Per protestare si gettano in mare
hanno vissuto un difficile dramma
negli occhi tristi si legge il ricordo
e l’amarezza di tante torture.
La disperazione li fa viaggiare
attraversano l’arido deserto
fuggono da conflitti fratricidi
sono trattati
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Hanno fame, sete, paura.
Accostati alla panchina
sognano nuovi orizzonti
in attesa del
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A cuor espanso voli in cielo,
lieve t’adagi su stratificate nuvole,
un dir ed un far, unione solidale,
minuti, ore, risa ed opinioni.
Un cuore piange d’averti perduta.
A cuor di solitudine,
ti raggiunga la mia preghiera,
ad invocar il tuo
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Con leggiadria corresti al vento
ad assaporar i giorni,
cordiale umore e gentil maniere.
Ad ali aperte sognasti di sognar un mondo migliore,
danzanti voli e posar su fiori profumati,
gioie e dolori e continuar a volare.
Ad immensità d’anima
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Il ciel minaccia pioggia e temporale,
plumbeo come gli umori cupi,
e girasoli ad allegrar i campi,
mentre un timoroso venticello smuove le corolle.
Il sole sbircia e si nasconde,
ed i girasoli s’inchinano dolcemente al sole.
Un andirivieni
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Dignità, vivi e vegeti,
a fior reciso su terra brulla,
ed un altro fiore ad aprir corolla.
Dignità, gemma a divenir foglia,
albero di vita ad innalzar la vetta al cielo.
La dignità non gioca
tiene occhi assai profondi,
è vestita d’ albe e
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Si sente che manca il respiro
nell’aria ricolma di zolfo
ma i bambini aspettano il pane
mentre l’ansia spegne il bruciore.
Il veleno della zolfara
ruba la vita dei "carusi"
son piccoli schiavi sfruttati.
È questa la dura condanna
e dopo si
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La pace è una musica
che diventa regola
se si trova il metodo
senza cercare alibi.
La guerra è una lacrima
che diventa polvere
si trasforma in fulmime
non accetta dialogo.
Su una bianca nuvola
ascoltiamo i gemiti
prepariamo un tavolo
per
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Un via, vai, ticchettio solerte,
a toni bassi ad andatura or lenta ed or vivace.
Impervie e discontinue strade,
tra un fiocco di neve
o pioggia battente, insieme o soli, si cammina.
Le strade brulicano di luci, un bisbigliar di voci,
clacson che
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Doveva durare un attimo
quella tempesta
e quel vento maldestro
che soffiava sulle nostre vite.
I tuoi occhi, gonfi d’amarezza,
come fiaccole d’argento
s’accendevano al mio sguardo.
Mi fissavano con dolcezza
e sentivo il tuo amore, accarezzarmi
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Invisibile,
isolato nel
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Cade e sprofonda sempre più
sabbie mobili lo tiran giù.
Con forza agguanta pareti
lisce... ma con gesti concreti.
S’ode un urlo nel profondo,
si ripete... non lo confondo...
prepotente spinta di vita
si risveglia più accanita,
scabro, come
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In giorni indisponenti avanzano le ombre,
s’adagiano silenti figure e figuranti
ad addolcir il momento.
Lucciole nel cuore a far compagnia,
ad un corpo e anima straziati di dolori,
aghi appuntiti a penetrar la carne,
morsa di dolore che di dolore
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Un’anima eloquente s’aggira instancabilmente,
fra notti logorate ed ibride fessure
che la vita apre continuamente.
Saturi pensieri a ripeter lo stesso ritornello,
e laceranti ombre a circuir la vita,
tenaglie a stringer la gola,
un corpo amorfo e
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Onda di emozioni,
sentimenti contrastanti e divergenti;
mentre ti osservo
affascinata e imbambolata,
mi conquisti...
Onda di cavalloni, sfumature d’azzurro cielo,
accattivante m’ inviti a giocare con te.
Le imbarcazioni ti apprezzano,
navigano,
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A dir e far un nucleo primordiale
anima serena che s’inchina alla luna,
disperso sonno fra stelle serpeggianti
ove nasce luce vereconda.
A dir m’accingo e disperdo ogni pensiero,
ed il ciel rapito lo ritorna,
lo rende unico, assolo
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Mantello senza ali
curve e avvallamenti nascosti
sotto una grossa cortina,
che nasconde anche il corpo di una bambina.
Sotto il burqa c’è una donna!
Privata della sua libertà, dei suoi diritti,
imprigionata nel suo drappo scuro,
usata come
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 | Una mano si tende
dal sangue versato,
preghiera accorata
dentro uno sguardo
indifeso e sfruttato.
Piccolo essere tremante,
accovacciato in un angolo
con gli occhi sbarrati
e i denti serrati,
bisognoso d’amore.
Cadranno allora
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Caddero foglie ingiallite e petali di rose,
a tappezzar viali, cadde l’autunno e venne l’inverno.
Brusio di dolori e cuori in tanti pezzettini,
sangue agghiacciato e vergogna d’ esser donna.
Umiliate ed ammassate e di fango imbrattate,
colori
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Malarittu covid
cu dici na cosa e cu ni dici nautra...
cu avi ragiuni?
Dutturi e scienziati
tutti pari ntervistati...
ci sunu chiddi ca fannu scantari
e chiddi ca fannu suspirari
ma quantu parrari pì nenti
tantu pì sputari aria
paroli e
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A mani nude, senz’armi,
mentre respiri un mondo depredato di sogni,
squarci l’ombre
che offuscano il cammino.
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Invisibile, incerto,
è il passo della nera signora,
serpeggia, come l’anime del potere che si trastullano,
coi fati in bilico, d’un
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Recluso, nel mio rifugio su questa collina
scavo a mani nude in profondità,
bramerei scendere ancora un po’
per ritrovare la giusta tranquillità
fatta di quotidiane passeggiate
fra i campi incolti in colline sperdute
o su spiagge bagnate dalla
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Sarà il cuore a parlare
guardando cielo
complice mare
più per ascoltare!
Quei silenzi d’eterno
faranno perno
anima in comunione
col Dio Creatore.
Sarà attimo di pace
nel mondo feroce
sempre a dimenticare
bambini con fame.
Madri private
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Una luce nel buio, un passo ancora
e coraggio e speranza si poseranno
con nuove ali,
al nascere di una nuova alba.
Ma ogni alba,
ha l’amaro del ricordo,
dei binari di morte
dei fumi che inorridivano l’anima,
dei passi sincronizzati dei
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Lui aveva occhi verdi come i imiei
il freddo invincibile della pelle
rinsecchita in calendari.
Nulla lo intenerì del viaggio.
Non il tailleur bianco sporco
non il giallo della cutrettola malaccorta.
L’arma andava conficcata
negli accesi
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E’ inutile mettere le mani tra i capelli e disperarsi
tanto le cose seguono il loro destino
credere ad esso riesce a farci andare avanti privi di timore
senza rovinare il giorno
sperare rimane l’unico appiglio
bisogna imprimerlo bene in mente
e
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Il fumo del camino
sinistramente sale
arriva fino al cielo
imprime la paura
e dentro al cuore nasce
un urlo sovrumano,
una mamma che soffre
per il figlio che muore.
La mente si rifiuta
non crede a questo orrore
di bambini bruciati
tra
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Sono alla ricerca
della luce.
Unica fonte
di vita.
Sulle
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Un urlo
dentro uno sguardo che soffoca il cuore,
l’aria che manca
dietro una rete di dolore.
Pareti di cemento
celano sofferenza, un piccolo angelo si dibatte
attero, nel grigiore d’un cielo senza giorno,
senza il sorriso del sole.
Fugace è
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Portento, misfatto pezzo di avanzo,
pattume da concime vecchio afflitto e stanco,
con le braghe lunghe sotto i piedi calpestate,
pipa in bocca a far l’ultimo tiro di fumo...
Vai... non voltarti sali sul treno per arrivar alla fine del mondo,
mai più
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