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Le 39 poesie pubblicate il giorno 11/07/2016
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| C’è un caldo opprimente,
e’ una fatica respirare,
ma soprattutto c’è un peso,
qualcosa che stringe
come una morsa il petto.
Penso, m’immergo in pensieri,
poi mi perdo, non mi ritrovo,
sono una tessera mancante
di un puzzle incompiuto
ove
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| Ci sono giorni
che vorrei scappare
senza meta fuggire via
dove nessuno sappia chi io sia
senza convenevoli
e parole vane
senza fasulla cortesia.
Ci sono giorni
che l'insofferenza
mi comprime i polmoni
fino a togliermi il
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| Non ha angoli
questa stanza
ma cieli stellati
che si specchiano
in abissi circondati
da promontori di nubi
mi avvolgono
gomitoli di pensieri
dove è svanito il tempo
regalando spazi d’oblio
a volte prego, sogno...
sospiro
se sulla
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È meglio
che tu apra gli occhi
e che finisca
di coltivare le nuvole
Piuttosto
che interrompere
lo scorrere del cuore
con un dubbio
antico come le favole
Rovina di cielo
questa melodia segnata
dai passi
e dalle poche
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Non mi importa se piango
in una notte di stelle
quando i miei giorni
cemento duro si fanno
e i sentieri e le strade
non vedo e nemmeno cerco.
L'ozio di una fede
mi annienta e mi incolla
e le ultime speranze
non si fanno cariche nuvole
per il
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Assolute verità
rivendicano
spazi e dimensione
nell'immensità
il centro attende
incarti di cera
e fiscali intelligenze
da proporre
che volentieri vedrebbero
tra le fiammelle il pasto
appetitoso abbondante
e mai
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Lo sciabordare pigro delle voghe
sotto i ponti - come un trapasso dolce -
lento, scivolando da sponda a sponda.
Odore di pietra e sale, di muschio
tra i marmi di finestre dai mille occhi.
Venezia m’assale col suo silenzio -
oasi d’amore – di bruma
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Si avvicina con passi freschi di sogno
nella sera il ricordo
dal sorriso bambino.
Tende la mano gentile
e mi riporta
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Il cuore,
ferma lo "sguardo" su te,
é mistero la tua bellezza.
Il cuore,
é Amore e trepidante
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| Se la notte ovattata,
nascosta a preludi
di riserve senza ostacoli,
sfinita
nel rincorrere chimere
e ricordi
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| Prendo da me.
Mi mordo, mi mangio ...
Non inseguo il tempo passato e nemmeno quello futuro.
Non vivo con l’orologio al polso,
col ticchettio del pendolo e del suo moto perpetuo,
nemmeno vivo con il calendario delle stagioni.
Faccio parte di un fiume
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| Camminavo
in un giardino,
felice
dei miei canti
d'infanzia.
Luce, sole.
Mare...
Posi
i piedi
in terra.
Pensai.
"Come vorrei
poter provare
il dolce martirio del dolore,
sì da sentire
ciò che patì
il mio
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Sei già
del cielo le stelle
Superba, nel ventre di vigne
nei giorni lucenti, d’acque marine.
Anima
tutto è chiaro
se lasci cadere gli ormeggi.
Ti svesti
senza più impronte
dense ali di piume.
Come mi è caro il tuo volo
le scintille felici
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Dalla terrazza ammiro il mare
sommerso da candido spumeggiare.
Urlano le onde
come lupi nella foresta buia
fa scempio il vento.
Il sole fa nascondino
dietro la montagna
per poi sparire.
D'un tratto avvolge il buio.
Sperdute barchine
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Mi manchi amica
e non mi so spiegare,
se dalla finestra dei tuoi nuovi giorni
guardando il cielo
vedi il mio colore,
oppure solo il mio sbiadito andare.
Ma quel che non è scritto, non si avvera,
nemmeno il sole dopo il temporale
e noi inseguiamo
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Taccio nel giudicare,
le apparenze rimangono tali,
la tua bellezza estrema,
non ha mai avuto eguali.
Taccio nell'incredulità,
d'averti conosciuta,
vivo ancora il sogno,
in cui cielo sei piovuta.
Taccio pur soffrendo,
non capisco quel
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Vorrei poterti dare
tutto ciò che ti manca,
ma resta immobile e avara
l’anima mia è stanca.
Gonfio e
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| E mentre respiro la notte
in vie desolate e un po' buie
un gemito s'ode lontano.
Lamenti indistinti e insistenti
pian
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Erano vecchi il mago e la strega
avevano visto nascere la sequoia
millenaria ultima della foresta.
S'erano appassionati
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Non ho ali
e dal nettare d'un fiore non attingo,
ma in bellezza sogno
ammirando quella vita
che da lui fin qui prosegue.
Se tutto è coincidenza
il mio volo non avrà mai fine,
se tutto per il caso non accade
allora
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"Cantiche", femminili ed interiori,
vigono in gerarchia per Dio, si, ancelle;
sante glorianti Lui, da Lui assai belle,
superne e miti, tra i divini cori;
nelle commedie, sacre, umili amori
eccheggiano, soavi, in tali stelle;
astri
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Riempiro' il foglio
con i sospiri del mio cuore,
le righe sono il mio solo ornamento,
mescolate alle parole
in un
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Non v'è uom fuor me 'l mondo ad ammirare:
mi, 'n par de gal, un ciuc e du' cicale,
su 'sta collina al soffio
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Ags |
11/07/2016 11:38| 814 |
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E’ adultera
questa vita
dall’albore che fu
forzata come elemosine
abbandonata
un cane d’estate
la voce di mimo
pesta dai curiosi
divisa dall’incuria
di protervi spettri
nella rivolta interiore
nelle sommosse del sempre
Nel bearmi
al suo
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Viale in ombra lucente
di cariossidi brillanti
al barlume naturale o d’artificio:
se rimossi, polvere aurea
d’impronta, lascia;
né vento solleticoso,
né ramazza impertinente,
né pestoni di mostri meccanici
- scolora -
Tempo,
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Quanto può atterrire
questo cielo bituminoso,
criptico, sospeso, tenebroso
cosparso di sporadici luccichii,
fievoli, irraggiungibili scintillii...
Il sentimento di vuoto oscuro
e la scarsità di barlumi
attivano le restanti
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Cogli la luna
il sole ci chiama
ne portiamo uno spicchio,
tanto nel mare
lo stesso si specchia.
Cogli il sole
la
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| Giacché troppe in quel luogo, e cibo scarso,
certa zanzara in certo giorno fosco
abbandonò il suo stagno presso il bosco
recandosi in città a sfidar la sorte.
La sposa d’un dottore, in luogo giunta,
lei punse, a rinfrancarsi del gran viaggio;
ei
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| le lampare vanno alla deriva
nella baia dove il mare litiga
con i cani che ringhiano
alla beffarda luna
appoggiata sul ciglio della riva
dell 'incanto tramonto
brevi silenzi illuminano l'andar della sera
così mite e svogliata
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Ballavano festosi sotto la pioggia
sorridendo al cielo e al mondo
ma di quel cielo or rimasto offeso
non resta che il ricordo d’uno scempio!
Resta da sola una lacrima salata!
Era là, nell'angolo più oscuro, nascosto
che si
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39 poesie pubblicate nel giorno 11/07/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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