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Le 79 poesie pubblicate il giorno 16/11/2014
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Aspettavamo da tempo questo vento;
Vento partito da Zante per pulire i nostri cuori,
soffiava veloce e forte portando tutti gli odori dell’oriente
e noi fermi, immobili, senza paura ad aspettare la bonaccia.
Dopo niente era più come
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| Tocco anche il cielo se vuoi
lo sposto lo cambio
incurante della natura dei sogni
Icaro non è caduto
essendo canto
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| Ti ho visto
Raro bocciolo d’inverno
Coi tuoi petali schiusi
Agli ultimi raggi di sole.
Ti senti solo
Tra fango e
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| L'estate calda e limpida
se ne andava
la prima foto in classe
l'innocenza
sotto i grembiuli
i pudori calvi
tutto era più bello
I misteri che ora scopro
come dolci epifanie
di un passato
che forse è già
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| Sono impietrito,
dentro l’anima è entrato
il virus mortale
della sanchezza di vita.
I sogni,
i disegni
sono fogli di carta che
non hanno più mèta.
Un gorgo nel mare, aperto
nel lontano passato –
che soltanto in
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| Nel baule
dei ricordi,
cerchi immagini
e parole.
Paziente narratore
il passato,
rende operanti
sentimenti
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| Nel grigiore del ciel è un sasso alpestre,
‘ve de’i muschi si cresce or l’erba scialba,
e autunnale sen muore un fior silvestre.
Tiepidamente rosea e ansiosa è l’alba,
e ‘l fogliame rischiara or secco, estinto
e del fungo la chioma e
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Se semplici strofe
fossero giuggiole, le gusteresti
aggrappato alle tue delusioni
fino a voltare il mondo
...sottosopra
Di fuochi celebrali
noi siamo vittime
sballottati nel loro parlare,
abbiamo visto stravolgere
il nostro vivere...
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| Ti penso
t'abbraccio
benché col pensiero;
il mondo emoziona
seppure non vero
l'amore che dentro
s'irradia dal cuore
ed arde
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Ogni tanto la vita in un sussulto
ti chiama e porge impavida un insulto
ed oggi ha regalato a te una rosa
che brucia dentro il petto velenosa
e tu distesa al buio e devastata
ti senti addosso un’ombra sciagurata
e pensi ad un’infame
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Vorrei esserti vicino
nonostante la nebbia che avvolge
la nostra love story.
Vorrei dissipare
la solitudine che tormenta il tuo cuore
dal giorno del nostro addio.
Vorrei che tu rimanessi con me
anche se il tuo cuore
batte per un altro
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| Sogni infranti dall'attesa vana
tu che ti aggrappi
per conoscere il suo viso
mentre sempre più stanco è il tuo respiro.
Voci che si immergono nel vento
mentre lacrime offuscano la mente.
Emozioni in rosa svaniti in un
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| da mondi di vetro
mi giungeva il respiro
di cieli anteriori
dov’ero sollevato
su ali d’aquila
dimora del mio
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Vento di fuoco
che illumini la notte
e scompigli i miei fogli,
soffi ancora sulle ferite
che tu stesso hai
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Nell’immobilità
del mattino
un brivido
di foglie morte
percorre
l’aria grigia...
torna a
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| Sboccia la notte
come i miei petali alla tua voce
e con dolcezza la tua brina ricopre
ogni mio colore...
passano le ore
ferme le labbra
a dissetare i nostri nomi
e scivolando verso l'alba
osservo
come tieni le mie mani:
calore di
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Non si riallaccia indietro
lo sguardo della vita,
quando la trama nasce
incisa,
sulla pelle delle vene,
ad inzuppar la morte dentro ai pori.
Le corse le rincorse gli slanci a capofitto senza arrese,
tutti i proponimenti,
il gemito d'un
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| Uomo, impavido cavaliere,
nella realtà caduca
stanco delle oscure
pene d'amore,
non cristallizzarti.
non temere possibili
ritorni d'amore.
Sappi! Nel cuore c'è
un giardino misterioso
intriso di luci ed ombre
origine di pungenti
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| soffia
vento impetuoso
dell'ardore
soffia con forza e vigore
scomponi le chiome
solleva le vesti nel turbine
dei sensi
mano alla mano con l'emozioni
spezza le catene
che ogni fiato suggelli amore
tu
che nella brezza lasci
il sapore
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| Ascende e fitta avvolge
l'aquea fumea vie alberi e case
il pluvio giorno è stato breve
e io non so cosa ho
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Anche il
vento piange
lacrime
sopra le macere
foglie.
Come
l'incessante
pioggia di Novembre,
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Eri orizzonte chiaro
fuoco al tramonto
luce tenue bagliore
alito di vento
In un riflesso
un gemito
movimento lento
del ventre
in ogni goccia
di piacere
D’ogni porta aperta
senza distanze
senza tempo
senza attese
eri l’immenso che la
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Novembre, vibrazioni
pacate dei colori, stanca
luce che muore tra le gocce
che precipitano con forza
sopra i radi fiori.
Amata solitudine, nell’alito
che emanano le selve, tra
il canto di morte delle foglie
che guardano il cielo privo
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Anche tu, sei la notte
e il tuo silenzio
è lieve
qui si posa,
sopra le foglie, le mie
cadute
si
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Bisogna eternamente
lasciare cadere mondi
addosso ai duri fianchi,
liofilizzando l'aria,
per germinare
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| Lenta
muove le mani
lasciandosi aggrappare al vento
folate ritraggono momento
nello svegliarsi, sentimento
poggia amore allo sguardo
ritmo del mare profondo.
Paura dei giorni
reclinati inverni
sorride, nei lineamenti
rughe del tempo,
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Sei la luce del tempo che scorre
e che dentro un raggio di sole
sull’onda si fonde,
un fiore che di passione profuma
e negli occhi incantati della luna
la sera s’accende,
una stella caduta dal cielo
che nella braccia della notte
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| Ignudo nacqui
ricoperto sol di pelle
e tacqui,
perché le stelle
s’accesero
non viste da ignuno
e stesero
la loro luce
accanto
a nuova vita.
Di meraviglia muto,
chiesi grazia
e ottenni fiato
e senno.
Un panno per coprirmi,
una mela
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Dovremmo metterci a sognare il mondo
per ridipingerlo con nuovi colori
tenere l'altro per mano
ed iniziare un girotondo
che possa abbracciare la terra.
Dovremmo dipingere il nuovo cuore
con i colori dell'amore
e nutrirlo ogni volta
con pillole
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Tenerezza che accompagnavi
i nostri passi leggeri
su radicati tuberi
che al cielo mostravano
la loro amena fragranza.
Ora su arsi prati esausti
ci rinneghi lasciandoci inermi,
intorno il buio avanza ingordo
d'afferrar l'ultimo bagliore,
tace da
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79 poesie pubblicate nel giorno 16/11/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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