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Le 71 poesie pubblicate il giorno 18/09/2014
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Sia giardino od esposizione
infelice è la mia condizione
di bestia strappata da casa
un di' da sconosciuti invasa.
Davanti spazi angusti, chiusi
s'affollano sguardi di curiosi
trafiggono apatici l'orgoglio
di un animale ormai
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Ecco il tramonto
che di rosa si colora,
prendimi per mano
almeno per un po'.
L'aria torna tiepida,
le rondini
ci fanno guardare il cielo
e tu, ascolta il mio cuore.
C'è una vetta da scalare
su quella colorata nuvola,
con i tuoi
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| Nel deserto delle parole
che l'abbraccio si fa te
piccoli istanti sospesi
in fotografia di contorni
malinconia.
Il tempo
non nasconde scampo
nel breve sguardo, il giorno
tramonta stanco
e cuce il filo
un pensiero ardito
nel viaggio
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| Le frasi sospettate di poesia
rivivono uno sguardo trascorso
del tempo non compreso
come se fossero le menzogne
di un cuore inconsapevole
ormai impietrito del proprio sangue
per il solito dolore quotidiano
difficile da sostenere e nutrire
Fuori
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Se potessi
gridare al vento
che ti amo, lo farei,
ma non ho più voce
stroncata dal pianto
da quando sei andata via.
Se potessi
urlare al mare e alle
sue onde che di te
non posso fare a meno,
lo farei, ma ho un nodo
alla gola che
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Frattaglie di parole
Intrise di sangue e peccato
per abbellire come ciondoli
aggrenzite pelli
faticose a respirare...
Laddove ammassi di stranieri
scalpitano per
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| Grigia
la pelle delle mani
si spezza
sotto l'urto
di un vuoto a perdere
nulla rimane
tra le unghie scheggiate
e nei graffi incisi
tra le pieghe della gola.
Solo gli occhi
-mai spenti-
raccontano
di quei sogni smarriti
negli angoli di
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| E ritorno a pensare
genuflesso; la tua gonna bagnata
il corpo nudo di parole
Il calcio del destino e quella sera, ferma
- Ho tutti gli attimi raccolti nello sguardo di fronte.
Il mio ieri, il tuo domani
Non increspa il pianto
la pelle
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Sono le distanze, che rendono interminabile il giorno
precipitando in finzioni estatiche di noia
Come i passeri sui lampioni, osserviamo il vento
con lo sgomento di una vertigine che sposta
senza rami, senza foglie; sul selciato solo polvere
e la
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Ho respirato
da altri respiri
guardato
da altri occhi
Come foglie
portate dal vento
posate sullo stesso prato
Ho ascoltato
ciò che non
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Abbiamo sete d'amore ma
non vediamo l'acqua che
sgorga pura sussurrando
l'antica canzone della vita.
Camminiamo nei deserti
delle nostre anime smarrite,
dove le emozioni inaridiscono
come foglie d'autunno.
Abbiamo fame d'amore
e non
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Vorrei perdermi
nell'incanto dei colori della fioritura
là sull'altopiano.
Vorrei ritrovare
tra spiragli in
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Sale dalla notte
il tuo divino canto
si spoglia, di ombre e di rivoli muti
anche la collina, triste
- Sale la luna, dalla profonda terra -
L'anima delle foglie
è nel corpo tuo, nudo.
Io sono d'autunno
l'ombra inespressa, la sua
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Fagociterei il tuo respiro
rapidamente a rapirne il soffio
che sottende la mia espansione.
Cannibale del cuore, cerco
instancabile di installarmi
sui tuoi canali di scolo
aperti nel defluire dell'antro fiducioso.
Senza avvisi alla memoria
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Non vivrò di scialbi lemmi
enunciati sotto una maliarda
luna piena.
Non t’incanterò con accorate
e lacrimevoli lusinghe.
Io vivrò nel tuo silenzio,
saziandomi dei tuoi sorrisi.
Non resterò a contemplare
l’attimo
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Io canto le nenie smarrite
che tintinnano sorde
negli abissi profondi
del dolore taciuto
dove, latitante,
l’amore si consuma
in cerca della verità perduta,
e gocce di sogno
lambiscono il biancore di un angelo,
che candido mi bacia
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| Nu’ vas azzeccus ll’ammore.
Nù’ scambio ‘e còre.
‘A mort ‘e nu' respir dint ‘a vocca.
‘O gusto rà saliva,
‘O juco de’ doje lengue.
O’ fremito re' cuorpi
A’ voglia ‘e senti sempre,
‘e farfall ca’ volan rinta ‘a panza.
Nu'
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| Quando la sera, forse dopo cena,
chiudendo gli occhi quasi ti addormenti
ascolta bene, amore. Non lo senti
il mio sussurro che ti chiama appena?
Corri da me, saremo più contenti
a spasso sul Voltone (1) e questa scena
sarà
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| Imprevisto
inaspettato
timido ... arrivò.
Lo ignorasti,
rinnegasti,
lo tradisti.
Nel tempo,
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| All’ansie ripe e tremule
siede un messere, e mira
i quieti pesci e l’alighe
e mesto in cor sospira,
e a’ monti volge un palpito
e all’innevate cime
della sua Patria in lagrime
nel suo languor sublime,
e geme in sulle lapidi
de’i prodi un
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Bussa alle porte questo autunno grigio
vestendo di silenzi ogni colore
mentre l'estate brama ancora amore
assorto nell'ultimo canto di cicale.
Onde su onde ricamano il paesaggio
nella tristezza della nuda spiaggia
il quadro cambia tela un'altra
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Così accadde che le nuvole restarono nuvole
e i tuoi sorrisi furono sparsi dal vento
sapendo che sarebbero fioriti
in qualche giardino non più segreto.
E così mi inventai un amore straordinario,
sotto cui poterti nascondere,
e
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Ed è un asterisco
quel tuo sguardo che sa di tutto
e che nulla dice
ma tutto esprime.
In un solo batter di
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Venne la morte
vestita di giallo
la gonna spaccata
la falce affilata.
Venne un mattino
sotto un cielo turchino
prese le figlie
del vescovo delle conchiglie.
Lui protestò
dicendo che era puro
ma la morte fece le corna
per farne
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Roberto sussurrò al farmacista:
“Vorrei vedere dei preservativi
di tutte le misure della lista
e, poi, mi faccia
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Sin dai tempi dei tempi
spirito di crocerossina aleggiava
guardarsi attorno
avendo le mani legate
indice di sofferenza inaudita
non è stato vano il tempo
grandi piccolezze della vita
si ripercuotono ossigenando
piatto di portata sempre
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Teneri i cuori che s'amano,
palpito con palpito
nel vivere il mondo, i suoi capricci, le sue speranze.
Teneri questi cuori
che si cercano, accolgono i propri desideri
e ne fanno un unico piacere.
La speranza del mondo non è paura del
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Talvolta, all'albeggiar di luna
svesto i panni delle mie solitudini
e mi travesto
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Porta in legno,
tra la malva
e rose rampicanti,
casa triste,
dove apparivi sorridente...
Priva di malizia,
seduta tra le rose
con la
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71 poesie pubblicate nel giorno 18/09/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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