioglieva i vapori del miele sulle rose gialle.
Chi disegnava sulle tue labbra il tumulto dell’erba celeste
ora scioglie l’attesa nei gessi colorati dell’alba meretrice.
Sostanza di vento era nei tuoi
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| Non stupisce più il fiore
vivente nella ciotola
dimenticato fra i colori
della vita?
Non stupisce più
l’insignificante lume
scaldare una casa
nel freddo del consueto?
Non stupisce più
la voce della cuccuma
dove nere
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| Fiori gialli per te donna,
un tempo vestale del focolare
oggi donna in carriera,
eterna Penelope che tesse
la tela intricata della vita
tra difficili prove
e molteplici ruoli,
tra diritti negati
e discriminazioni subite,
mimose per te
che hai
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| scolo violentissime utopie di vite passate
diecimila calici vestiti di te
siamo due addii vestiti d'indifferenza
occhi disperati d'un docile curaro
guardaci ancora in silenzio
respiri inespressi bagnati di rabbia
cascata di pioggia scura di
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| Ti ho amata tanto.
Forse ancor prima
che mi esplodessi dentro.
Forse ancor prima
che ti avessi dato un nome.
A volte eri onda.
Altre volte assedio.
Tu confidavi in ogni mia
più piccola emozione:
per la matta voglia
di prontamente
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| Luce d’amore
e d’anima calore
tu non ti stanchi d’asciugare
lacrime al dolore
nell’ardore del tuo impegno
...la tua forza
fiera di curare indelebili ferite
mentre nell’amorevole gesto
di una mano tesa
dipingi su scarni volti il tuo sorriso.
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| Quanto è meravigliosa la donna?
Quando di già, all'alba della loro vita tessono sentimenti materni con una bambola
mentre i maschietti giocan a farsi la guerra con sassi e fionde.
Quando un sentimento come l'amore è intrinseco
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Dalla grondaia una rondine cade
È tardo autunno e l'annata non gaia
(danza nel cielo il nero
il bianco tuona in stanza).
L'arida quiete scorre nel torrente,
nel nido prono un solo
palpito e mosto in sibilo tagliente.
Mugugna il vuoto
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79 poesie pubblicate nel giorno 07/03/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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