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Le 40 poesie pubblicate il giorno 04/08/2015
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Perle senza cielo
queste stelle morte invano
con la pioggia che scivola
sui pensieri stanchi
Sguardi senza sogno
riposti dove nessuno vede
la sofferenza o il gelo
di altre solitudini negate
Gocce grigie
queste lacrime svanite
con il vento a
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| Là, in fondo all'orizzonte,
c'è una vela bianca
ferma, immobile...
sembra la vela della vita mia.
Il vento smuove le acque,
il mare mormora
le culla con la sua melodia.
Il sole luccica e scintilla,
s'avvampano gli
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L’anima indugia a rimembrar olezzi odorosi
spazi liberi in terreni ubertosi, abbelliti d’alberi
ricolmi di mimose.
Ricordi antichi, chiusi nella mente come pensieri
tornan ricorrenti, indugia l’anima per non morire
a perseguire trascorsi tanto
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Fui giovane
sotto i cieli di Berlino
quando crollarono
i muri della discordia
cancellando la storia
già vista
Fui giovane
sotto le mani amorevoli
di infelici angeli
caduti dalla porta di Brandeburgo
e vissuti tra la
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Spasmodica attesa di tendere l'arco
scappare dal solito fare,
io, freccia tagliente m'insinuo
tra il mare turchino
ed il rosso
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Vivaci, a tratti stanche,
valide e forti senza timore.
Con un movimento soave,
posson far breccia nel cuore.
Con foga hanno il potere di distruggere,
e di proteggere...
Rispondono alla psiche che lor padrona è.
Si sfoggiano da sole o in
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Quando mi perderai
con l'animo amaro
aprirai
la mia natura
e sarai un buon agricoltore
che zappa e suona.
Quando
tu ...braccio di sole
spazzerai a raccogliere
i petali di saggezza,
allora
ti sposerò lentamente
ai suoni d'arpa
dove
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| Tutto ciò che e bello ha una fine
sull’umida sabbia a piedi nudi la notte
dove orme dorate incrostate di salsedine
diventano scrigni di spazi mentali.
Le tinte pastellate degli amori finiti
con le miserie del tempo presente
sopporto
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| E' pieno di vita
è pieno d'amore
Batti il tempo con tutto il tuo corpo
lascia che la musica sconfigga la morte
Mi piace il rumore che agita il cuore
dà movimento alla vita
dà armonia all'infinito
Spegni il silenzio e
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Socchiuderai gli occhi
pensando ad un amore
che non avrai mai,
stringendo le mani,
urlerai al vento,
vedrai il suo sguardo,
gli occhi cristallini...
Guardando
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Se potessi morire ora
non soffrirei più tanti
dolori lancinanti
al petto mio
sarei nell'infinito tempo
a capire
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Non credere sia mortale
l'eternità di cose remote-
Non c'è punto che non veda
del suo sguardo,
tutto
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Ho sete del tuo amore
come il giardino dei raggi del sole,
come l’abbraccio d’una mamma al suo bambino
e la luce che illumina il mio cammino.
Ho sete dei tuoi baci
come linfa sui fiori per la vita,
come il brillare delle stelle nel firmamento
e
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E non avere risposte.
Come un cane che graffia alla porta.
Come vento che soffia non più d’inverno.
Come il sentiero che il bosco
ricopre e nasconde.
E quel giorno il suo padrone non aveva risposte.
Chiuse la porta come ogni giorno.
E
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Sale alto il brusio delle cicale
e spande il giorno il suo mantello bianco,
nell'arenile ognuno é sullo stanco
castello di memorie, o nelle scale
di un tempo che non riesce ad inseguire.
Un ombrellone verde, un altro a spicchi,
rapiti
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| Sono nei dossi sconosciuti della mente
negli accavallamenti del cuore
ove il respiro dell'anima tende
-comunque-
alle tonalità della speranza
e lo spirito è vento di novità.
Vicina a Dio
ne percepisco i palpiti
di gioia, di
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| Scene di sole impazzito
io cerco con te
e poi le vivo
colme di passione
lungo la spiaggia
che mi accarezza i piedi
poi dormo sulle onde
di una brezza
che lentamente mi scivola
sulla pelle arrossata
mai come ora
sento d'averti
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| La notte si accende
di mille luci,
scampanii festosi
nell'aria calda d'agosto,
l'emozione mistica
accende la speranza
in un crescendo
di sensazioni,
sentimenti,
tutti gli sguardi
sono per Lei Madre Dolcissima,
in un'eco di
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É nel grembo di un pomeriggio d' estate che partorii il dolore
ed esso fu con me ad accompagnare per mano la sofferenza
che fa da genesi inumana e cialtrona al coltello nel cuore,
come fosse sgarbato vocabolo che offende una già dura
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Stretta la carne attorno alle mani
fra lo stridere delle ossa cave
e brune negli assoli silenti
fino allo schiudere dei ruoli
aciduli oleosi palpiti di stringhe
poi teso ogni lembo di pelle
vetta d'umano ritegno al piacere
salita d'avverse
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| E’ sempre lì
sulla sommità
dei cipressi
che l’anima mia
trova riparo,
sulla cupa guglia
che sposa il cielo grigio.
E tra i singhiozzi
del pianto torna
a domandarsi
di che amore
abbia mai vissuto,
se un tal tormento
ancor oggi
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Ti porterò sulla cresta delle onde
ove il silenzio sarà voce del vento
e il mare fresca pioggia
a risvegliare l’andare delle menti
Cuore in fuga dal resto del mondo
e tu mistero d’incanto come oasi
Regina e leggenda saremo sugli oceani
dove
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Raggio di Venere,
una stradina immersa
nel verde dei pini.
Cinguettan
le cinciallegre, canta qualche tortorella,
ed il frinir di cicale
fan compagnia
al viandante di vita,
che medita versi,
la sera...
L’orizzonte
è limpido, blu
il mare,
il
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Finalizzata alla truffa
messa per iscritto
tutto il mio sangue ha donato
tronfio di pigmento
e fondenti nel vuoto inganno
quote di vitalità risiedono a stento
nell'impartir ordini d'inatteso riposo
finito l'ossigeno che fu primigenio...
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E fu tempo di vendemmia ...
No! Non ho dimenticato il tempo cieco
non ho perso il sorriso
che non ho mai avuto
ho attraversato le sette porte
per raggiungere la mia vigna
ed ora...
alzo il calice della mia vendemmia
guardando in alto ad uno
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| Ti svesti di tristezza
e nell’evidente sguardo
con lusso di parole
abiti delicati sogni.
Parche nuvole
disegnano volti
animano
tracce di un tramonto
sgomitolano
stupefacenti amori
armati di passione.
Lemmi sanguinano
senza
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| Un gioco fatale,
privo di regole,
a cui io mi attingo ad essere spettatore.
In posta, vi è un cuore stretto in una morsa
disarmante.
E ti siedo davanti, contemplando le tue antiche forme,
che il tempo, tuo nemico, mi rende ignote.
Compi, a
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Non sono più sicuro
che il Sole ci sappia illuminare,
o che l'autunno sia il maestro della malinconia.
Mi fanno
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| La città amara
è quieta
[quieta è dir poco]
tace
par morta
mentre l'ultima luce
s'accende e rimesta
in un tempo
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| L'essenziale è negli occhi.
Accade
che la goccia
rinvenga il vuoto
e nel secchio torni
poco a poco
il riso muliebre della tua figura.
Così che la pioggia ascolta il cielo
e allieta il volto alla mia malinconia
Il muro
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40 poesie pubblicate nel giorno 04/08/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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