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Le 30 poesie pubblicate il giorno 03/10/2017
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Ormai so che l’origine delle mie sillabe
è aria mutilata.
Non insistere a farmi ascoltare
la tua passione singhiozzante.
Non si può essere timonieri di scalette senza cuore.
Non ho visto nei tuoi occhi quelle voci ormeggiate
nei monti lontani.
Il
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| ”Ti vedo bene”, dici ...
e quei trasale!
magari vesti scuro, e nuoce il sole.
Attento a come esprimi i tuoi pensieri
abbonda in pregiudizi quasi ognuno.
Scongiuri e sortilegi, selva arcana
io solo par contesti, e non mi curo,
e mai che
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| Hai dipinto la mia vita con i colori dell’autunno
hai scolpito il mio cuore come foglie leggere
sei arrivata con il vento ottobrino che di minuscole gocce ti bagna i capelli
per asciugarmi con le tue labbra, per abbracciarmi all’infinito
...e ancora
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| Lesta va’ la festa
inusitata e stesa
sulla cima dalla cui cresta
così in basso è poi discesa
Ma nella sua testa
quel dì rimase offesa
e il poco che gli resta
di quella folle impresa
La tenne viva e desta
nè le scalfì la presa
per questo ora
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Ramo spezzato,
sfiorato dal vento
per mani nuvole chiare
hanno tenuto
il tuo stelo;
Rosa
figlia d’amore
mai sarai cenere;
i fogli del libro
dove
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Resina di pino cola odori autunnali
d’umide percezioni si serenità,
nei silenzi di tremulo fogliame
e delicati battiti d’ali di falene,
nel tenuo bagliore d’un crepuscolo
che scivola docile verso la notte.
Cola vischiosa sul tappeto di
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| Avanzano i pastori
prima dell’alba nascente,
forse il lento cammino
dei sonnolenti armenti
li accompagna verso
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| L’ho visto sai, il rosso,
camminava,
si è alzato piano, piano,
scappando da un tulipano,
ha colmato il cuore.
Si è fermato qui, proprio qui,
dove il blu cielo,
ha abbandonato le invernali maree,
riparandosi nel profondo degli occhi.
C’era la
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| “Non mi chiedere perché ...,
ho sbagliato e son pentito,
non lo so neppure io
perché mai ti ho tradito!
E’ successo quando tu
quella sera m’hai piantato
e mi son lasciato andare ...,
mi sentivo abbandonato!
Non mi chiedere perché ...,
ero
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| andare via
da dove non riesci più a stare,
cercare appigli nuovi in una mente
che ti è diventata stretta,
amare per finta
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Il sangue d’innocenza
scorre a fiumi,
nei silenzi ovattati della Terra,
orchi sacrileghi,
all’ira del Tuo volto
perpetrano misfatti inenarrabili...
Sangue benedetto nel Sangue della Gloria
a lavar turbine di Male
abisso senza fine
che
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Trattengo a fatica
l’attimo dei tuoi occhi
incontrati tra le labbra
socchiuse del tempo
in un semplice bacio
rubato al silenzio
di un addio non voluto
ma vissuto nella canicola
di quella sera di Luglio
perché ogni sguardo
era tra amici un po’
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Non farei nulla
per fermare questo giorno
se non fosse per le strade
che piangono morte
Per l’aria troppo gelida
di ottobre
scesa ad accarezzare
i lividi della terra
Non terrei nulla per me
il dolore previsto
e le voci che si fermano
per
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| Epiloghi di fiumi i giorni.
Negli occhi gli aquiloni.
Fa appello il cielo.
I sensi.
Le parole non dette
abitano la pelle.
La luna doviziosa.
È nel mattino
che ritrovo la tua notte.
Le mie parole; sulle tue labbra
germoglia il mio
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Un gelido abbraccio
permea labirintici distretti
di vita
l’aria stessa è intrisa
ammantata di tenera
amarezza
e
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Fantasmi danzano, nude memorie,
i cimiteri sono nei nostri cuori
prima che nelle vie oscure,
nei viali tristi della sera,
malinconie imperscrutabili
dall’eterno sapore d’autunno...
Devi credermi, è lì che trovi
fredde lapidi e lacrime di
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Sabyr |
03/10/2017 12:27 | 598 |
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ascolta il silenzio
che borbotta ancora
e togli la nebbia
che ti avvolge
lo senti il freddo?
penetra nelle ossa
eppure il sole accende il giorno
ma non luccica
lo sguardo vaga
tra mille parole dette
si perde la sostanza
in quella fiamma
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Lungo il viaggio radioso dell’amore
chiedo un posto vicino al conducente,
di ogni palpito sa l’arcano segno,
di ogni
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Poltrivo deliziosamente
ascoltando una canzone
quando si spalancò la porta all’improvviso
e, avvolta da
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Scenderà la sera
anche nei tuoi occhi
e sarà come un lento giorno
una lunga fila di ore
incapace, di morire
si allontanerà la luce
anche dal tuo sguardo
ora che lo rivolgi altrove
stretta, in un nodo che scompare
io e te navigammo, lungo fredde
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| Ritrovo grandi emozioni
dentro i rossi colori d’autunno.
Foglie che arrossiscono al tempo,
al paesaggio che cambia il suo aspetto
al tempo che poggia il suo alito
che porta rugiada la sera
e asseconda la pioggia che fitta discende
quando
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In me sento il conteggio dei giorni
il proclama del vento che accende
i miei sogni, lentamente richiamo
alla mente gli istanti donati, le carezze
non date.
Ti sento e il bisogno ritorna costante,
nella mente ancora usignoli volano tra
il passato
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Mi adagiai in un campo di grano
chiusi gli occhi e provai a volare...
mi compiacque il rumore del vento
che spettinava le chiome delle spighe...
spogliandole dei granelli d’oro
cadevano nel seno di papaveri dormienti
tra le erbe
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Voglio te
per continuare
a gustare l’eternità;
voglio te
per placare l’arsura
dei giorni;
voglio te
per dare pace
alle mie notti insonni;
voglio te
perché mi fai respirare infiniti
in questa vita
senza perchè,
senza ragioni
se non te
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Fievole sole,
innondami dentro.
Quanti vagiti s’innalzano
dalle viscere della terra.
Ridammi gocce di luce,
per schiarire cupi volti,
annichiliti dal vuoto.
Ecco gli sguardi spersi,
incrociati all’edera
d’un fiume prosciugato.
Dolce visione
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In autunno
le giornate piene di addii e arrivederci
c’è chi parte con famiglia allargata
chi in compagnia del
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T’amo Natura bella e multiforme,
con i tuoi rami spogli e neri al cielo,
il seme che coperto sta nel gelo,
in candide
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| Cogliere il sogno nello sguardo,
sorpresi raccontarci,
per riconoscerci nella nostra
essenza.
Sapevamo colorare il nostro
dolore,
rivestire di luce l’abisso,
cantare per identificarci
nella nostra voce,
sfiorarci per sentire
l’intensità della
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Eolo |
03/10/2017 00:48 | 703 |
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"...fu una sorpresa
nata tra semplici gesti,
quelli che fanno respirare
quelli che fanno pace con la paura
dispersa nel limbo dei miei sogni
...fu quell’attimo eterno
che profuma d’amore serio
appeso al filo del desiderio
distratto e confuso
ma
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In punta alle dita
cerco invano il testimone.
La meravigliosa staffetta della vita
a volte mi abbandona
in mezzo ai suoni
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